Briatore: “Stipendi bassi? No, i giovani in estate non hanno voglia di lavorare, colpa del RdC”. Ma è davvero così?

Flavio Briatore torna a far discutere in un'intervista all'Adnkronos: "Giovani non hanno voglia di lavorare d'estate, colpa del reddito di cittadinanza". Ma è davvero così?

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img

Flavio Briatore è uno degli imprenditori più ricchi e controversi del panorama italiano. Secondo Forbes, il suo patrimonio ammonterebbe a circa 200 milioni di dollari. Stando a un’inchiesta del Corriere della Sera del marzo 2019, “il Twiga di Forte dei Marmi di Flavio Briatore e Daniela Santanché fa 4 milioni di fatturato in un anno e costa d’affitto 17.619 euro. Dunque lo stabilimento balneare di Marina di Pietrasanta, in Versilia, rende 227 volte l’affitto”. Fiuto per gli affari, successo e soldi, tantissimi soldi. Ma poca, pochissima empatia verso la gente comune. Che rasenta lo zero quando si parla di poveri: “in Italia di poveri ce ne sono già abbastanza e a quanto mi risulta non hanno mai creato lavoro” sentenziava a marzo in un’intervista per l’Huffington Post.

Ieri l’imprenditore ed ex-team manager in Formula 1, con la scuderia Benetton poi divenuta Renault, è tornato a far discutere per alcune affermazioni rilasciate in un’intervista ad Adnkronos.

Flavio Briatore: “Il Governo doveva sospendere il reddito da maggio a ottobre e far lavorare i giovani”

Il reddito di cittadinanza è un problema. Questo è stato il primo punto che Flavio Briatore ha voluto sottolineare. “Il Governo doveva sospendere il reddito da maggio a ottobre e dare la possibilità ai giovani di lavorare durante l’estate. Lo Stato risparmiava e magari c’era qualcuno che trovava lavoro per tutto l’anno”. Perché la verità, secondo l’imprenditore multimilionario, è che il lavoro per i giovani c’è, ma manca la voglia di lavorare. Questo perché i ragazzi si accontenterebbero del reddito di cittadinanza, data l’offerta economica bassa da parte dei datori di lavoro. “A fine aprile mancava lavoro in tutti i centri commerciali e i ristoranti erano disperati perché non trovavano personale”. Poi, ha chiarito la sua posizione e ha spiegato:

Non c’è alcun giovane che voglia lavorare durante la stagione estiva. Non è vero che si offrono stipendi bassi. Un ragazzo che lavora al Twiga ha uno stipendio minimo di 1800 o 1900 euro al mese. In Italia una stagione dura 4 mesi.

Ripeto, dovevano abolire il reddito di cittadinanza, lasciare che i ragazzi lavorassero con salari ovviamente corretti e poi riprenderlo. Così si risparmiavano 5 mesi di reddito e invece, mantenendolo durante la stagione, i giovani ci chiedono di lavorare in nero, una cosa che non possiamo permetterci di fare.

Nel frattempo, a giugno, la Cassazione ha annullato la confisca del megayacht Force Blue, un gigante di lusso marittimo di 62 metri di lunghezza che Briatore cercava di recuperare dal 21 maggio 2010, giorno in cui gli era stato sequestrato dalla Guardia di Finanza: la Procura di Genova lo indagava per una sospetta frode fiscale da 3,6 miliardi di euro. Force Blue era stata intestata a una società con sede alle Cayman in modo che lui figurasse come semplice noleggiatore, evitando così di pagare la salatissima Iva sull’importazione del carburante.

Flavio Briatore: “Giovani con RdC chiedono di lavorare in nero o non lavorano”. Ma è davvero così?

Flavio Briatore: "Giovani con RdC chiedono di lavorare in nero o non lavorano". Ma è davvero così?

Le parole di Flavio Briatore su giovani, reddito di cittadinanza e lavoro estivo sono certamente una forzatura, una semplificazione approssimativa della realtà. Ma un fondo di verità, oggettivamente, ci sarebbe. Stando al sondaggio di Proger Index Research, “Giovani e futuro”, riportato da Formiche.net, poco più del 31% dei giovani tra 25 e 35 anni non accetterebbe un lavoro con retribuzione uguale o inferiore al reddito di cittadinanza. Il 38,4%, invece, dichiara che lo accetterebbe “ma solo per fare curriculum”. Tale 38,4%, perciò, non farebbe un lavoro non coerente con le proprie aspettative: niente stagionali nel turismo, camerieri o simili se l’obiettivo è diventare avvocato o ingegnere.

I giovani sono più istruiti e meno inclini a prestarsi a lavori non professionalizzanti. Anche perché, oltre al reddito di cittadinanza, c’è l’aiutino familiare: il 57,7% degli intervistati ammette di contare sull’integrazione di reddito garantita dalla famiglia di origine (sempre, qualche volta o raramente). Nulla emerge sulla propensione all’integrazione con il lavoro nero: tele fenomeno, con tutta probabilità, riguarda in misura maggiore i percettori di reddito di cittadinanza con qualche anno in più.

Leggi anche: Briatore: “Non è prostatite ma Covid”. Ora è in isolamento al San Raffaele

spot_img

Correlati

Caso Balocco, il Codacons: “Il Tribunale ha accolto il ricorso, è stata pratica commerciale scorretta”

Il Codacons annuncia in una nota che la giudice della prima sezione del Tribunale...

Pierfrancesco Veronesi vince l’oro ai Campionati di Fisica: “Ha battuto 34.000 studenti”

Pierfrancesco Veronesi è il giovane studente del Liceo Scientifico Francesco Severi di Frosinone che...

L’8 maggio i vertici Rai attesi in commissione di Vigilanza: cosa succederà dopo il caso Scurati?

Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, ha dichiarato, come riporta "Ansa"...
Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img