Bimbo morto a Sharm, la madre incinta dall’ospedale: “Aiutateci a tornare in Italia”

La mamma del bimbo morto a Sharm, incinta di 4 mesi, ha lanciato un appello alle istituzioni affinché accelerino il processo di rimpatrio, viste le sue condizioni.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Sul bimbo morto a Sharm El Sheik ci sono ancora molti punti da chiarire, sia sulle cause del decesso e sia sulle procedure sanitarie adottate in Egitto, dal resort Sultan Gardens, la struttura alberghiera che li ha ospitati, e dalla guardia medica e dall’ospedale dove è deceduto il piccolo.

I genitori sono ora ricoverati in ospedale per probabile intossicazione, anche se il padre si trova in terapia intensiva. La Procura egiziana ha fatto sapere di aver avviato le indagini per eventuali negligenze ed è stata esclusa l’ipotesi di avvelenamento.

Intanto il Consolato, l’Ambasciata d’Italia al Cairo e la Farnesina, la quale è in contatto con i familiari che vorrebbero raggiungere i coniugi in Egitto, stanno seguendo il decorso medico dei genitori del bimbo morto a Sharm. La madre, incinta di 4 mesi, ha lanciato un appello per accelerare le procedure di rimpatrio affinché possa tornare presto in Italia, viste le sue condizioni. Sul corpo del piccolo Andrea, invece, è stata disposta un’autopsia, che potrà fornire dettagli sulle cause del decesso.

Bimbo morto a Sharm: una vacanza trasformata in un inferno

Bimbo morto a Sharm

Quella che per i coniugi palermitani, Rosaria Manosperti e Antonio Mirabile, doveva essere una splendida vacanza si è trasformata in un incubo. Il figlio della coppia si è dapprima sentito male con capogiri e vomito, per poi morire in ospedale, dove sono stati ricoverati, e lo sono tutt’ora, gli stessi genitori per probabile intossicazione.

Ecco il messaggio audio lanciato dalla mamma del bimbo morto a Sharm, incinta, pubblicato su Palermo Live:

Sono Rosalia Manosperti e da sabato sono ricoverata all’ospedale di Sharm El Sheik insieme a mio marito dove abbiamo anche perso nostro figlio di sei anni.

Richiedo a tutte le istituzioni competenti di attivarsi affinché ci riportino in Italia il prima possibile con un volo di linea speciale. Perché le nostre condizioni di salute non ci permettono di prendere un volo di linea normale. Aiutateci per favore a rientrare a casa.

Le autorità egiziane, da parte loro, hanno fatto sapere che dopo le dimissioni dall’ospedale, i coniugi potranno lasciare il Paese.

Bimbo morto a Sharm, la dinamica dei fatti

La famiglia era giunta a Sharm El Sheik per trascorrere due settimane di relax in quello che può considerarsi un resort di lusso, il Sultan Gardens. “Vomitavano continuamente. Erano partiti il 26 giugno e dovevano stare in Egitto per due settimane. Avevano programmato quella vacanza da mesi”, ha racconta Roberto Manosperti, fratello della donna. Si sono recati poi alla guardia medica dove hanno fatto loro una prima flebo con una soluzione fisiologica e dato tre pillole per curare le intossicazioni alimentari. Tornati in camera hanno continuato però a vomitare, anche il sabato mattina, e al peggiorare delle condizioni di Andrea hanno chiamano l’ambulanza, ma le sue condizioni erano già critiche tanto che il piccolo è arrivato senza vita in ospedale.

La coppia però aveva chiesto il ricovero in ospedale già dopo tre giorni da quando il bambino e il padre avevano cominciato a star male, comunicando la richiesta al medico del villaggio turistico ma non al responsabile del tour operator. Nessuno però degli altri ospiti del resort avrebbe manifestato sintomi simili a quelli della famiglia palermitana.

Leggi anche: Marmolada, trovati altri 3 corpi, bilancio vittime sale a dieci: “Cerchiamo 2 dispersi”

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