Nel Lazio arrivano importanti novità sul congedo mestruale. Finora, infatti, l’unica proposta di legge sul tema era stata presentata da Alleanza Verdi-Sinistra. Per il resto, la questione era stata affrontata solo da piccole realtà, senza mai assumere dignità legislativa.
Ma adesso le cose potrebbero cambiare. Il merito, come anticipato, va alla Regione Lazio, la prima in Italia a proporre una norma che permette a chi soffre di dismenorrea – patologia dovuta al ciclo mestruale – di potersi assentare da scuola e lavoro.
Congedo mestruale: la proposta della Regione Lazio
La proposta della Regione Lazio sul congedo mestruale arriva dalla consigliera del Pd Eleonora Mattia, presidente del Comitato Regionale di Controllo Contabile. Stando ad essa, le aziende potranno adottare il congedo mestruale in modo autonomo e volontario, oltre a poterlo applicare in modo diverso.
Non solo: sono anche previsti contributi di sensibilizzazione, protocolli d’intesa e incentivi per le aziende che adotteranno la misura, nel segno di un necessario cambiamento culturale sul tema, specie per le donne che soffrono di endometriosi, condizione particolarmente dolorosa durante il ciclo.
Al momento, non esiste ancora una legge nazionale che consente il congedo mestruale in Italia. Il primo Paese occidentale ad adottarlo è stato la Spagna, dove è stato introdotto un permesso di tre giorni (sovvenzionato) per chi soffre di dismenorrea.
Ma sono i Paesi dell’Asia ad essere arrivati con largo anticipo sul resto del mondo: il primo è stato il Giappone, che ha introdotto tale permesso nel 1947, subito dopo (nel 1953) la Corea del Sud.
Congedo Mestruale, Mattia (Pd): “Anche stavolta possiamo fare da apripista in Italia”
La consigliera dem della Regione Lazio Eleonora Mattia, che ha presentato la proposta di legge sul congedo mestruale, ha detto in merito:
Ho depositato una proposta di legge per introdurre un congedo mestruale che permetta alle donne di assentarsi dalla scuola e dal lavoro e rimanere a casa nei giorni di picco del ciclo, visto che i disagi legati alla dismenorrea sono una condizione diffusa, spesso con un impatto negativo tale da interferire sulle attività quotidiane.
Gli strumenti previsti per favorire l’adozione di tale permesso per studentesse e lavoratrici vanno dalla promozione di intese tra la Regione Lazio e le scuole, istituzioni formative, università e imprese alla concessione di contributi per campagne informative con il supporto di Asl ed enti del terzo settore.
Sono inoltre previsti dei meccanismi premianti per i privati. In particolare, alle imprese che garantiscono alle proprie dipendenti tale permesso viene assegnato un punteggio specifico sia nell’ambito di avvisi e bandi pubblici regionali che nelle procedure di selezione per l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture.
Un insieme di misure che possono essere avviate con un finanziamento di 200mila euro annui fino al 2025 tramite il fondo specifico per le iniziative volte a contrastare gli effetti discriminatori nei confronti delle donne affette da patologie o disfunzioni legate al ciclo.
Il congedo mestruale è una tematica molto sentita a Roma e nel Lazio ed è stata promossa soprattutto dalla Rete degli Studenti medi. Come spesso accade la società anticipa la politica: dobbiamo saperne cogliere i segnali e procedere di pari passo. Anche stavolta possiamo fare da apripista a livello nazionale sulle politiche per le pari opportunità.
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