Cos’è la Certificazione unica 2024, come funziona e chi deve rilasciarla

Certificazione unica 2024, quali sono le novità di quest'anno? Dalle mance per i dipendenti del settore turistico ai fringe benefit.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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È stato approvato il modello per la Certificazione Unica 2024 con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 15 gennaio 2024, n. 8253, il documento che riepiloga i redditi di lavoro dipendente e autonomo, percepiti durante lo scorso anno, incluse alcune spese detraibili.

La consegna della Certificazione Unica può avvenire in formato sia cartaceo sia elettronico. Nel caso in cui si scegliesse la prima opzione, il sostituto d’imposta deve consegnarla al ricevente entro il 18 marzo 2024. Qualora si scegliesse il formato digitale, la CU sarà disponibile direttamente nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Chi deve rilasciare la Certificazione Unica?

Tutti i datori di lavoro devono rilasciare la Certificazione Unica ai propri dipendenti, che attesta i redditi e le ritenute di ognuno, riferiti all’anno precedente. Anche i lavoratori autonomi devono redigerla se in possesso di Partita IVA ― sia in regime ordinario sia in regime forfettario ― o se facenti parte di società o anche di associazioni senza scopo di lucro, in quanto tale documento attesta i compensi per tutti i collaboratori esterni.

Non solo datori di lavoro e lavoratori autonomi. Devono rilasciare la Certificazione Unica anche tutti coloro che esercitano attività commerciali e artigianali in contabilità semplificata, condomini e aziende famigliari, società di capitali, enti commerciali e non commerciali e amministrazioni statali.

Inoltre, anche coloro che esercitano attività di intermediazione immobiliare per affitti brevi devono consegnarla al proprietario dell’immobile, riportando tutte le somme dei contratti di locazione breve. Infine, i pensionati, invece, la riceveranno dall’INPS, con un documento che attesta i redditi della pensione e gli importi totali percepiti in un anno.

Quali sono le novità di quest’anno?

Per la Certificazione Unica relativa all’anno 2023, vi sono alcune novità, dal settore turistico a quello sportivo:

  • Mance per i dipendenti nel settore turistico. Le somme donate dai clienti ai lavoratori di strutture alberghiere e di esercizi alimentari di somministrazione di alimenti e bevande ― che non abbiano guadagnato più di 50.000 nell’anno precedente ― costituiscono redditi da lavoro dipendente. Escluso il caso in cui vi sia una rinuncia del datore di lavoro, queste sono soggette a tassazione, con l’aliquota del 5%, entro il limite del 25% del reddito percepito nell’anno, per le relative prestazioni in ambito professionale
  • Fringe benefit. L’importo totale è stato aumentato fino a 3.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Nel punto 475 della Certificazione Unica deve essere esplicitato tale dato, che va compilato, indipendentemente dalla somma versata. Inoltre, nel campo 476, deve essere indicato il valore dei bonus carburante, concessi dai datori di lavoro, anch’essi indipendentemente dall’importo finale

  • Lavoro sportivo. È stata creata una nuova sezione nella Gestione Separata INPS per i parasubordinati sportivi dilettantistici, in merito alla certificazione dei compensi, percepiti a partire dal 1° luglio 2023, per tutti gli iscritti. Nei punti 781 e 784 dovrà essere esplicitato l’importo lordo di lavoro svolto in quest’ambito sportivo.

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