Chi è Paolo Antonacci, autore per Tananai e Rosa Chemical e l’ansia di essere il figlio di Biagio

Dalla terapia per l'ansia del cognome a Sanremo, Paolo Antonacci non è solo il figlio di Biagio, è anche nipote di Gianni Morandi e a volte la famiglia può essere ingombrante sulla sfera emotiva. Vediamo chi è il giovane autore.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Paolo Antonacci è un giovane autore di canzoni che si sta facendo conoscere attraverso i suoi testi e la sua arte, dimostrando che c’è molto altro da scoprire dietro i due cognomi fin troppo famosi. Immediato associarlo al padre Biagio, ma si sa che Paolo è anche il nipote di Gianni, e se da un lato la famiglia inorgoglisce, dall’altro può creare scompensi emotivi. Ripercorriamo il suo percorso biografico e professionale.

Dopo un periodo buio si è preso la sua rivincita a Sanremo e oggi firma molti successi del momento. Paolo Antonacci, classe 1995, ha fatto pace con il suo cognome. È lui l’autore dei tormentoni estivi come “Mille” o “La dolce vita” e quest’anno è stato finalista al Festival con il brano “Tango” di Tananai, per cui ha scritto “Sesso Occasionale”, in gara l’anno scorso, e ha anche co-scritto “Made in Italy” di Rosa Chemical. Ecco cosa ha dichiarato al “Corriere della Sera” su entrambi i successi di Sanremo 2023:

La prima parla di amore a distanza e quando è arrivata l’idea del video con la coppia ucraina separata dalla guerra ho capito quanto fosse traslabile in maniera universale.

Tana rischiava di essere accusato di approfittare di una tragedia, ma col suo atteggiamento è riuscito a evitarlo.

Rosa rischiava invece di essere massacrato dalle polemiche, ma anche lui è stato bravo a spiegare il senso del suo brano.

Mi ha emozionato, ma sappiamo che questa carriera è come salire sulle montagne russe, che tutto è labile.

E sul fatto di ‘essere figlio di…’ precisa:

Diciamo che in Italia le storie dei figli di… hanno avuto spesso destini non splendidi e che molti validi sono stati vittima del cliché.

Paolo Antonacci: “Essere il figlio di Antonacci e il nipote di Morandi non è stato facile”

PAOLO ANTONACCI

Paolo è nipote di Gianni Morandi, poiché Marianna Morandi è l’ex moglie di Biagio. Questi cognomi ingombranti hanno sempre rappresentato un ostacolo per lui: Pensavano a papà. Questo mi ha fatto soffrire. Adesso mi guardano con più attenzione perché sono Paolo”. Quindi, la musica scorre fin da sempre nelle vene, cercando però sempre di trovare una propria identità artistica ben precisa. Paolo spiega l’inquietudine legata al suo cognome che lo ha accompagnato sin da giovanissimo:

In terza superiore, avevo tre materie sotto. Ero in quella fase in cui pensi che i tuoi avversari siano nella famiglia, e a questo si aggiungeva il fatto che nell’epoca pre-Instagram i personaggi famosi vivevano avvolti nella mitologia e tutti si sentivano in diritto di farti domande.

Ecco, allora avrei voluto un altro cognome. Con quella fuga iniziò la pacificazione: capii il suo lavoro, le sue assenze… E quando Tananai ha postato una maglietta con la faccia di Biagio per il loro duetto si è chiuso un cerchio.

Paolo Antonacci: “Non devo nulla a nessuno”

Paolo proviene da una famiglia d’arte, ma afferma che il successo è merito del suo mentore Davide Simonetta, noto anche come d.whale, anche lui protagonista di Sanremo 2023. Autore, compositore e produttore, si è aggiudicato il primo posto, essendo co-autore con Marco Mengoni del brano “Due vite”, il quinto con “Tango” e anche l’ottavo con “Made in Italy”. Aggiunge Paolo:

Mi arrabbio sempre e dico che non devo nulla a nessuno, ma in realtà devo tutto a Davide Simonetta con cui lavoro in coppia e al nostro manager Stefano Clessi.

Davide, che è più grande di me di una decina d’anni, è come una mamma, un papà, un fratello, una fidanzata…

Quando lavoriamo in coppia, lui più sulla produzione e le melodie e io su testi e melodie, è come se ci fosse una coscienza superiore, un cervello condiviso.

Paolo Antonacci e quel disturbo ossessivo compulsivo

Paolo ha confessato che prima di conoscere Davide e il manager, attorno ai 20 anni, ha vissuto un momento molto complicato della sua vita, poiché aveva un disturbo ossessivo compulsivo molto forte:

Vivevo in una foresta di simboli e mi vergognavo come un cane…sono finito in day hospital per una cura di antidepressivi...Avevo delle canzoni ma avevo anche paura di espormi per la solita questione di famiglia. Smisi le cure e il dottore temeva l’effetto rebound: “Finirà a fare zapping sul divano”, disse. Sei mesi dopo ho incontrato loro, ho cambiato cure e mi sono ripreso.

Leggi anche: Chi è Marianna Morandi, figlia di Gianni Morandi ed ex compagna di Biagio Antonacci

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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