Chi è Daniela Lo Verde, preside antimafia e cavaliere al merito della Repubblica, arrestata per corruzione

Chi è la dirigente scolastica Daniela Lo Verde finita al centro dell'inchiesta della procura europea e dei carabinieri.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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A Palermo è stata arrestata la preside della scuola Giovanni Falcone del quartiere Zen, esponente dell’antimafia e cavaliere della Repubblica. Le accuse sono di corruzione e peculato per essersi appropriata, con la complicità del vicepreside Daniele Agosta, di cibo per la mensa dell’istituto scolastico, tablet, computer, e iPhone destinati agli alunni e acquistati con i finanziamenti europei.

Ora entrambi sono agli arresti domiciliari, insieme ad Alessandra Conigliaro, anche lei coinvolta nell’indagine per aver regalato tablet e cellulari alla preside, realizzando per lei dei preventivi su misura a discapito di altre aziende, aggiudicandosi così la fornitura del materiale elettronico per la scuola.
Si tratta della prima volta in cui Daniela Lo Verde, solitamente premiata per azioni meritevoli, risulta coinvolta in una situazione contro la legge.

Daniela Lo Verde: di cosa è accusata

daniela lo verde

Daniela Lo Verde si sarebbe appropriata del cibo della mensa scolastica, comprato con i fondi europei, come pure dei Mac o degli iPad. Tutto è stato ripreso dalle videocamere piazzate dai carabinieri, che mostrano la preside riempire delle buste di alimenti presenti nell’ufficio della presidenza. Inoltre dalle intercettazioni non ci sono dubbi sulle sue reali intenzioni: “Che è un nuovo Mac?”, chiedeva la figlia alla donna, che rispondeva: “Sì, ora ce lo portiamo a casa”.

Daniela Lo Verde impartiva delle vere e proprie lezioni alla figlia su come sistemare il cibo. Si sente nell’intercettazione che risale al 15 giugno:

Questo me lo voglio portare a casa, questi me li voglio portare a casa… poi mettiamo da parte… poi vediamo cosa c’è qui… li esci e li metti qui sopra…

Il riso… lo metti davanti alla cassettiera e per la cucina questo… benissimo… ora sistema sopra il frigorifero… questa cosa di origano mettila pure per casa… Quelle mettile in un sacchetto che non si può scendere. Il tonno mettilo qui sotto… poi lo portiamo a casa a Sferracavallo.

Inoltre gli acquisti del materiale tecnologico rientrano nell’ambito di progetti finanziati dal Pon o da enti pubblici. Tra questi il finanziamento di 675mila euro per la scuola dell’infanzia, il progetto denominato “Stem”, il progetto “Edu Green” da 17.500 euro e il Decreto “Sostegni Bis” per le scuole.

Daniela Lo Verde, un esempio virtuoso prima dell’arresto

Daniela Lo Verde è nota a Palermo per le sue posizioni in favore della comunità e contro il malaffare. Nel periodo della pandemia si è dedicata a fornire supporto alle famiglie in difficoltà, recuperando pc e tablet al fine di permettere agli alunni della scuola di accedere alla Dad. Tanto che il suo impegno gli è valso nel 2020 la nomina come Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana da parte del presidente Sergio Mattarella.

La dirigente, inoltre, negli anni avrebbe alimentato la propria immagine pubblica di promotrice della legalità, e ciò per i carabinieri costituirebbe un’aggravante. Un esempio recente è legato agli atti vandalici che la scuola ha subito all’inizio dell’anno scolastico. Degli ignoti hanno danneggiato, tra l’altro, l’impianto di amplificazione e la strumentazione digitale di supporto. La preside scriveva così su Facebook, ricevendo numerosi commenti di supporto e incoraggiamento:

Aula magna devastata, vetri rotti e impianto di amplificazione distrutto. Risultato dell’ultimo fine settimana.


Oggi ci sentiamo come Don Chisciotte… e anche molto soli… Speriamo di riacquistare voglia e energia per affrontare il nuovo anno.

Oltre alla presenza e sostegno del sindaco Roberto Lagalla e degli assessori Aristide Tamajo e Rosi Pennino, i quali hanno visitato la scuola, un contributo è stato dato dalla Fondazione Sicilia, che si è fatta carico di finanziare un nuovo impianto audio e di amplificazione. Dopo qualche giorno si è verificato un nuovo atto vandalico, commentato così da Daniela Lo Verde: “Anche oggi un grande dispiacere di trovare vetri rotti, telecamere bruciate, inferriate divelte ma anche una grande preoccupazione: sono stati trovati tanti proiettili. La scuola è dei bambini e del quartiere perché tanto accanimento? Ringrazio le forze dell’ordine per la costante presenza”.

Leggi anche: La vignetta che fa infuriare la Premier Meloni: “Arianna attaccata perché è mia sorella”

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