Chiuso il caso di Gigi Bici: la fisioterapista Barbara Pasetti, 40 anni, ha confessato. La vittima 60enne, all’anagrafe Luigi Criscuolo, era scomparsa l’8 novembre 2021. Il suo corpo senza vita venne poi ritrovato il 20 dicembre successivo. Non è stato semplice per gli inquirenti ricostruire l’esatta dinamica della vicenda, soprattutto a causa dei depistaggi messi in atto da Pasetti.
Ma, alla fine, la Procura di Pavia ha comunicato oggi la chiusura delle indagini dopo la confessione della fisioterapista dello scorso 5 ottobre. Secondo gli inquirenti, non c’è stata premeditazione da parte della donna: gli accertamenti “consentono di ritenere che l’aggravante originariamente contestata e relativa a una condizione di premeditazione in capo all’indagata non fosse in realtà sussistente”.
Secondo la Procura, i fatti si sono svolti “in modo repentino e sostanzialmente occasionale, attraverso l’uso di un’arma che lo stesso Criscuolo aveva consegnato a Barbara Pasetti”.
Caso Gigi Bici: la confessione di Barbara Pasetti dello scorso ottobre
Barbara Pasetti si trova nel carcere di Vigevano da oltre un anno ed è accusata di omicidio volontario, occultamento di cadavere e tentata estorsione. La notizia della confessione della donna è emersa dall’avviso di chiusura dell’inchiesta che le è stata notificata in queste ore. Si legge nella nota della Procura:
L’ultima fase delle indagini è stata volta a cercare ulteriori elementi di riscontro dell’impianto accusatorio, che ha trovato integrale conferma nelle dichiarazioni rese da Pasetti nell’interrogatorio al quale lei stessa ha chiesto di sottoporsi il 5 ottobre 2022 nell’alveo del quale ha ammesso gli addebiti.
Dopo la confessione della donna, le indagini erano proseguite col fine di comprendere “le modalità di esecuzione del delitto, le ragioni che l’avevano portata a uccidere Luigi Criscuolo” e pure i motivi delle “inattese richieste di denaro” che Gigi Bici avrebbe avanzato a Pasetti.
Cosa era successo a Gigi Bici
Dopo la scomparsa di Luigi Criscuolo, commerciante di biciclette di Pavia noto appunto come “Gigi Bici”, la Polizia aveva trovato solo la sua auto, parcheggiata nei pressi del fiume Olona con un vetro rotto e all’interno alcune macchie sangue, oltre che alle stampelle che l’uomo, dopo un delicato intervento al ginocchio, usava per muoversi.
Quando il corpo di Gigi era stato riconsegnato circa un mese e mezzo dopo la scomparsa di fronte alla casa di Barbara Pasetti (e scoperto tra le foglie dal figlio della donna, 8 anni), quest’ultima aveva detto di aver trovato all’interno della buca delle lettere una foto della vittima e una missiva sgrammaticata che riportava alcuni dettagli del delitto. Si trattava di un tentativo di depistare le indagini.
Il fermo della donna era arrivato in seguito a ore di sopralluogo da parte di diverse squadre di Polizia, Carabinieri e Vigili del fuoco nella casa dove era stato lasciato il corpo e dopo un lungo interrogatorio in questura, a cui non era stata sottoposta solo Barbara Pasetti, ma pure il padre e il suo ex-marito.
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