Chi è l’anarchico Alfredo Cospito e cosa ha fatto per meritarsi il 41 bis

Lo sciopero della fame di Alfredo Cospito sta attirando l'attenzione dell'opinione pubblica. L'anarchico chiede che gli sia convertita la pena, da lui ritenuta non paragonabile ai delitti mafiosi.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Alfredo Cospito è l’anarchico recluso nel carcere Bancali di Sassari, che da tempo sta portando avanti uno sciopero della fame. In quattro mesi il 55enne ha perso 40 chili e le sue condizioni di salute pare stiano peggiorando.

L’uomo lamenta il fatto che la sua pena, da maggio dello scorso anno in regime di 41-bis, non può essere paragonata a quella di un boss mafioso, che ha alle spalle decine e decine di morti. Cospito ha una condanna per aver gambizzato un dirigente dell’Ansaldo Nucleare ed è in attesa di giudizio per l’attentato alla Scuola allievi dei carabinieri di Fossano. Quest’ultimo è considerato reato di strage politica, uno dei più gravi previsti dal codice penale.

L’applicazione del carcere duro, disposta per quattro anni, sarebbe una conseguenza del suo comportamento. Secondo il ministero della Giustizia Cospito inviava messaggi dal penitenziario ai suoi compagni anarchici tramite riviste di settore.

Alfredo Cospito: di cosa è accusato

Alfredo Cospito

La prima condanna di Alfredo Cospito, a dieci anni e otto mesi di reclusione, risale a dieci anni fa per aver gambizzato Roberto Adinolfi, all’epoca dirigente dell’Ansaldo Nucleare. Successivamente l’anarchico è stato accusato di aver piazzato due pacchi bomba fuori davanti alla Scuola allievi del carabinieri a Fossano, nel Cuneese. Pur non essendoci stati morti per questa vicenda è stato dapprima condannato a 20 anni di carcere per strage comune, convertita in seguito dalla Cassazione, su richiesta del procuratore generale, in strage politica e per la quale applicando l’articolo 285 del codice penale è prevista l’ergastolo.

Intanto il suo avvocato ha richiesto di rivedere la misura ma la Cassazione ha fissato l’udienza per il 20 aprile. In quella data, però, potrebbe essere già morto. Il suo medico di fiducia, infatti, che lo ha visitato in carcere, Angelica Milia, dice che è in pericolo di vita.

Quali sono le condizioni di salute dell’anarchico

Alfredo Cospito non versa in buone condizioni di salute. Lo sciopero della fame lo sta indebolendo al punto tale che la scorsa settimana, mentre faceva la doccia, è scivolato rompendosi il setto nasale.

Tenendo conto della situazione il Garante nazionale delle persone private della libertà Mauro Palma ha richiesto il suo trasferimento. Riguardo alla struttura in cui è recluso Cospito, rileva l’ufficio del Garante, come riportato da Il Fatto Quotidiano:

Il Bancali non è dotato di un centro clinico interno e nel territorio limitrofo non vi sono strutture sanitarie in grado di assicurare eventuali interventi urgenti con la dovuta sicurezza.

Ma per il medico di fiducia di Cospito la soluzione non sarebbe neanche il trasferimento ma toglierlo dal 41 bis, solo così l’anarchico interromperà lo sciopero della fame e le sue condizioni di salute potrebbero ristabilirsi.

Leggi anche: “Mai un bambino potrà varcare la soglia del carcere”: la proposta di legge

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