Arriva il Mario Puzo Film Festival: “Pone al centro le Esistenze Artificiali”

Dal 19 al 24 agosto 2025 ritorna il Festival del cinema delle aree interne: Mario Puzo Film Festival - Corto e a capo giunto alla sua XI Edizione.

Lorenzo Eugeni
Lorenzo Eugeni
Curioso, interessato alle innovazioni in ogni campo e da sempre attento al mondo dell'attualità.
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Il cinema come lente per osservare i cambiamenti sociali e tecnologici: l’XI edizione del Mario Puzo Film Festival, che si svolge tra Sannio e Irpinia dal 19 al 24 agosto, sceglie come filo conduttore le “Esistenze Artificiali”.

Un tema che mette al centro il rapporto fra uomo, intelligenza artificiale e futuro della creatività.

Il festival riparte dalla base, dal concetto di storia e storie e dalla ricerca di quel labile confine tra realtà e finzione, tra narrazione ed artificialità per abbracciare il concept di quest’anno: Esistenze Artificiali storie di vita tra realtà, fake news, leggende e intelligenza simulata è il tema di questa nuova edizione.

L’uso dell’IA nella sceneggiatura, nel montaggio e persino nella generazione di immagini e suoni apre nuovi scenari nel mondo del cinema. Molti registi, sceneggiatori e artisti rifletteranno sul valore dell’autenticità in un’epoca in cui macchine e algoritmi possono imitare creatività e sensibilità umane.

La domanda centrale è: quanto di umano resta in un’opera costruita insieme all’intelligenza artificiale?

Mario Puzo Film Festival: cinema, cultura e territorio

Il Mario Puzo Film Festival è una rassegna cinematografica che unisce la passione per il cinema alla valorizzazione del territorio campano. Nato per omaggiare l’autore del celebre romanzo Il Padrino, il festival è diventato negli anni un punto di riferimento per registi emergenti, critici e appassionati di cinema d’autore.

Si tratta di un evento dedicato al cinema indipendente e alle nuove forme di narrazione audiovisiva. Ogni edizione propone un tema centrale che guida proiezioni, incontri e dibattiti con registi, sceneggiatori e studiosi.

L’obiettivo è stimolare riflessioni sui grandi cambiamenti culturali e sociali, utilizzando il cinema come strumento di analisi e confronto. La rassegna non si limita alla proiezione di film, ma promuove tavole rotonde, workshop e spazi di dialogo.

Sannio e Irpinia come palcoscenico culturale

La rassegna si svolge tra Sannio e Irpinia, territori campani noti per la loro bellezza storica e paesaggistica. L’evento non è solo una celebrazione del cinema, ma anche un’occasione per far conoscere al pubblico luoghi che uniscono tradizione, enogastronomia e cultura.

Questo legame con il territorio distingue il Mario Puzo Film Festival da altre manifestazioni: ogni edizione diventa un viaggio tra cinema e identità locale.

Il festival si muove tra Benevento e Avellino, territori ricchi di storia, tradizioni e paesaggi. La scelta di mantenere il radicamento in queste terre non è casuale: rappresenta la volontà di unire il valore della cultura locale con un dibattito che ha respiro internazionale.

Questi luoghi diventano crocevia tra memoria e innovazione, ospitando anteprime, retrospettive e incontri con autori. Il confronto con l’IA, sviluppato in contesti tanto legati alla tradizione, acquista un significato ancora più forte.

Perché parlare delle “Esistenze Artificiali”?

Il tema delle “Esistenze Artificiali” si inserisce in un contesto di crescente interesse per l’intelligenza artificiale, che influenza quotidianamente lavoro, informazione e intrattenimento.

Portare il dibattito in un festival cinematografico significa renderlo accessibile al grande pubblico, attraverso il linguaggio universale delle immagini.

In questo modo il Mario Puzo Film Festival non è solo un evento culturale, ma anche un osservatorio privilegiato sul futuro. Professionisti del cinema, studiosi e filosofi analizzano le opportunità e i rischi legati all’uso dell’IA:

  • etica: quali confini non dovrebbero essere superati?
  • creatività: l’IA è uno strumento o un autore a tutti gli effetti?
  • società: come cambia la percezione del reale se la narrazione è mediata da algoritmi?

Queste domande guideranno un confronto che non riguarda solo il cinema, ma più in generale il modo in cui l’umanità si rapporta alle nuove tecnologie. A questo proposito il direttore artistico del festival, Umberto Rinaldi, ha dichiarato:

Il cinema è artificiale per definizione, è un macchina in grado di costruire e rendere reali, scene, situazioni, personaggi, storie e perfino sogni.

per anni il cinema è stato creatore di mondi, molto più dell’attuale intelligenza artificiale e in maniera molto più strutturata delle vecchie storie da focolare o da piazza.

Ci premeva indagare questo universo che ha continue risonanze sulla realtà, senza timore di perdere la bussola nei grandi cambiamenti che aspettano il cinema e le nostre vite e senza dimenticare tutto l’universo di storie, immagini e finzione che ci ha portato fin qui.

Leggi anche: Tre Ciotole, il film tratto dal libro di Michela Murgia: “Insegna a rinascere dal dolore”

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