Digitale terrestre, a quando è stato rimandato il nuovo switch off dei canali?

È stata annunciata la nuova data per lo switch off dei canali allo standard DVB-T2: quando dovrebbe avvenire questo passaggio?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Slitta ancora la data per il passaggio verso il DVB-T2. Lo switch off dei canali era previsto per lo scorso 10 gennaio, ufficializzato ad agosto dal ministro Adolfo Urso, in cui il Rai MUX B avrebbe dovuto fare questo passo successivo. Ma né il Ministero né una delle più note emittenti televisive ha pubblicato un comunicato stampa e il Contratto di Servizio della Rai non era stato ancora firmato dal Governo.

Ma, il 18 gennaio, il CdA della Rai ha approvato il nuovo provvedimento 2023-2028 e sebbene non ci siano delucidazioni a proposito del DVB-T2, secondo quanto afferma “Newslinet” sarebbe certa per lo switch off dei canali Rai tale data: il 1 settembre 2024.

Che cos’è il DVB T-2?

ll DVB-T2 sta per Digital Video Broadcasting II Generation Terrestrial, l’evoluzione dello standard DVB-T che ha segnato l’epocale passaggio del segnale analogico a quello digitale. Già dal 2006 sono iniziati i primi test per poter accertare l’efficienza dello standard della seconda generazione, il quale, è stato dimostrato, permette un minor consumo di banda.

Ma, se in molti Paesi europei come Francia, Germania e Inghilterra l’adozione al DVB-T2 è completamente avvenuta, in Italia, invece, sta procedendo per gradi, iniziata a partire dall’ottobre 2021. Cosa cambierebbe in vista dello switch off definitivo che dovrebbe avvenire il 1 settembre di quest’anno? In tale data, come scrive “Newslinet”, la Rai deve trasportare almeno un MUX, ovvero un gruppo di canali trasmessi su un unico range di frequenze allo standard DVB-T2.

Dunque, se un canale passa al nuovo standard, tutte le Smart TV che non sono compatibili con il nuovo standard non riusciranno a mandarlo in onda. Dovrà essere, allora, acquistata una nuova televisione di ultima generazione, che sia in grado di supportare la nuova tecnologia o sarà necessario collegare il vecchio televisore a un decoder esterno che sappia leggere il segnale nuovo.

Ma qual è stato il motivo del rinvio dello switch off?

Si parla ormai dello switch off da più di tre anni, sebbene ancora non fosse stata presa una decisione definitiva, la questione è tornata in auge 6 mesi fa. Il motivo dell’ulteriore rinvio è stato spiegato dal direttore generale Rai, Giampaolo Rossi, durante un’audizione in Commissione Vigilanza Rai lo scorso dicembre, ovvero lo svolgimento degli Europei di Calcio in Germania e le Olimpiadi:

Tecnologicamente e produttivamente siamo pronti a farlo, ma in vista di questi due grandi eventi sportivi stiamo interloquendo con il ministero circa la possibilità di spostare anche per noi questa scadenza, per una questione di difesa del servizio pubblico.

Il direttore Rossi ha spiegato, infatti, che lo switch off in DVB-T2 rischierebbe di penalizzare un numero per ora non chiaramente quantificabile di famiglie che non hanno ancora l’accesso alla nuova tecnologia attraverso le loro Smart TV“. Ci sarebbe il rischio, infatti, che moltissime famiglie e “alcuni blocchi sociali non potrebbero accedere a questi grandi eventi sportivi, che sono a tutti gli effetti servizio pubblico”.

Leggi anche: Adriano Celentano: “Torno in TV, ma non so su quale rete, le puntate sono davvero forti”

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Ilaria De Santis
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Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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