Come la tua alimentazione può proteggere l’ambiente

La catena alimentare influisce sugli ecostistemi: ecco come curare la tua alimentazione.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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Riduzione della biodiversità, erosione del suolo, danni al paesaggio, consumo di riserve alimentari ed emissioni di gas ad effetto serra sono solo alcuni degli impatti che l’alimentazione ha sull’ambiente.

Infatti, è ormai noto come il sistema alimentare influisca sugli ecosistemi, oltre che – ovviamente – sulla salute delle persone. Per questo motivo, le Linee Guida per una Sana Alimentazione raccomandano un modello di dieta sostenibile, caratterizzata da un basso impatto ambientale e dalla sicurezza nutrizionale dei consumatori.

I due obiettivi di tutela dell’ambiente e di sana nutrizione delle generazioni presenti e future non sono infatti alternativi, ma possono essere perseguiti in contemporanea. Anche se molte persone possono ritenere che gli interventi in tema di salvaguardia ambientale debbano essere a carico delle società e dei governi, anche il singolo consumatore può fare molto, grazie a piccoli aggiustamenti apportati alla propria dieta.

Per fare ciò, un numero sempre maggiore di consumatori orienta i propri acquisti verso i cosiddetti prodotti a km 0, che grazie alla riduzione dei trasporti consentono un minor inquinamento. Ma nutrirsi in maniera responsabile e sostenibile vuol dire anche modificare il modo in cui si acquistano e consumano gli alimenti e organizzare al meglio i propri pasti.

Per qualunque modifica significativa alla propria dieta, il consiglio migliore è indubbiamente quello di rivolgersi a un nutrizionista qualificato. Chi non dovesse averne uno di fiducia, può trovarlo facilmente tramite Google oppure su portali specializzati come Nutridoc.

4 passi per una dieta sostenibile

Seguire un’alimentazione sana e sostenibile, che nutra al meglio l’organismo e faccia del bene all’ambiente, è possibile. Basta seguire alcuni semplici passi:

Ridurre gli sprechi alimentari

Questo è forse il primo e il più semplice modo con cui si può agire per adottare una dieta sostenibile. Programmare la spesa familiare, evitando scorte eccessive di alimenti deperibili e organizzare le dispense in modo da consumare prima gli alimenti prossimi alla data di scadenza, permette infatti di ridurre notevolmente gli sprechi alimentari.

Combinare correttamente gli alimenti

Scegliere con cura gli alimenti che compongono la dieta è un altro importante passo non solo per fornire all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno ma anche per ridurre gli impatti ambientali dell’alimentazione. Per farlo, occorre prediligere gli alimenti vegetali – come frutta, verdure, ortaggi, legumi e cereali – e combinarli con quelli di origine animale.

Infatti, è importante sapere che gli alimenti vegetali hanno generalmente un minor impatto sull’ambiente di quanto non lo abbiano quelli animali. Ma è altrettanto importante considerare che diversi alimenti, anche se della stessa categoria – hanno un diverso livello di sostenibilità. Per questo motivo, è bene preferire il consumo di carne bianca, come pollo e coniglio possibilmente di allevamento sostenibile, e prediligere pesci di piccola taglia come sardine, alici e sgombro.

Anche uova, latticini e yogurt sono poi immancabili per garantire l’equilibrio della dieta e per limitare l’impatto ambientale, soprattutto se le materie prime provengono da allevamenti all’aperto e cruelty-free.

Fare attenzione alla stagionalità

Per quanto sia vero che il consumo di alimenti di origine vegetale sia generalmente più rispettoso dell’ambiente, è bene fare una precisazione. Infatti, una sana e sostenibile alimentazione dovrebbe prediligere i prodotti di stagione, per evitare le coltivazioni in serre riscaldate o la conservazione nelle celle frigorifere.

Adottare modalità di cottura a basso impatto ambientale

La pentola a pressione, il forno a microonde o la cottura al vapore sono il modo migliore per combinare un sano apporto di nutrienti con un minimo impatto ambientale. Al contrario di quanto avviene utilizzando ad esempio il forno elettrico.

Durante la preparazione dei pasti, anche utilizzare piccole accortezze come l’utilizzo dei coperchi su pentole e padelle può ridurre il consumo di gas ed energia e, quindi, l’impatto ambientale. Non solo, alcune modalità di cottura aiutano a mantenere intatte le proprietà nutritive degli alimenti, a vantaggio della nostra salute.

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Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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