L’intelligenza artificiale può essere considerata sotto molti punti di vista un miracolo della tecnologia moderna in grado di scrivere, agire e consigliare mediante l’uso di complessissimi algoritmi che facilitano la vita dei fruitori. Allo stesso tempo, però, questa complessità ed efficienza viene utilizzata senza scrupolo anche da cybercriminali, con il solo obiettivo di rubare dati sensibili agli utenti del web.
I cambiamenti degli attacchi hacker con l’AI
Tra cyberspionaggio industriale, cyber vandalismo e hacktivismo, sono moltissime le pratiche usate dai criminali informatici per sottrarre dati e creare problemi alle aziende. Negli ultimi anni, però, nuovi cambiamenti stanno coinvolgendo il mondo della cybersecurity, portando molte novità e anche molti problemi. Tra questi, l’influenza crescente dei gruppi sponsorizzati dagli Stati, l’industrializzazione degli attacchi e l’uso sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale.
Quest’ultima, se da un lato è uno strumento utilissimo per la cybersecurity, in quanto aggrega e analizza i dati, creando poi dei report per intervenire più facilmente sugli incidenti, dall’altro è uno strumento molto pericoloso, usato dagli hacker per creare virus, diffondere programmi dannosi e scrivere e-mail di phishing. Grazie ai miglioramenti dell’AI, infatti, le tecniche di social engineering sono in costante progresso, rendendo così i malware più difficili da individuare e più complessi da eliminare.
Come i criminali informatici sfruttano ChatGPT
Ma in che modo i criminali informatici stanno sfruttando l’intelligenza artificiale e software come ChatGPT? Secondo Cynet, azienda israeliana di sicurezza informatica, con la crescita di ChatGPT sono aumentate notevolmente le e-mail di phishing, create proprio con l’AI.
Tra le minacce informatiche più conosciute, il phishing è una di quelle più difficili da individuare. Considerata una vera e propria forma di adescamento, questa tipologia di truffa ha lo scopo di rubare dati e informazioni ai fruitori del web. Attraverso e-mail fraudolente, infatti, gli hacker spingono gli utenti a rivelare informazioni bancarie o credenziali di accesso, impossessandosi poi di tutto il materiale.
Una pratica, questa, diventata ancora più pericolosa con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale: quest’ultima, infatti, è in grado di automatizzare il processo di creazione e diffusione delle e-mail, consentendo così agli attaccanti di utilizzare algoritmi di generazione del linguaggio naturale per creare messaggi di phishing convincenti e personalizzati in modo più efficiente, rendendoli sempre più difficili da riconoscere.
Per questo motivo, difendersi da questo tipo di minacce è fondamentale. Ma come farlo? Innanzitutto facendo attenzione alle e-mail che arrivano, guardando il mittente e verificando i link prima di aprirli. Oltre a questo, è consigliabile installare un antivirus e una rete privata virtuale, in modo tale da aumentare il livello di protezione dei dispositivi. A questo proposito, su telefonino.net è disponibile una classifica delle migliori vpn, gratis e a pagamento, per tutelare al meglio la propria privacy e garantirsi così l’anonimato in rete.
Inoltre, per non cadere nel phishing usare solo connessioni sicure, verificare i nomi dei domini quando si apre una pagina e non condividere mai i propri dati sensibili con le terze parti, ricordando che nessuna azienda richiede la condivisione di dati sensibili via mail.
Infine, è molto utile segnalare alla Polizia di Stato eventuali truffe trovate sul web. Solo così, infatti, sarà possibile fermare i criminali informatici, impedendo ad altre vittime di cadere nelle trappole online.
