David di Donatello: trionfo per Garrone e Cortellesi. ‘Io Capitano’ batte ‘C’è Ancora domani’

La pellicola del regista romano si è aggiudicata sette premi, sei a ‘C’è Ancora Domani’ e cinque per ‘Rapito’ di Marco Bellocchio.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Ieri sera in prima serata su Rai 1 dallo studio 5 di Cinecittà, con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcizzi, si sono tenuti i David di Donatello 2024, i premi più importanti del cinema italiano, che hanno visto il trionfo di ‘Io, Capitano’, film in cui si racconta la storia di un ragazzo senegalese il quale cerca di raggiungere l’Italia via mare.

È stato, infatti, Matteo Garrone a prendere la statuetta come Miglior Film. La pellicola, prodotta tra gli altri anche da Rai Cinema (Premio miglior produttore), ha conquistato 7 premi mentre ‘C’è Ancora Domani’ si è fermata a 6, ottenendo però riconoscimenti anche fuori dall’Italia.

La diretta dei David si è aperta con un omaggio a Federico Fellini, e la musica di Nino Rota, per poi passare all’esibizione di Mahmood con la sua Tuta Gold. Standing ovation per Vincenzo Mollica, premiato con un David speciale per aver raccontato per quarant’anni il mondo dello spettacolo in Italia.

David di Donatello: i premi vinti

David_Garrone

Io Capitano, oltre quello come miglior film e miglior regia ha vinto anche i premi per il miglior produttore, il miglior suono, il miglior autore della fotografia, il miglior montaggio e i migliori effetti visivi.

C’è Ancora Domani, primo film di Paola Cortellesi alla regia che ha ricevuto un record di diciannove candidature, ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura originale, il miglior esordio alla regia, la miglior attrice protagonista, la migliore attrice non protagonista (Emanuela Fanelli), il David Giovani e il David dello spettatore, che viene assegnato al film italiano con il maggior numero di presenze di spettatori.

La pellicola, in bianco e nero, racconta le vicende di una donna vittima di violenza domestica, nel dopoguerra, che non ha paura di far valere il suo diritto al voto, andando contro il pensiero del marito che la vorrebbe sottomessa al suo volere.

Il premio al miglior attore protagonista è stato assegnato a Michele Riondino per il film Palazzina Laf, da lui stesso diretto. La pellicola ha vinto anche il premio come miglior attore non protagonista, assegnato a Elio Germano, e quello per la miglior canzone originale, a “La mia terra”, di Diodato. Il film racconta la storia della palazzina dove gli operai dell’Ilva, ritenuti scomodi, vengono mandati a lavorare per punizione.

Anche ‘Rapito’ di Marco Bellocchio si è aggiudicato diversi premi, tra cui quelli per la miglior scenografia, i migliori costumi, il miglior trucco e la migliore acconciatura, oltre a quello per la migliore sceneggiatura adattata. Ad essere narrata è la storia di Edgardo Mortara, bambino ebreo di Bologna sottratto alla famiglia dalle autorità ecclesiastiche nel 1858.

David di Donatello: grande imbarazzo per il costumista Sergio Ballo

Non sono mancati momenti di imbarazzo ai David di Donatello. Sergio Ballo per ritirare il David come Miglior costumista, assieme a Daria Calvelli, per il film Rapito di Marco Bellocchio si è preso l’attenzione dell’intera platea. Il costumista ha espresso il suo parere non conforme al cliché retorico che vede nel mondo artistico italiano una tipologia di comportamento standard, di circostanza. Premesso che la produzione Rai ha deciso che i David per le categorie considerate minori, come scenografia, costumi, fossero consegnati nei teatri di posa di Cinecittà, distanti quindi dalla platea dove siedono attori, registi e produttori. Ballo ha espresso il suo parere contrario al riguardo:

Che facciamo di questa statuetta? La tagliamo in due? Che tirchieria! Potevate anche darcene due.

Il 68enne costumista veneto aggiunge:

Io sono abbastanza arrabbiato. Ci hanno messo qua sulle scale come Wanda Osiris mentre avremmo preferito dividere con i nostri colleghi in sala questo premio e questo lavoro.

Purtroppo il nostro lavoro di costumisti e scenografi viene considerato il lavoro delle vetriniste e delle domestiche ed è una cosa che non deve succedere.

Poi ha proseguito, prendendosi altro tempo, e affrontando il tema dell’antisemitismo, che, a suo parere, caratterizza l’Europa in questo momento, anche se continua ad assumere posizioni sioniste.

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