Chi sono i super immuni al Covid e perché non si ammalano

I super immuni sono quei soggetti che sono sopravvissuti al Covid e dopo si sono vaccinati, diventando una sorta di “superman del Covid”, ma spunta anche una componente genetica.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Il tema della super immunità è complesso ed ha portato a lunghe discussioni sull’argomento. Sarebbero super immuni coloro i quali sono stati esposti al Coronavirus e poi sottoposti a vaccinazione. Questa combinazione renderebbe i soggetti in questione dei “superman del Covid”.

Un recente studio coordinato dall’Università di Melbourne e dalla Fondazione per la ricerca biomedica dell’Accademia di Atene e pubblicato dalla rivista scientifica Nature Immunology ha fornito dei chiarimenti al riguardo, avanzando l’ipotesi di una componente genetica che renderebbe alcuni soggetti maggiormente resistenti all’infezione.

Altri studi, sempre pubblicati sulla rivista Nature, attribuiscono il perché della super immunità al meccanismo di funzionamento del sistema immunitario, che si aggancia ad un’altra scoperta di alcuni mesi fa riconducibile alla presenza di anticorpi contro il coronavirus mesi dopo l’infezione.

Super immuni: la spiegazione è nel sistema immunitario

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Gli anticorpi contro il Coronavirus dopo l’infezione, sebbene diminuiscano, continuano a evolversi. In realtà ad evolversi sarebbero le cellule che li producono (i linfociti B) aiutando l’organismo ad essere pronto ad un’eventuale riesposizione.

A questo punto la somministrazione del vaccino non farebbe altro che potenziare questo meccanismo, innescando quella che in molti chiamano immunità ibrida, ossia derivante da infezione naturale e vaccinale. In questa condizione si allarga la risposta anticorpale e aumenta la capacità del sistema immunitario di rispondere alle varianti.

Chi è stato vaccinato dopo la malattia ha un sistema immunitario in grado di fronteggiare maggiormente le possibilità di contrarre il virus rispetto a chi è stato vaccinato senza aver contratto il Covid-19.

Nature inoltre fa ben sperare perché non esclude il fatto che si sviluppi qualcosa di analogo anche tra le persone che sono state vaccinate senza aver avuto la malattia. Ci sono indizi che lasciano supporre meccanismi di risposta anticorpale, giustificando così la somministrazione della dose booster.

Super immuni: per alcuni la spiegazione è genetica

Fausto Baldanti da mesi analizza le varianti Covid nel Laboratorio di Virologia Molecolare del policlinico San Matteo di Pavia ed ha individuato come ci siano dei soggetti che sono maggiormente resistenti all’infezione rispetto ad altri. Ecco cosa ha detto, come riportato da Repubblica:

In tutte malattie infettive c’è sempre una quota di persone che sono naturalmente resistenti all’infezione. Ma chi sono? Molti report riguardano individui che, avendo strettissimi contatti con persone infette, non si infettano a loro volta.

Parlo di nuclei familiari in cui uno su tanti viene risparmiato dal virus, nel senso che non ce n’è proprio evidenza, non che si trattino di asintomatici. Quindi per tutte le malattie infettive c’è una quota di resistenti. Anche quelle più terribili non uccidono il 100% delle persone coinvolte: il vaiolo, ad esempio, ha una mortalità dell’80%, l’ebola del 90%.

Super immuni: cosa protegge naturalmente dal contagio

Baldanti parla di due meccanismi che proteggerebbero naturalmente contro i virus. Il primo farebbe riferimento alla presenza di un’immunità preesistente, crociata da infezioni similari:

Alcune persone, ad esempio, hanno resistito al Covid perché avevano contratto una precedente infezione dovuta ad altri Coronavirus.

L’aver contratto qualcosa di simile al Covid conferisce una protezione perché ha generato una risposta crociata. Io ne sono l’esempio, perché da un campione di sangue che avevo prelevato tre anni fa e poi conservato, ho scoperto di aver prodotto una risposta immunitaria contro il Covid.

Mentre il secondo meccanismo che renderebbe super immuni si riferisce ad una componente genetica, una sorta di alterazione genetica che può proteggere dalle infezioni:

Ad esempio individui che hanno una densità di recettori Ace2 e Trmpss (proteine) più bassa risulterebbero meno infettabili.

Oppure può accadere che alcuni soggetti abbiano sia una variazione genetica che protegge dal Covid, ma hanno pure contratto una precedente infezione con un virus parente. E questo li rende praticamente intangibili.

É difficile inoltre rendersi conto del proprio stato di super protetti. Si stima che poco meno del 10% della popolazione abbia delle varianti genetiche che consentono di resistere al Covid.

Leggi anche: Variante Omicron, identificati tre casi allo Spallanzani: tracciamento per i passeggeri di tre voli

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