Dania Mondini, novità sul caso del collega petomane: “Dissero per chi non resta calci in c**o”

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda della giornalista del Tg1 Dania Mondini: ecco cosa è emerso.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Emergono nuovi dettagli sulla vicenda della giornalista del Tg1 Dania Mondini, che ha raccontato di come i suoi superiori, a seguito di alcuni contrasti, l’avrebbero chiusa in una stanza della redazione con un collega affetto da gravi problemi di flatulenza.

Stando a La Repubblica, all’interno della denuncia la cronista ha riportato alcune delle frasi che le sarebbero state rivolte dai colleghi di redazione in quel periodo. “Mi dissero resta o non lavori più”, si legge.

Dania Mondini: “I capi dissero ‘per chi non resta calci nel c**o'”

Dania Mondini: "I capi dissero 'per chi non resta calci nel c**o'"

Se prima le dichiarazioni di Dania Mondini suscitavano quasi ilarità, adesso le sue parole hanno tutt’altro peso. Sempre stando a quanto riportato da La Repubblica, infatti, la cronista si sarebbe lamentata pure dei presunti rapporti con la ‘ndrangheta del collega petomane.

Non solo: a sottolineare quanto la convivenza con quel collega fosse spiacevole non sarebbe stata unicamente lei, ma pure altri due reporter Rai, Giuseppe Malara e Marco Valerio Loprete.

A tutti loro, i vertici del Tg1 avrebbero risposto che la situazione si sarebbe risolta presto e che “i redattori che non stanno nella stanza con lui, come deciso dal direttore, devono essere presi a calci nel cu*o”. Quest’ultima dichiarazione sarebbe stata fatta da Gaudenzi, uno degli indagati.

Il fascicolo in mano alla Procura generale

Le indagini sul caso erano state già avviate, ma solo un giornalista su sei aveva confermato in quell’occasione la versione di Mondini. Così, per insufficienza di prove, la Procura decise nel 2019 di archiviare. Poi, la svolta: “Il pg Marcello Monteleone avoca a sé l’inchiesta, togliendola di fatto al pm, e decide di continuare a indagare per stalking i 5 giornalisti della Rai”.

I denunciati sono Filippo Gaudenzi, Marco Betello, Piero Felice Damosso, Andrea Montanari Costanza Crescimbeni che, all’epoca dei fatti (2018), erano ai vertici del Tg1.

Adesso, quindi, il fascicolo è in mano alla Procura generale. Se le accuse fossero confermate dal gip, per i cinque indagati arriverà la richiesta di rinvio a giudizio.

Leggi anche: Dania Mondini contro i vertici del Tg1: “Chiusa in stanza con collega che non trattiene peti”

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