A Mantova torna il Festivaletteratura 2025: “Dove i libri incontrano le persone”

Dal 3 al 7 settembre, la città lombarda ospita Festivaletteratura, un salotto letterario a cielo aperto, dove giovani e adulti riscoprono il potere trasformativo della lettura.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.
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Ogni anno, Mantova si trasforma in un luogo dove la letteratura prende vita. Dal 3 al 7 settembre 2025 torna il Festivaletteratura, uno degli eventi culturali più amati d’Italia e d’Europa.

Tra piazze animate, teatri e cortili silenziosi, la città diventa uno spazio di dialogo, riflessione e scoperta.

Ospiti internazionali, laboratori per giovani lettori e approfondimenti sui grandi temi del nostro tempo rendono questa rassegna un’esperienza unica, capace di avvicinare le persone attraverso la forza delle parole.

Un festival, un rito collettivo

Dal 1997, il Festivaletteratura ha saputo trasformare Mantova in un gigantesco salotto letterario. La città, avvolta dalla luce dorata della fine dell’estate, offre un panorama suggestivo per incontri, letture e dibattiti.

Ma più che un semplice festival, è un rito collettivo: un’occasione per riscoprire il valore dei libri come strumenti di conoscenza e di empatia.

In un mondo dominato dai social e dalle informazioni rapide, la lettura diventa un atto di resistenza, un gesto che rallenta il tempo e restituisce profondità alle esperienze quotidiane.

Giovani lettori, nuove prospettive

Contrariamente ai luoghi comuni, i ragazzi non hanno abbandonato la lettura. Anzi, oggi sfruttano strumenti moderni come ebook, audiolibri e social reading per avvicinarsi ai libri.

Paul Murray, vincitore dello Strega Europeo 2025, sottolinea come la letteratura non sia evasione, ma il modo più autentico di affrontare il caos del presente.

Il festival propone laboratori per bambini e adolescenti, reading slam e giochi letterari, dimostrando che leggere non è mai un atto solitario, ma una pratica creativa e condivisa.

Il filo conduttore del programma 2025 unisce passato e futuro: omaggi ai grandi classici come Carlo Goldoni e Agatha Christie si alternano a eventi sperimentali, che fondono letteratura con danza, fumetto e altre arti, mostrando la capacità del libro di reinventarsi senza perdere profondità.

Sfide della contemporaneità: mercato, digitale e inclusività

A Mantova torna il Festivaletteratura 2025.

Il mondo del libro vive oggi in bilico tra velocità editoriale e qualità dei contenuti. Ogni mese arrivano decine di nuove pubblicazioni e spesso opere complesse rischiano di essere trascurate.

La rivoluzione digitale, tuttavia, offre nuove opportunità: ebook e audiolibri rendono la lettura più accessibile, mentre il dibattito sull’inclusività invita a portare in primo piano voci nuove e diverse.

Il Festivaletteratura si pone come laboratorio vivo in questo scenario, affrontando temi come l’uso del linguaggio quotidiano, la punteggiatura e le parole delle nuove generazioni.

Leggere diventa un allenamento alla complessità, un modo per imparare a cogliere sfumature e a riconoscere la pluralità dei punti di vista.

Ospiti internazionali e dialoghi globali

Quest’anno, Mantova ospiterà oltre 300 esponenti di rilievo della cultura mondiale. Tra i nomi di spicco: Jan Brokken, Frank Westerman, Eva Meijer, Ocean Vuong, Roberto Saviano, Elizabeth Strout, Antonio Scurati, Alejandro Zambra e Paul Murray.

Una presenza che garantisce un panorama variegato di esperienze e punti di vista, dal reportage narrativo alla letteratura per ragazzi, fino alla riflessione sui grandi temi globali.

Approfondimenti sui grandi temi del nostro tempo

Il Festivaletteratura non dimentica il contesto internazionale. Tra i temi centrali del 2025 ci sono i conflitti in corso, come la situazione a Gaza e la guerra in Ucraina.

Incontri e dibattiti con autori palestinesi, israeliani, russi e giornalisti internazionali offrono spunti di riflessione, evitando la banalizzazione e incoraggiando una lettura critica degli eventi.

L’obiettivo è stimolare empatia e consapevolezza, senza indulgere nella passività o nella superficialità.

I libri come semi di futuro

Il Festivaletteratura di Mantova dimostra come la letteratura continui a essere un ponte tra generazioni e culture, uno spazio aperto dove la parola scritta si intreccia con la voce viva degli autori.

In un mondo frenetico e digitale, leggere rimane un atto creativo, un gesto di resistenza e un allenamento all’empatia.

I libri, con la loro capacità di farci vivere molte vite, restano semi per il futuro, pronti a germogliare e a costruire comunità più consapevoli, inclusive e immaginative.

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