Metro C, un’insula e l’antica Flaminia riemergono dal cantiere di Piazza Venezia

Dagli scavi per la realizzazione della nuova linea della metro C sono emerse testimonianze di un edificio a più piani di epoca tardo repubblicana-imperiale e il tracciato dell'inizio della via Flaminia.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Nuovi tesori di epoca romana e medievale emergono dal cantiere per la costruzione della metro C di piazza Venezia: le insulae, residenze per le classi popolari della Roma di età imperiale o quello che comunemente potremmo concepire come un antico condominio romano, e il tracciato medievale della via Flaminia, antica via consolare. Commenta così Daniela Porro, soprintendente speciale di Roma, come riportato da Roma Today:

Ancora una volta la costruzione di una stazione della metropolitana ci fa riscoprire il passato della nostra città.

È nel sontuoso palinsesto di varie epoche che torna sotto i nostri occhi e dovrà essere valorizzato al meglio nella futura stazione che risiede il grande fascino di questo scavo, che la Soprintendenza sta conducendo all’interno dei lavori per la realizzazione della Linea C, commissionati da Roma Metropolitane, per conto di Roma Capitale e realizzati dalla società Metro C, guidata da Webuild e Vianini Lavori.

Metro C, quali sono i ritrovamenti antichi

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Dal cantiere della metro C sono emersi resti romani del periodo tardo repubblicano e imperiale appartenenti a un complesso a più piani, probabilmente con funzione abitativa e commerciale, la cui tipologia ricorda le insulae, edifici il cui piano terra era destinato di solito a botteghe, le tabernae, mentre ai piani superiori vi erano gli alloggi.

Si trattava di strutture a ridosso dell’antica via Flaminia, di cui è rinvenuto un tracciato di epoca medievale: vari strati di terra battuta su una strada fatta di basoli, che si trovano probabilmente a un livello più basso. Secondo Marta Baumgartner, l’archeologa della Soprintendenza e responsabile scientifico dello scavo, e come riportato da Agi, “il rinvenimento di strutture abitative di epoca romana rappresenta una straordinaria occasione di conoscenza della topografia storica del centro di Roma”.

Sempre a questo periodo risalgono alcune calcare, semplici fornaci per trasformare il marmo in calce viva, collocate anch’esse a limite della via Flaminia, per facilitare il trasporto dei blocchi di minerale.

Metro C, dove verranno collocati i ritrovamenti

I reperti di epoca romana, insieme alle varie costruzioni che si sono succedute negli anni, compresi i palazzi abbattuti in epoca moderna per l’allargamento di Piazza Venezia, mostrano un quadro complesso di difficile interpretazione. Solo con la prosecuzione dei lavori, con lo studio e l’analisi dei reperti si avrà a disposizione un quadro completo anche per una loro futura collocazione.

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Michela Sacchetti
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