Berlusconi da mercoledì è ricoverato in terapia intensiva al San Raffaele di Milano per infezione polmonare, ma ad aggravare il quadro clinico è una leucemia mielomonocitica cronica, un sotto tipo di tumore del sangue di cui è affetto da tempo. Ieri, tramite il fratello Paolo, ha chiesto di parlare telefonicamente con Augusto Minzolini, direttore de Il Giornale, il quale ha riportato sul suo quotidiano il colloquio con il Cavaliere. Quest’ultimo, con spirito da vero guerriero, avrebbe dichiarato:
È dura ma ce la farò anche questa volta. Sono riuscito anche in situazione difficili e delicate a ritirarmi su.
Ieri, anche il fratello, uscendo dall’ospedale milanese, aveva esternato il suo ottimismo: “È stabile, è una roccia. Il suo umore? Il nostro è buono. Ce la farà anche stavolta”. Il leader di Forza Italia ha avuto anche colloqui telefonici con gli alleati di governo Giorgia Meloni e Matteo Salvini, i quali registrano un incoraggiante miglioramento. L’ex premier, infatti, starebbe reagendo bene alla terapia antibiotica, decisa per curare la polmonite insorta nei giorni scorsi.
Berlusconi: il bollettino medico, la diagnosi di leucemia e le cure
Il bollettino medico emesso dal suo medico personale Alberto Zangrillo, che è anche primario al San Raffaele, recita così:
Il Presidente è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare.
L’evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui Egli è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta.
La leucemia cronica, di cui soffre da oltre un anno, è trattabile e l’insufficienza renale è sotto controllo. Una prima diagnosi sarebbe arrivata a marzo e confermata poi da tutti gli esami del caso (Pet, prelievo del midollo). Oltre alla cura di antibiotici per la polmonite al Cavaliere viene data una pastiglia per abbassare il numero di globuli bianchi, che non provoca né la caduta dei capelli né la nausea.
La patologia può portare, infatti a tre possibili reazioni: produrre troppi globuli rossi, troppi globuli bianchi o piastrine. Solitamente l’insorgenza media della Leucemia mielomonocitica cronica, caratterizzate da proliferazione anomala della cellula staminale mieloide che si trova nel midollo osseo, si aggira tra i 50 e i 70 anni.
Berlusconi: le altre prove superate e il colloquio con Tajani
Questa però non sarebbe la prima volta in cui riesce a riprendersi. Nel 2016, dopo un’operazione a cuore aperto il Cavaliere ha sorpreso tutti per aver recuperato così in fretta, come pure a settembre 2020 quando dopo il Covid ha dichiarato:
Grazie al cielo e alla professionalità dei medici ho superato quella che considero la prova più pericolosa della mia vita.
A parlare con Berlusconi è stato anche Tajani, coordinatore di Forza Italia e ministro degli Esteri, che smentisce un’ipotesi Congresso per la successione, e riferisce:
Voce squillante. Ci ha incoraggiato tutti, ha parlato con Meloni e Salvini. Segue quello che accade. E ci dà indicazioni.
Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo, mi ha detto che Berlusconi ha riposato bene e che sta reagendo positivamente alle cure.
Per il momento a gestire i suoi affari è la compagna Marta Fascina, la quale si occupa di decidere quali informazioni filtrare dall’esterno, chi deve entrare in ospedale e quali telefonare concedere e quali no. Il suo ruolo, è evidente, è fondamentale non solo nella sfera privata.
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