Casa dolce casa! A Parigi è possibile vivere in una casa tutta di cioccolata

Valentina Cuppone
Valentina Cuppone
Valentina Cuppone, classe 1982. Caporedattore de Il Digitale. Formazione umanistica, una laurea in Lettere Moderne e una specializzazione in Comunicazione della cultura e dello spettacolo all’Università di Catania. Curiosa e appassionata di ogni cosa d’arte, si nutre di libri, mostre e spettacoli. Affascinata dal mondo della comunicazione web, il suo nuovo orizzonte di ricerca è l''innovazione.
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Costruzioni a forme di conchiglia, galleggianti sul Tamigi, scorrevoli o pieghevoli, a forma di ufo, di stivale, di sfere. Abitazioni dalle forme strane, dal significato simbolico, pensate con l’intento di rispettare l’ambiente. Ce n’è per tutte le esigenze, per soddisfare ogni bizzarria o per accontentare l’eccentricità di qualcuno. E per saziare la golosità di altri. E sì, perché ora c’è anche la casetta fatta interamente di cioccolata! Dove si trova? Alle porte di Parigi, installata nei giardini del palazzo di vetro Orangerie Ephémère nella Cité de la Céramique di Sèvres, piccola cittadina dell’Île-de-France conosciuta per la produzione di ceramiche. Leggi anche: La casa del futuro: la porti con te ovunque e la monti in 6 ore

Cioccolato sollievo dell’anima

«Japhy c’è una cosa sola che vorrei in questo momento più di qualsiasi altra al mondo, più di qualsiasi cosa abbia mai desiderato in vita mia». «Cosa?» «Una bella tavoletta grossa di cioccolata o anche una piccola. Chissà perché, in questo momento una tavoletta di cioccolata mi salverebbe l’anima». «Ecco qua il tuo buddismo, una tavoletta di cioccolata. E perché non un bel chiaro di luna in un giardino d’aranci o un cono gelato alla vaniglia»? «Troppo freddo. Quel che mi serve adesso, voglio, invoco, anelo, quello per cui muoio di desiderio, in questo preciso istante, è una tavoletta di cioccolata… con le nocciole». Così dice Ray, protagonista de I vagabondi del Dharma di Kerouac, al suo amico e compagno di viaggio Japhy. Al bando consolazioni spiritualiste per alleviare le fatiche dell’anima. Per rinfrancare lo spirito del vagabondo alla ricerca di se stesso, una tavoletta di cioccolata è tutto ciò che ci vorrebbe. Grande, piccola. Non importa, purché sia cioccolato. Se con le nocciole pure meglio. Leggi anche: “Che mondo sarebbe senza Nutella!” … se ora ti dà pure un lavoro

Il maestro cioccolatiere

Lo scultore e architetto Jean-Luc Decluzeau.
Avvolgente, cremoso, stimolante, carezzevole, appagante. Chiunque si è consolato prima o poi gustando questo nettare degli dei! Immaginiamo allora cosa significhi proporre di poter soggiornare in un cottage interamente fatto di cacao. Non potrebbe essere altro che la più invitante delle proposte. Ora abbiamo l’opportunità di poter vivere circa 48 ore immersi nella dimensione più golosa che si possa immaginare. Odorando fiori alle finestre che profumano di cioccolato, godendosi un po’ di relax, guardando le seducenti acque di un laghetto di cioccolato bianco! Non è una favola, ma è l’opportunità dataci da Jean-Luc Decluzeau. La sua non è solo capacità culinaria. Anzi non lo è proprio. La sua è arte. Jean-Luc Decluzeau è architetto, ingegnere, scultore, arredatore di interni, progettista. E lavora con la materia prima più allettante che ci sia. Sì, perché le sue opere sono interamente fatte di cacao. Qualsiasi. Dalla Torre Effeil all’arco di Trionfo, dai giganti Astérix e Obélix, ai modelli di nobili francesi stile Luigi XVI. E ora l’abitazione più dolce del mondo. A grandezza naturale. 1,5 tonnellate di bontà.

C’era una volta… una casa di cioccolata

Le mura domestiche di solito sono da sempre sinonimo di accoglienza, conforto e sicurezza. Riparo dalla durezza del mondo esterno, rifugio rassicurante e sereno. E il cioccolato rappresenta per tanti di noi l’alimento consolatorio per eccellenza, capace di addolcire l’anima e rilassare il cervello. Riuscissimo ad unire le due cose non sarebbe fantastico? Ecco l’opportunità! Anche se per pochi giorni, il sogno di grandi e piccini può diventare reale. Bisognerebbe però riuscire a cogliere l’occasione. Perché si sa, come ogni magia anche questa è a tempo determinato. E come per Cenerentola, la cui carrozza torna zucca a mezzanotte, la possibilità di dormire avvolti nella tentazione alimentare più famosa nei secoli e nel mondo può sfumare via in pochi secondi.

Come poter entrare nella casa più golosa del mondo

Un cottage di 18 metri quadrati interamente costruito con il cacao. Dai complementi d’arredo ai libri, dal giardino esterno ai coniglietti che ti accolgono all’ingresso. Il 5 e il 6 ottobre, a un costo irrisorio di 50 euro, si potrebbe avere l’occasione di vivere attimi estremamente dolci. Due soli giorni per poter dire di essere stati nel paradiso in terra! Ma tutto è un po’ più difficile. Perché Booking.com, il celebre portale internazionale dove è possibile effettuare la prenotazione, ci dà la possibilità solo il 19 (prima opportunità persa!) e il 26 settembre per prenotare il favoloso soggiorno. E come ogni favola che si rispetti, lungo il percorso per arrivare alla meta si disseminano prove da superare. Non solo si hanno pochi giorni per accaparrarsi il soggiorno ma bisogna anche dimostrare di essere più veloci di tutti gli altri. E sì, perché le prenotazioni sono aperte solo alle ore 10. Una gara contro il tempo e a suon di click per poter entrare in una dimensione fatta di irresistibile dolcezza. di Valentina Cuppone  

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