Carabiniere accoltellato, il padre del rapinatore: “Mio figlio è un bravo ragazzo, ha fatto una cavolata”

Il padre del rapinatore 16enne, che lunedì sera ha accoltellato il Brigadiere Capo Maurizio Sabbatino durante una rapina in una farmacia, difende il figlio minimizzando il suo gesto.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Carabiniere accoltellato durante una rapina a Torino. Sta facendo molto discutere l’atteggiamento assunto dal padre del rapinatore 16enne. Anziché dissociarsi dal comportamento del figlio, lo giustifica al punto da minimizzare il suo gesto. “Mio figlio ha fatto una cavolata. Ma è un bravo ragazzo, siamo una famiglia per bene” avrebbe dichiarato in una breve intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Siamo sconvolti, non è il momento di parlare. E comunque non l’ho costretto io a costituirsi, è stato lui a dirmi che voleva consegnarsi. Io l’ho solo accompagnato”, ha proseguito il padre del 16enne, adolescente senza precedenti penali, che dopo aver gravemente accoltellato il carabiniere Maurizio Sabbatino la notte del 29 novembre ha deciso di consegnarsi spontaneamente alla giustizia.

Dopo qualche ora si sarebbe costituito anche l’altro rapinatore, un ragazzo 18enne, già noto alle forze dell’ordine.

Carabiniere accoltellato: chi è e quali sono le sue condizioni

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Il carabiniere accoltellato a Torino nella notte del 29 novembre mentre tentava di sventare una rapina all’interno di una farmacia è il Brigadiere Capo Maurizio Sabbatino, 53enne, sposato e padre di due figli.

Pur essendo “libero dal servizio e disarmato, non ha esitato a qualificarsi come Carabiniere e a tentare di bloccare due giovani che, armati di pistole, stavano rapinando una farmacia” ha fatto sapere il comando generale dell’Arma dei Carabinieri, descrivendo l’operato di Sabbatino.

Il carabiniere accoltellato, effettivo del Nucleo Operativo della Compagnia di Torino Oltre Dora, nella Sezione antidroga, è stato accoltellato più volte al torace e ad una gamba. Trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza durato tre ore, per richiudere le lesioni riportate al fegato e ai polmoni.

Ora è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale. Anche se i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo di vita resta in gravi condizioni.

Leggi anche: Miccoli, condannato per estorsione, si costituisce: sconterà 3 anni e 6 mesi nel carcere di Rovigo

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