Carmen in hotel col killer prima dell’uccisione, poi la fuga. Colleghi lanciano colletta per la figlia

Il killer Hounafi Mehdi era salito assieme a Carmen De Giorgi in una delle camere che il bar Primavera di Luserna San Giovanni affittava a ore. Poi, la fuga di Carmen e la furia omicida dell'uomo. I colleghi della Sparea lanciano una colletta per aiutare la figlia della vittima.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Carmen in hotel col killer prima dell’uccisione, poi la fuga. Emergono novità sull’omicidio di Carmen De Giorgi, la 44enne uccisa a coltellate la notte tra il 4 e 5 ottobre da Hounafi Mehdi, marocchino di 34 anni, che aveva aggredito anche le due amiche della vittima, al tavolo con lei al “Bar Primavera”, ferendole per fortuna in maniera non grave. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, poco prima che la sua furia omicida si scatenasse, Hounafi Mehdi era salito assieme a Carmen De Giorgi in una delle camere che il bar di Luserna San Giovanni affittava a ore.

La donna, però, si sarebbe resa immediatamente conto delle intenzioni violente dell’uomo e, per questo motivo, sarebbe scesa di corsa abbandonando la camera. Una volta tornata al locale, ha spiegato alle amiche di aver avuto paura: Mehdi l’avrebbe trattata in modo aggressivo, le avrebbe messo le mani al collo ed è stato a quel punto che Carmen De Giorgi avrebbe rifiutato le avances del 34enne.

Carmen in hotel col killer prima dell’uccisione, la fuga e la furia omicida

Carmen in hotel col killer prima dell’uccisione. Subito dopo di lei, dal primo piano sarebbe sceso Mehdi. I proprietari del bar, conoscendolo già, l’avrebbero rimproverato per il comportamento aggressivo assunto nei confronti della donna. Ma il killer si sarebbe mostrato tranquillo e avrebbe negato di averla aggredita. Poi, in un attimo, è accaduto l’impensabile: forse per il rifiuto, forse per il rimprovero, Mehdi avrebbe afferrato un coltello da dietro il bancone del bar e avrebbe aggredito prima Carmen, uccidendola, poi le sue amiche lì presenti, Simona Davit e Loriana Aiello.

A quel punto sarebbe intervenuto il figlio della proprietaria del bar, che avrebbe messo in fuga Mehdi tirandogli contro una bottiglia. La pm Delia Boschetto ha chiesto al gip la convalida del fermo per il marocchino, con l’accusa di omicidio volontario per futili motivi. Il killer, difeso dall’avvocato Maria Genesi, non avrebbe ancora spiegato i motivi dell’aggressione. Nel frattempo, anche i propietari del “Bar Primavera”, teatro dell’omicidio, rischiano la sanzione: i Carabinieri di Pinerolo stanno tentando di capire perché il locale fosse ancora aperto a quell’ora e l’esatta natura dell’attività di affitta camere.

Uccisione di Carmen De Giorgi: la colletta dei colleghi della Sparea per la figlia della vittima

Carmen in hotel col killer prima dell'uccisione, poi la furia omicida

Quello che ho visto qua dentro me lo ricorderò per tutta la vita, è stato un finimondo horror, quello è uscito per ammazzare. Una donna, una giovane mamma, mi è morta fra le braccia”, queste le parole di Anna Chiara Aiello, che ha rilevato un paio di anni fa la gestione del “Bar Primavera” dalla madre Maria. Quest’ultima, 71 anni, nel parlare di Mehdi non nasconde un certo disprezzo: “Quelli vengono qui e fanno i padroni, colpa della Lamorgese e di quelli che li fanno arrivare”. Eppure Mehdi andava spesso in quel bar, era in Italia regolarmente, aveva una casa e un lavoro.

Ieri sera, una trentina di persone si sono ritrovate al centro dei giardinetti in via Ribet per addobbare la panchina rossa contro la violenza sulle donne in onore di Carmen: tra di loro anche una delle amiche della vittima, ferite durante l’aggressione. La morte della donna ha sconvolto l’intera comunità di Luserna San Giovanni, ma il dolore è stato anche dei colleghi dell’azienda dell’acqua Sparea, dove la 44enne lavorava: i dipendenti sono stati invitati a partecipare a una colletta in favore della figlia adolescente (ha appena compiuto 18 anni) della vittima, alla quale “doneranno” alcune ore di lavoro. La cifra che sarà raggiunta verrà raddoppiata dalla proprietà.

Leggi anche: Torino, 34enne uccide donna in un bar e ne accoltella altre due: il racconto di una di loro

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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