Dagli Anni ’60 ai giorni nostri: com’è cambiata la pubblicità in TV

L'evoluzione della pubblicità in TV: tutto quello che è successo fino a oggi.

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La pubblicità televisiva è un elemento molto importante nella nostra vita, che ci accompagna giorno dopo giorno. Tutti gli italiani sono a contatto con la pubblicità di ogni giorno: basti soltanto pensare a quanto tempo passiamo davanti alla tv, che sia a pranzo con la nostra famiglia o sul divano. Per questo, possiamo considerare la pubblicità in TV come parte della nostra vita, ma anche parte della nostra crescita. Grazie a questo rapporto, possiamo anche notare come la pubblicità televisiva sia cambiata dai primi tempi, fino ai giorni nostri.

La pubblicità in TV: il fenomeno Carosello

È durante i primi anni Sessanta che, per la prima volta, la pubblicità televisiva diventa protagonista nelle nostre vite e comincia a influenzarci, giorno dopo giorno. Bisogna ricordare però, che ai tempi, la pubblicità funzionava in modo molto diverso.

Infatti, la TV italiana decise di intraprendere una nuova strada, rispetto agli altri paesi europei e internazionali, creando il Carosello. L’emittente italiana ha cominciato a rendersi disponibile verso gli inizi degli Anni ’60, specialmente alle aziende che volevano sponsorizzare i propri prodotti. Nonostante questo, sapevano che la pubblicità sarebbe potuta risultare nociva per i telespettatori. Per questo motivo, decisero di creare uno spazio adeguato, chiamato ‘Il Carosello’, in cui le aziende potessero creare dei piccoli spot pubblicitari. Vi erano però, delle regole da rispettare: l’azienda doveva creare, prima di tutto, almeno 100 secondi di spettacolo, per puro intrattenimento delle famiglie a casa, e soltanto alla fine 35 secondi, in cui si poteva sponsorizzare il prodotto. Il risultato è stato la creazione di un elemento iconico, che ancora oggi rappresenta parte della cultura pop italiana.

Com’è cambiata la pubblicità: dagli anni Settanta fino ai Novanta

Con il passare degli anni, cambia non soltanto la tv e, di conseguenza la pubblicità televisiva, bensì anche il mondo che ci circonda. Infatti, le aziende cambiano i loro ideali, nel campo della pubblicità: da piccoli sketch d’intrattenimento, si passa a spot pubblicitari in cui il prodotto fa da sovrano, assieme alle caratteristiche che lo rendono utile sul mercato.

Ci fu un altro grandissimo evento, pochi anni dopo, che cambiò totalmente il concetto di televisione e pubblicità televisiva. Nel 1977 è stato eliminato il monopolio di Stato della televisione, portando alla nascita di tantissimi altri emittenti privati e, di conseguenza, di tantissimi modi e luoghi per fare pubblicità. Soltanto un anno dopo da questa notizia, il Carosello ha chiuso i battenti, e lasciato spazio a una nuova pubblicità, di stampo più innovativo.

Con l’arrivo degli Anni ’80, abbiamo infatti un nuovo modo di fare pubblicità. La televisione diventa sempre più accessibile a più tipi di famiglie, anche a quelle con un reddito più basso, e per questo le aziende cercano di investire sempre più denaro sulle pubblicità e sull’attrarre il pubblico. Infatti, negli anni Ottanta, compaiono le cosiddette ‘saghe pubblicitarie’, in cui le aziende cercano di dare sì più spazio al prodotto e alle sue qualità, ma ricorrono a degli sketch d’intrattenimento continuativi, così da attrarre l’attenzione dello spettatore. Ad esempio, divenne famosa quella della Lavazza con l’attore Nino Manfredi o la pubblicità dell’amaro Ramazzotti, che mostrava le immagini della Milano del sabato sera.


Durante gli Anni ’90, l’Italia della pubblicità televisiva farà un passo indietro, andando controcorrente rispetto agli altri paesi, e cercando di creare un piccolo mondo dell’intrattenimento basato su personaggi iconici, piuttosto che le caratteristiche dei prodotti. Seguendo le vecchie orme del Carosello, abbiamo delle nuove grandi storie, come il Pulcino Calimero per il detersivo Ava, il cow-boy Gringo della carne Montana e tanti altri. Vi sono delle marche che tentano di essere più innovative, come Martini, Pirelli, Gatorade, Swatch, Fila e Superga, utilizzando colori più internazionali. Nonostante tutto, però, i trend principali restano gli stessi.

La pubblicità televisiva ha fatto grandissimi passi da gigante, con il passare dei secoli. Ha cambiato volto tante volte, seguendo i diversi trend del momento e i cambiamenti sociali a cui andavamo incontro. Al giorno d’oggi, la pubblicità è diventata più semplice, più povera, spesso utilizzando solo dei riferimenti alla sua storia passata, ma sfrutta nuove sottili tecniche per attirare l’attenzione dello spettatore e i suoi ideali. Nonostante ciò, anche la pubblicità non resterà mai uguale, bensì cambierà continuamente nel futuro, rinnovandosi sempre, per rispecchiare i desideri più profondi della nostra società.

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