Voghera, Adriatici trasferito in luogo segreto. Spunta un testimone: “Colpo sparato a sangue freddo”

Caso Voghera: Adriatici trasferito in luogo segreto per sicurezza. Spunta un testimone che ha assistito alla scena: "Non ha sparato per sbaglio, ha puntato la pistola e sparato a sangue freddo".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Caso Voghera: continua a far discutere la morte di Youns El Boussettaoui, detto “Musta”, il marocchino 39enne ucciso il 20 luglio scorso dall’assessore alla Sicurezza leghista Massimo Adriatici a Voghera, in provincia di Pavia. Nei giorni scorsi, agli atti dell’inchiesta è entrato a far parte un video, ripreso dalle telecamere di sicurezza, in cui si vede l’immigrato che avvicina l’assessore e che, dopo una breve discussione, lo colpisce con un pugno. A quel punto, Adriatici cade a terra, ma dalle riprese non si vede il momento in cui spara alla vittima. Il video, infatti, mostra l’assessore che, dopo essersi rialzato, viene avvicinato da un paio di persone. Non è chiaro il momento in cui abbia impugnato l’arma.

L’assessore leghista si trova adesso agli arresti domiciliari per eccesso di legittima difesa: la misura cautelare è stata confermata dal gip del tribunale di Pavia Maria Cristina Lapi per pericolo di reiterazione del reato. Dalle ultime indiscrezioni si apprende che Adriatici sarebbe stato trasferito dalla sua abitazione in un luogo segreto: la richiesta è partita dai legali in allarme per la sua incolumità dopo che sui social è stato diffuso l’indirizzo dell’abitazione del leghista. Giampietro Santamaria, coordinatore di Buona Destra di Voghera, ha parlato di Youns come di un soggetto del tutto innocuo, non pericoloso. Ha detto: “Era una persona che non stava bene e che aveva bisogno di assistenza, assistenza che non ha avuto dato che i clochard con il cambio d’amministrazione sono diventati un problema di sicurezza, un peso”.

Caso Voghera, Salvini: “Con porto d’armi è normale girare con un’arma”

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Caso Voghera: il botta e risposta tra familiari e legali della vittima e coloro che difendono l’assessore leghista è serrato. Nei giorni scorsi si è fatta sentire la rabbia della sorella di Youns, che ha sottolineato quanto il terribile gesto di Adriatici sia stato gratuito e ingiustificato. La donna, intervistata a Zona Bianca su Retequattro, ha detto: “gli hanno sparato in piazza davanti a tantissime persone, l’assassino è a casa sua, dorme bello riposato: dov’è la legge in questa Italia? Siamo in Italia o in una foresta? Aveva un fucile, una pistola in mano mio fratello? No, non aveva nessuna arma, è stato ammazzato da una persona che adesso è a casa sua. Io voglio sapere se qua ammazzare e sparare è una cosa legale”.

Mentre il leader della Lega Matteo Salvini si è espresso sul Caso Voghera ad Agorà su Rai 3 e, in merito alla possibilità di frequentare luoghi pubblici portandosi dietro la pistola, ha detto: “Se uno ha il porto d’armi come accade a 1,3 milioni di italiani certificati da questura e prefettura sì, è normale andare in giro con un’arma. Altrimenti bisogna prendersela con questori e prefetti di mezza Italia che dopo lunghe e severe indagini concedono il porto d’armi, che è sempre l’ultima delle vie di uscita”.

Caso Voghera, spunta un testimone: “Non ha sparato per sbaglio, ha puntato la pistola e sparato a sangue freddo”

Caso Voghera, spunta un testimone: "Non ha sparato per sbaglio, ha puntato la pistola e sparato a sangue freddo"

Nel frattempo, è spuntato un testimone che racconta una versione dei fatti non certo vantaggiosa per Adriatici: si tratterebbe di un cittadino marocchino irregolare che era presente all’interno del bar la sera in cui Youns ha perso la vita. L’uomo sostiene di essersi trovato “a sei metri dalla scena” e i legali della vittima, Debora Piazza e Marco Romagnoli, hanno immediatamente provveduto a raccogliere la sua testimonianza per depositarla in Procura. La versione di Adriatici è ancora molto vaga, di fronte al gip avrebbe detto: “Non ho un ricordo preciso, non so come sia partito il colpo”.

Il testimone, invece, avrebbe raccontato i fatti a partire dall’entrata nel locale di Youns, che, come al solito, aveva cominciato a infastidirlo prendendo prima la birra sul tavolo, poi “chiedendo aggressivamente di fargli gli auguri perché era la festa dell’agnello”. Ma il testimone era abituato, tanto che ha aggiunto “io lo conosco da tanto tempo e sapevo che ultimamente aveva problemi di testa, quindi ho lasciato stare”. Poi il testimone ha descritto la dinamica dell’uccisione e ha detto:

Ha lanciato la bottiglia di birra che è caduta a terra nella rotonda davanti al bar. Io sono uscito e mi sono seduto sul muretto, poi ho visto un signore italiano che stava parlando al telefono.

Youns lo ha spinto e l’italiano è caduto in terra sulla schiena. A quel punto, mentre era sdraiato, ha estratto la pistola dal fianco e gli ha sparato un colpo a sangue freddo.

Dopo essere stato colpito, Youns è corso via con la mano sulla pancia e poi è caduto a terra.

In merito alla possibilità che l’assessore leghista Adriatici abbia sparato per sbaglio, il testimone avrebbe risposto: “Non ha sparato per sbaglio, l’italiano ha preso la pistola, l’ha puntata verso Youns e subito ha sparato il colpo che lo ha ucciso”. Stando al racconto, sarebbe stato sempre l’assessore a chiamare i soccorsi: “Quello che sparava l’ho visto che chiamava l’ambulanza, poi sono arrivati i Carabinieri, poi la Polizia” ha raccontato. Nel frattempo, la Procura di Pavia ha incaricato un ingegnere informatico di migliorare la qualità del video di videosorveglianza.

Leggi anche: Lite a Voghera: assessore della Lega spara e uccide uno straniero in piazza

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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