Matematica, cos’è la Coppa Lorenzi, come funziona e l’esempio di Scuola Primaria Spataro

Matematica, la Coppa Lorenzi è giunta alla seconda edizione. Come si sono preparati gli alunni della 3A della Scuola Primaria "G. Spataro" di Vasto?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Si è appena svolta la seconda edizione della gara di Matematica, Coppa Lorenzi, indetta da Mateinitaly e rivolta a tutti gli alunni delle classi terze della scuola primaria. Ma in cosa consiste la prova? Lo scorso 21 febbraio ogni classe partecipante ha dovuto svolgere una serie di giochi matematici, tra cui calcoli ed esercizi di logica, in un tempo massimo di 90 minuti.

Nella competizione matematica si è distinta la Scuola Primaria “G. Spataro” dell’Ic1 Vasto e a “Vastoweb.com” Barbara Lucci, l’insegnante che ha preparato e formato la 3A in vista della gara, ha rivelato: “I miei studenti si sono allenati per affrontare la materia in un modo nuovo, in uno spirito di collaborazione e di gruppo”.

Che cos’è la Coppa Lorenzi?

La Coppa Lorenzi deve il suo nome al professore e dirigente scolastico bolzanino Paolo Lorenzi, il quale ha sempre cercato di far appassionare i suoi alunni alla matematica attraverso dei giochi che stimolano la mente e la fantasia. Ecco qual è lo spirito della Coppa Lorenzi, come riportato sul sito ufficiale della gara:

I giochi matematici possono diventare anche un’occasione per insegnare e imparare a lavorare con gli altri, riconoscendo le abilità e le competenze di ognuno.

Anche distribuendo gli incarichi in modo sensato e congruo rispetto all’obiettivo da raggiungere, facendo tacere le ambizioni personali, se queste impediscono il raggiungimento dello scopo comune.

Rappresentano, se vogliamo, l’apoteosi dell’affermazione di Nelson Mandela secondo la quale “Non si perde mai. O si vince o si impara”.

Come funziona la gara matematica Coppa Lorenzi?

Per prepararsi alla gara matematica che deve il nome al professor Paolo Lorenzi, tutti gli alunni delle classi partecipanti svolgono delle simulazioni con giochi molto simili a quelli proposti nella gara ufficiale. Ecco come funziona più nel dettaglio:

Il docente distribuisce ai bambini suddivisi in gruppi di lavoro i testi dei giochi […]

Dopo al più un’ora di lavoro, i portavoce dei gruppi comunicano ― al bambino o alla bambina che ha avuto l’incarico di riempire il form delle risposte della classe ― i risultati ottenuti o verificati dal proprio gruppo.

L’incaricato o l’incaricata chiederà l’approvazione della classe e, dopo averla ottenuta, compilerà la scheda, la chiuderà e la invierà (alla Segreteria della Coppa) entro i 90 minuti previsti, seguendo le istruzioni che saranno state inviate al docente.

Dopo la prova, una commissione apposita nominata da Mateinitaly avrà il compito di correggere le risposte, inviandole, poi, ai Responsabili di Scuola la classifica finale delle classi concorrenti. Qual è il passo successivo? Come riportato ancora sul sito ufficiale della Coppa Lorenzi, “le tre classi che si saranno meglio classificate potranno iscrivere tutti i loro componenti a titolo gratuito alla semifinale dei Campionati junior (per gli allievi di IV primaria) dell’anno successivo”.

Cosa ha rivelato la dirigente scolastica della Scuola Primaria “G. Spataro” di Vasto?

Nella seconda edizione della Coppa Lorenzi ha partecipato anche la Scuola Primaria “G. Spataro” di Vasto. La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, la professoressa Eufrasia Fonzo, a “Vastoweb.com” ha spiegato di aver fin da subito appoggiato tale iniziativa, promuovendola nella sua scuola:

Il Comprensivo Spataro Paolucci ha sempre dedicato grande attenzione alla matematica.

Anche in quest’occasione, i bambini della classe 3A della scuola primaria, con una modalità di apprendimento della matematica innovativa che stimola nei ragazzi l’interesse e un diverso atteggiamento verso la disciplina, hanno avuto modo di sperimentare la materia in modo ludico, giocando a risolvere problemi.

Leggi anche: L’intelligenza artificiale e la didattica nelle scuole: è già diventata materia di studio

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