Che Tempo Che Fa, è boom di ascolti con le lettere a Giambruno e Meloni di Littizzetto

Se l'esordio aveva già registrato grandi numeri - con 10 milioni di telespettatori e uno share del 10% - la nuova puntata, andata in onda ieri sera, ha saputo fare anche di meglio.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

È boom di ascolti per Che tempo che fa, al suo secondo appuntamento sul Nove. Se l’esordio aveva già registrato grandi numeri – con 10 milioni di telespettatori e uno share del 10% – la nuova puntata, andata in onda ieri sera, ha saputo fare anche di meglio. Già, perché ieri la trasmissione di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto ha raggiunto il record di 2,3 milioni di telespettatori, pari addirittura all’11,26% di share.

Il tutto su un canale che – stando ai dati – in quella fascia faceva più o meno il 2%. Insomma: il programma ex-Rai 3 ha reso seconda rete nazionale un canale giovane e relativamente poco frequentato come il Nove. E il ringraziamento è arrivato direttamente dal profilo social della trasmissione: “La seconda puntata sul Nove supera gli ascolti straordinari del debutto: 2,3 milioni di spettatori e l’11,26% di share, rendendo Nove la seconda rete nazionale. Grazie a tutti per esserci stati anche questa domenica, davvero”.

“Che tempo che fa”, il successo di Fazio e Littizzetto fa riflettere la Rai?

Che Tempo Che Fa, è boom di ascolti per Fazio: "Grazie"

La scorsa domenica, il successo dell’esordio di Che tempo che fa sul Nove era stato accolto da più di qualche scetticismo. C’è chi parlava di un effetto curiosità destinato a sbiadire, chi prevedeva un repentino sgonfiarsi degli ascolti una volta calato l’interesse verso la novità. Ma i numeri di oggi raccontano una storia molto diversa. Tanto che qualcuno ha subito parlato di un nuovo, durissimo, colpo per la nuova Rai targata Giorgia Meloni.

Con Viale Mazzini ormai lottizzato, infatti, quelle di Fazio e Littizzetto sono rimaste due delle poche voci anti-sovraniste del piccolo schermo. E il pubblico sembra apprezzare moltissimo, visto l’ampio seguito registrato nelle prime due puntate.

Un fatto di certo non scontato, visto che ieri sera la concorrenza non mancava: alla solita programmazione, infatti, andava aggiunta anche la partitissima Milan-Juventus. Senza contare che “Che tempo che fa” ha superato “Report” in crescita su Rai3 all’8,2% e triplicato gli ascolti non brillanti de “Il Collegio” fermo su Rai2 al 3,6%. Sopra Italia 1 (5,3%) e Rete 4 (5,5%), alle prese con un testa a testa con Gerry Scotti e il suo “Caduta Libera”, fermo all’11%. Ad aggiudicarsi la serata, Rai1 con la fiction “Cuori” al 17% di share.

Che tempo che fa: Zaki, Cortellesi, De Luca e la letterina di Littizzetto sul Giambruno-gate

D’altronde, gli ospiti della puntata di ieri di Che tempo che fa – andata in onda su tutti i canali di Warner Bros Discovery – non erano nomi da poco. Basti pensare che sono intervenuti Patrick Zaki, Paola Cortellesi – che nei giorni scorsi ha incantato la platea del Festival del Cinema di Roma – e il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Ma il successo di ieri, forse, è anche merito dei temi trattati, su tutti quello discussissimo della separazione tra la Premier Meloni e l’ormai ex compagno Andrea Giambruno. Non poteva mancare il pungente commento alla questione di Luciana Littizzetto, che ha indirizzato la sua canonica letterina prima a Giambruno, poi alla Presidente del Consiglio:

Giambruno e trino, maschio beta di donna alfa.

Portatore di tre nomi maschili: Andrea, Gian e Bruno, responsabili forse dell’esubero di testosterone che fatichi a smaltire.

Io ti capisco: stare con una compagna che non credo sia proprio una piuma e, per tua somma sfiga, è anche il presidente del consiglio con l’articolo “il” non aiuta.

Tocca misurarsi tutti i giorni con una che ha più palle di te. Forse per questo tu controlli continuamente le tue. Temi che pian pianino spariscano e le sue prendano il sopravvento.

La colpa non è del microfono aperto, il problema è che quelle cose lì le hai dette e pensate. Il problema non è il fuorionda ma il dentro cranio.

Una cosa bisogna dirla: sei stato un po’ balengo, un po’ smargiasso, sei vecchio dentro e arrogante fuori ma non sei un delinquente, non sei un orco, non hai ammazzato nessuno.

Dovrai rifarti una vita senza Giorgia ma aspetta ad aprire Tinder sennò Giorgia ti manda Crosetto con un battaglione sotto casa e ti fa un cu** così. Ps Nel caso avessi qualche Rolex, meglio che li porti via subito. Viste certe separazioni non si sa mai.

Poi, è arrivato il turno della letterina alla Premier. Littizzetto ha scritto:

Cara Er Meloni, fu fidanzata Giambruno, Fratella d’Italia da sempre e single d’Italia da venerdì. Quanto avrei voluto parlare con te oggi del bonus asili e dei soldi in Romagna che non arrivano…

e venerdì ero pronta a scriverne con la mia penna in piuma d’oca quando come un fulmine a ciel sereno è arrivato il tuo post. E a me sono arrivati così tanti messaggi dagli amici sul cellulare che sembrava l’ITAlert delle emergenze.

Che tu sia furente col tuo compagno, che già la parola compagno non ti piaceva prima, figuriamoci adesso, lo immagino. Sarai incazzata nera, ma non nera estoril. Nera come ‘tengo la camisa nera’. E ti capisco. Guarda. Hai fatto bene a mollarlo. Con Salvini non puoi farlo ma con lui si.

Non eravate nemmeno una famiglia tradizionale e quindi vi risparmiate pure il divorzio. Basta un arrivederci amore ciao, insieme a te non ci sto più guardo le nuvole lassù.

E comunque volevo dirti che è capitato a tutte, di innamorarsi di uno sciocco. E dico sciocco per non essere scortese. Tutte abbiamo avuto le fette di prosciutto sugli occhi. E con te è stato ancora più facile perché prosciutto e Meloni si sposano bene.

Quando ti innamori, magari in lui noti già una certa carenza di neuroni, ma pensi ‘Io lo cambierò’. Ma gli uomini non li cambi nemmeno se hai conservato lo scontrino.

E alla fine ti ritrovi un pistola con le mani sul pacco a controllare genitale 1 e genitale 2. Sono certa che se si vedessero i fuori onda di tutti i mariti italiani, forse di matrimoni se ne salverebbero la metà.

Ancora una cosa. Forse nel tuo messaggio il P.S. lo hai scritto senza consultarti con un geologo. ‘Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua’.

Guarda che è il contrario. È come dicono i latini: GUTTA CAVAT LAPIDEM. Alla fine l’acqua è più forte della pietra, alla lunga la buca, la modella, la leviga, la ridimensiona.

Guarda le pietre dei ruscelli o quelle portate dal mare come sono belle, tonde e luccicanti. L’acqua è vita, disseta e purifica. Scorre e va avanti. Ti conviene molto di più essere goccia che scivola credimi, anche se ti piace pensarti pietra.

P.S. Come vedi la triade santa, mamma papà e bambino è saltata ancora una volta. E non credo basterà una pèsca a salvarla.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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