Covid, perché la sottovariante Centaurus preoccupa i virologi

Centaurus, la sottovariante di Omicron rilevata per la prima volta in India a maggio, e poi diffusa negli altri paesi, preoccupa i virologi. Vediamo perché.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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I virologi hanno espresso i loro timori per l’emergere di un’altra variante a rapida diffusione di Omicron, soprannominata Centaurus, che è stata rilevata a maggio per la prima volta in India, soppiantando velocemente la variante BA.2 precedente.

La variante BA.2.75 è stata rilevata in 10 paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia , Germania e Canada. Centaurus, oltre a essere più trasmissibile potrebbe essere associata a malattie più gravi, ma si attende ancora un riscontro nei dati.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ne sta monitorando la gravità, come pure il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Ciò che maggiormente preoccupa i virologi è, oltre alla sua apparente rapida crescita e all’ampia diffusione geografica, il numero di mutazioni contenute rispetto a BA.2, da cui è probabile che si sia evoluto.

Centaurus, il parere del virologo Peacock

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Il dottor Tom Peacock, virologo dell’Imperial College London che è stato il primo a identificare Omicron come potenziale problema nel novembre 2021, ha affermato, come riporta il Guardian, che “non sono tanto le mutazioni esatte, quanto il numero/combinazione”. Inoltre ha aggiunto:

È difficile prevedere l’effetto di così tante mutazioni insieme, un quadro che conferisce al virus una sorta di proprietà ‘jolly’ in cui la somma delle parti potrebbe essere peggiore di ciascuna di esse.

Sicuramente “Centaurus” è un potenziale candidato a sostituire BA.5. Oppure, è probabilmente il genere di cose con cui faremo i conti dopo, ovvero una ‘variante di una variante’.

Centaurus: perché preoccupa

La contagiosità di questa variante potrebbe raggiungere livelli forse superiori al morbillo. La BA.2.75 presenta 8 mutazioni della proteina Spike che distinguono Omicron 2 e 11 da Omicron 5, attualmente la variante più diffusa in Italia. Sarebbe proprio questo elevato numero di mutazioni, secondo gli esperti, ad aumentare la possibilità che il virus evada l’immunità raggiunta con il precedente contagio.

Su Centaurus si è espresso anche Stephen Griffin, virologo dell’Università di Leeds. Ecco quanto ha dichiarato:

L’anno scorso eravamo molti convinti che Delta rappresentasse un culmine evolutivo per il virus.

Ma l’emergere di Omicron e il vasto aumento della variabilità e dell’evasività degli anticorpi è un segno che non possiamo, come popolazione, seguire un piano simil-influenzale per mantenere al passo con l’evoluzione virale.

Leggi anche: BA.2.75, la nuova variante di Covid arriva dall’India: “Cinque volte più contagiosa di Omicron 5”

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