A partire da oggi 26 settembre alle ore 12 e fino al 30 novembre sarà possibile per i lavoratori autonomi richiedere il bonus 200 euro previsto nel decreto aiuti di maggio. Potranno farne richiesta gli autonomi iscritti all’Inps e i professionisti associati alle Casse di previdenza privata presso i siti dei propri enti pensionistici.
L’indennità da 200 euro è stata introdotta per alleviare gli effetti dell’inflazione nel nostro Paese, ed è rivolta agli occupati che nell’anno d’imposta 2021 hanno registrato un reddito complessivo inferiore ai 35.000 euro.
Bonus 200 euro: a chi è rivolto
Il bonus 200 euro è rivolta a coloro i quali non hanno ricevuto il bonus a luglio e che rientrano nelle categorie elencate dall’Inps:
- lavoratori autonomi occasionali
- stagionali
- co. co. co.
- lavoratori dello spettacolo e del settore agricolo
- coloro che fanno vendite a domicilio con partita Iva
Le domande si potranno presentare esclusivamente con procedura telematica, attraverso il sito dell’Inps o quella dell’istituto di previdenza di appartenenza. Le casse professionali coinvolte sono quella dei Consulenti del Lavoro (Enpacl), dei Commercialisti (Cnpadc), degli Psicologi (ENPAP), dei Veterinari (ENPAV), dei Biologi (ENPAB), l’EPAP, la Cassa Geometri e la Cassa Forense.
In caso in cui il soggetto sia iscritto in contemporanea sia all’Inps e sia ad un altro istituto di previdenza, l’istanza per ottenere il bonus dovrà essere presentata all’Inps. Inoltre coloro che hanno i requisiti previsti dal DL n. 144 del 2022 potranno richiedere anche l’integrazione di 150 euro, riservato a chi nel 2021 è rimasto sotto i 20mila euro di reddito complessivo, e per cui sono previste già le istruzioni dalle diverse Casse di previdenza mentre dall’INPS si attende ancora per procedere.
Bonus 200 euro per gli autonomi: i requisiti
La notizia del bonus 200 euro per gli autonomi è arrivata in seguito alla pubblicazione del decreto attuativo del 19 agosto in Gazzetta Ufficiale, ma ci sono stati dei rallentamenti. Il fase di domanda sarà necessario dichiarare di possedere dei requisiti, e nello specifico:
- non essere percettori della stessa indennità in altra formula
- essere lavoratori autonomo/liberi professionisti e non titolari di pensione
- non aver percepito, nell’anno di imposta 2021, un reddito complessivo superiore all’importo di 35.000 euro
- essere iscritti alla data del 18 maggio ad una delle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) o degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ed assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103
- essere iscritto in contemporanea a diversi enti previdenziali e non avere presentato istanza per il medesimo fine presso un’altra forma di previdenza
Il pagamento sarà effettuato in ordine cronologico in base alla presentazione delle istanze. Le risorse in campo sono 600 milioni di euro per il bonus 200 euro e 412,5 milioni di euro per l’integrazione di 150 euro.
Le Casse si stanno orientando verso un’unica domanda che consenta a chi ne ha diritto di prenotare sia i 200 e sia i 150 euro, ma l’aggiunta del nuovo bonus previsto dal Dl Aiuti ter potrebbe complicare un po’ l’avvio.
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