Se il tanto discusso Reddito di Cittadinanza, a detta di molti, era la principale causa della mancanza di manodopera, il suo ridimensionamento non ha di certo risolto il problema.
Come potrete leggere anche in questa pagina, le imprese di ogni settore ancora oggi non hanno a disposizione le persone di cui hanno bisogno per produrre ed erogare i propri servizi e questo fenomeno accende un campanello di allarme che ci porta a guardare verso le grandi compagnie che invece sono riuscite a contrastare la carenza di manodopera.
Nelle prossime righe cercheremo così di capire insieme quali potrebbero essere le best practice da utilizzare a nostro favore in azienda per riuscire a contrastare questo fenomeno.
Non esistono più gli annunci gratuiti: anche la ricerca del personale ha un costo
Se fino a qualche anno fa era possibile trovare personale con qualche annuncio gratuito su Facebook o sui portali di online, oggi la situazione si è modificata drasticamente.
Le aziende più solide e sviluppate hanno capito ormai da tempo il nuovo meccanismo e, oltre alle campagne di marketing per l’acquisizione dei clienti, implementano nella loro strategia (stanziando così budget appositi) campagne a pagamento per la ricerca di lavoratori.
In questo modo è possibile raggiungere un pubblico più ampio e al contempo ridurre il tempo in cui si ha un “buco” operativo in azienda.
L’utilizzo dei valori e della mission aziendale per coinvolgere le risorse
Altro aspetto fondamentale è quello di riuscire a coinvolgere le persone in azienda, facendo in modo che possano incrementare il loro legame con il posto di lavoro e i colleghi.
Lo stipendio, sebbene sia essenziale e debba essere commisurato alla mansione, non è tutto: le aziende ormai sfruttano il team building e i percorsi di formazione interni per l’acquisizione di competenze per far comprendere al lavoratore che è una vera e propria risorsa, una parte della famiglia e non solo un numero.
È importante anche saper comunicare i valori dell’azienda e lo scopo sociale che si persegue erogando i propri prodotti o servizi: avete visto il nuovo spot di McDonald’s in tv? Viene raccontato che si investe del denaro nella formazione del personale, nell’erogazione di borse di studio e si fa capire che il lavoro prevede l’ingresso in una grande famiglia.
Chiaramente non è semplice riuscire a fare tutto questo e per avere risultati certi è essenziale affidarsi a professionisti che vi sappiano guidare. Se volete approfondire la questione vi suggeriamo anche di visitare http://www.francescaamadori.it/, sito web di Francesca Amadori, esperta nella comunicazione d’impresa e nella gestione di risorse umane.
Organizzazione e prevenzione: stop alle emergenze causate dalla scarsità di personale
Ultimo elemento importante da considerare è la mancanza di pianificazione nelle aziende che soffrono questa difficoltà.
La ricerca del personale richiede tempo e investimenti e spesso le imprese si affacciano al mercato del lavoro nel preciso istante in cui hanno bisogno di un nuovo collaboratore.
Purtroppo la politica dell’”ultimo minuto” non funziona più, essendo che, come riferito anche in questo articolo, l’offerta supera di gran lunga la domanda (questo fenomeno è in piedi già dal 2018), proprio come avviene quando dobbiamo vendere i nostri servizi o prodotti.
Di conseguenza è necessario pianificare e muoversi con discreto anticipo, in modo da non avere fretta e rendere più semplici le operazioni da parte del reparto delle risorse umane che avrà tempo a selezionare la figura migliore per il ruolo scoperto.
