Per Treccani la parola del 2025 è fiducia: riconosciuta la sua rilevanza sociale

"Fiducia" è stata decretata da Treccani come parola del 2025, grazie alla sua attualità e rilevanza sociale. Il motivo l'aumento del termine nelle ricerche online e nel linguaggio parlato.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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Dopo il “rispetto” dello scorso anno, L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, come fa sapere il sito stesso del Dizionario, ha riconosciuto come parola del 2025 il termine “fiducia”, che va a sottolineare una componente centrale nei rapporti umani, sia della vita privata che pubblica.

Treccani dà, oltre che una definizione della parola, anche la spiegazione della scelta, ossia l’elevato numero di ricerche su Internet a riguardo, ma anche l’incremento dell’utilizzo del termine rispetto allo scorso anno.

Ciò è da ritrovare nell’utilizzo di “fiducia” in vari contesti della vita umana, motivo per cui non deve essere considerato solo un sentimento, ma una vera e propria condizione su cui si fondano i rapporti interpersonali.

La parola dell’anno per Treccani

Treccani ha decretato che la parola del 2025 è “fiducia”, che il Dizionario stesso definisce come: L’atteggiamento di tranquilla sicurezza che nasce da una valutazione positiva di una persona o di un gruppo di persone, verso altri o verso sé stessi“.

Si può notare, quindi, come tale termine sia alla base di ogni rapporto umano, sottolineandone così la rilevanza sociale. Oltre a ciò, la fiducia è estremamente attuale, poiché indica anche il legame tra i cittadini e le istituzioni, in segno di speranza e aspettative positive per il futuro.

E poi, ancora, Treccani riporta l’etimologia della parola, la quale deriva dal latino “fides, fidelitas“, utilizzata quando si parla di affidamento, confidenza, fedeltà, fede, responsabilità e le già citate aspettative future. Il Dizionario, inoltre, riprende una frase del teologo Adamo Scoto: “fiducia erecti et confirmati“, “nella fiducia edificati e confermati“.

Leggi anche: Per Treccani rispetto è la parola del 2024: quali sono i neologismi più usati?

Perché “fiducia” è la parola dell’anno

“Fiducia” è stata selezionata come parola dell’anno da Treccani non solo per il numero di ricerche online inerenti al termine, ma anche perché ha subìto un incremento percentuale rispetto al 2024. La Repubblica riporta la motivazione del Dizionario sulla scelta:

In un anno segnato da incertezze geopolitiche e sociali, la fiducia emerge come risposta essenziale al diffuso bisogno di guardare al futuro con aspettative positive.

Nelle sue diverse accezioni, la parola fiducia è un concetto fondamentale per l’esperienza umana perché pone in risalto la dimensione relazionale dell’individuo, manifestandosi nell’ambito personale (fiducia in se? stessi) e in quello comunitario (fiducia nel prossimo, nella comunità, nella società).

Si tratta, quindi, di avere fiducia nel presente, nel futuro e nelle persone che ci circondano, in quanto, riporta Treccani: Essa implica sempre la percezione e il riconoscimento di un legame o di una situazione come affidabile“. La Repubblica sottolinea, poi, quanto scritto sul Dizionario:

Fiducia è oggi una parola fragile e insieme necessaria, soprattutto tra i giovani che sentono il bisogno di riannodare i legami e di credere in qualcuno o qualcosa senza temere delusioni.

Solo quando ci si fida si è disposti ad aprirsi, a condividere pensieri, paure e progetti.

Alla luce di tutto ciò, di quanto la fiducia sia fondamentale per avere un approccio positivo alla vita, l’augurio di Treccani è di considerarla non solo un sentimento, ma una pratica quotidiana: un patrimonio condiviso che nutre il vivere insieme“.

Leggi anche: Treccani chiede di rimuovere la parola “minorato” dalla Costituzione: “Non è inclusiva”

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