Arriva la risposta del Codacons dopo il Ddl Ferragni: chiederà nuove misure cautelari?

Dopo il commento di Chiara Ferragni in seguito al Ddl che porta il suo nome, arriva la risposta del Codacons: che cosa ha rivelato?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img

Interviene nuovamente il Codacons dopo che è stato approvato ieri il nuovo Ddl Ferragni dal Consiglio dei Ministri. In seguito al caso Ferragni, da cui il Ddl prende il nome, il Governo ha dettato delle norme più stringenti per tutti gli influencer, seguendo la scia dell’operato dell’AGCOM che proprio due settimane fa ha stilato un nuovo documento con delle linee guida per rispettare la trasparenza verso i consumatori.

Nel disegno di legge vengono definite tutte le informazioni che i produttori sono obbligati a dichiarare come ad esempio “il soggetto destinatario dei proventi della beneficenza, le finalità a cui sono destinati i soldi”. E se la stessa Chiara Ferragni si mostra d’accordo per questa nuova regolamentazione, secondo il Codacons, invece, si tratterebbe di un provvedimento ancora fin troppo irrisorio.

Che cosa prevede il nuovo Ddl Ferragni?

Il nuovo Ddl Ferragni prevede quattro articoli che dovranno essere presentati in Parlamento e come ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il nuovo provvedimento “risponde ai principi di trasparenza che hanno sempre caratterizzato l’azione del nostro Governo e assicura che l’informazione sia chiara e non ingannevole quando vengono commercializzati prodotti i cui proventi vanno ad iniziative solidaristiche”.

Secondo il Ddl, i produttori dovranno riportare sulle confezioni l’importo stabilito destinato alla beneficenza. Inoltre, prima della vendita, si legge nel testo, dovrà essere comunicato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato le informazioni e il termine entro cui sarà fatto il versamento dell’importo destinato alla beneficenza”, e va andrà riferito all’AGCOM quando sarà effettuato, pena sanzioni che vanno dai 5.000 ai 50.000 euro.

Il Ddl specifica poi ancora che “in caso di violazioni reiterate viene richiesto lo stop alle attività che va da un mese a un anno, mentre in caso di violazioni di minore gravità la sanzione è diminuita fino a due terzi”.

La risposta di Chiara Ferragni

Non si è fatta attendere la risposta di Chiara Ferragni in una nota stampa in seguito all’approvazione del Ddl a suo nome: “Sono lieta che il Governo abbia voluto velocemente riempire un vuoto legislativo. Quanto mi è accaduto mi ha fatto comprendere come sia fondamentale disciplinare con regole chiare le attività di beneficenza abbinate alle iniziative commerciali”.

Specifica anche che “questo Ddl consente di colmare una lacuna che da una parte impedisce di cadere in errore” dal momento che sarà obbligatorio indicare in modo chiaro e inequivocabile i destinatari della beneficenza e l’importo stabilito, ma “dall’altra evita il rischio che da ora in poi chiunque voglia fare attività di questo genere in piena trasparenza desista per la paura di essere accusato di commettere un’attività illecita”.

Cosa ha affermato il Codacons dopo l’approvazione del Ddl?

A seguito del commento di Chiara Ferragni, il Codacons, che ha presentato numerosi esposti in diverse Procure d’Italia in seguito al caso Pandoro Balocco e ha sollevato dubbi anche sulla collaborazione con il marchio Oreo, ha così replicato:

Le dichiarazioni di Chiara Ferragni in merito al Ddl Beneficenza dimostrano come l’influencer non abbia compreso la gravità delle sue azioni.

Parlare di mero errore dinanzi a un illecito accertato dall’Antitrust con una multa da un milione di euro, e a indagini della magistratura per quello che i pm definiscono un sistema ripetuto nel tempo, dimostra come l’influencer non abbia compreso il significato di truffa aggravata.

Pertanto, non è escluso che il Codacons possa chiedere misure cautelari a suo carico, come ad esempio “l’inibizione di qualsiasi attività commerciale e il sequestro dei suoi social per evitare che compia altri illeciti”. Sarà questa la prossima mossa del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori?

Leggi anche: Chiara Ferragni, la nuova strategia è puntare sull’ADV, nessuna traccia dei vecchi brand

spot_img

Correlati

Chi è Antonio Angelucci, il re delle cliniche vicino all’acquisto dell’AGI anche se nullatenente

Da portantino del San Camillo a re delle cliniche, ma non solo. Antonio Angelucci,...

Sugar Tax, cos’è l’imposta sulle bevande zuccherate, quando entra in vigore e la risposta dei sindacati

Quando entrerà, davvero, in vigore la cosiddetta Sugar Tax? L'imposta sulle bevande dolcificate sarà...

L’Università di Cassino è sempre più un polo di riferimento per studenti: i 5 motivi del successo

Sono sempre di più gli studenti che scelgono l'Università degli Studi di Cassino e...
Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img