Le bollette aumentano di nuovo, +25% elettricità e +15% gas: “Stangata da 459 euro”

Dopo il calo degli ultimi mesi, le utenze di luce e gas tornano a salire. Ecco i motivi e come interverrà il Governo Meloni.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Aumento bollette: dopo il calo degli ultimi mesi, le utenze di luce e gas tornano a salire. Nello specifico, per l’elettricità le famiglie e le piccole imprese spenderanno il 10% in più nel terzo trimestre dell’anno rispetto alle tariffe del trimestre scorso.

Rincari che aumenteranno del 25% nel periodo che va da ottobre e novembre. Una dinamica simile, seppur più contenuta, coinvolgerà anche il gas naturale. Lo riporta la memoria depositata dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) nelle commissioni Finanze e Affari sociali in occasione dell’audizione sul decreto Bollette del presidente Stefano Besseghini.

Aumento bollette: sale anche il prezzo del gas naturale

Aumento bollette: come anticipato, salirà anche il prezzo del gas naturale. All’interno della memoria depositata dall’Arera si legge: “Le quotazioni dei mercati all’ingrosso del gas naturale per i prossimi mesi hanno di recente mostrato una volatilità crescente” e le tariffe sono previste al rialzo “per il terzo e quarto trimestre in rialzo, rispettivamente del 5% e del 15% rispetto alle quotazioni per il secondo trimestre”.

Arera ha pure segnalato elementi critici del provvedimento annunciato dal Governo Meloni per il prossimo inverno, che prevede aiuti alle famiglie nel caso in cui il prezzo medio mensile del gas all’ingrosso dovesse salire oltre i 45 euro al megawattora.

Aumento bollette: Arera e le criticità dei provvedimenti del Governo Meloni

Aumento bollette: sulla norma di aiuti destinata ai cittadini per affrontare il caro bollette, Arera ha espresso un parere chiaro evidenziando alcune criticità. All’interno della memoria si legge:

L’orizzonte della misura limitato al solo trimestre ottobre-dicembre 2023 presenta criticità sotto il profilo sia della protezione dei consumatori nell’intero periodo invernale 2023/24, dato che eventuali prezzi elevati del gas nei mesi tra gennaio e marzo 2024 non darebbero luogo al contributo previsto, sia per il rapporto benefici/costi dell’implementazione della misura che richiede importanti aggiustamenti dei sistemi informativi dei venditori.

Affinché sia concesso agli operatori il tempo tecnico necessario per rendere il contributo efficace già dal primo mese di attuazione, è essenziale che il previsto decreto del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, sia effettivamente adottato quanto prima.

Aumento bollette: “Rischio stangata da 459 euro”

Aumento bollette: secondo l’Unione Nazionale Consumatori, senza la reintroduzione dello sconto ora vigente sugli oneri di sistema del gas, si rischia un aumento della bolletta pari, a regime, a 459 euro su base annua.

Secondo Marco Vignola, il responsabile del settore Energia dell’Unione consumatori, la stangata in vista “potrà essere solo parzialmente attenuata a partire da ottobre, con un contributo in quota fissa che per ora, però, resta ignoto, e che sarà introdotto solo nel caso in cui la media dei prezzi giornalieri del gas sul mercato all’ingrosso superi la soglia di 45 euro al megawattora”. “Il Parlamento raccolga il grido d’allarme lanciato da Besseghini”, è l’appello di Vignola sulla base dei dati di Arera.

Aumento bollette: i motivi

Aumento bollette: perché adesso tornano a salire? Illustrando i motivi dell’abbassamento del prezzo di gas e di energia elettrica dell’ultimo periodo, il presidente di Arera Stefano Besseghini ha spiegato:

Nel mese di gennaio 2023 si è registrata una riduzione pari al 34,2% del prezzo del gas naturale per la famiglia tipo (quella con consumi medi di 1.400 mc/annui) rispetto a dicembre 2022.

Ciò è stato determinato dalla riduzione della spesa per la materia gas naturale (-35,9%), dovuta al calo della componente relativa ai costi di approvvigionamento del gas naturale, dal lieve aumento legato alla spesa per il trasporto e per la gestione del contatore (+0,3%) e dal nuovo livello di copertura degli oneri di sistema prevista dalla Legge di bilancio per l’anno 2023 (+1,4%).

A febbraio si è determinata un’ulteriore diminuzione del 13% del prezzo del gas naturale per la famiglia tipo rispetto al mese precedente mentre a marzo 2023 si è registrato un ulteriore calo del 13,4% del prezzo del gas naturale per la famiglia tipo su febbraio (inclusi gli effetti delle misure di aiuto), dopo i ribassi registrati per i consumi dei mesi di gennaio (-34,2%) e febbraio (-13%).

Le quotazioni dei mercati all’ingrosso del gas naturale per i prossimi mesi hanno recentemente nuovamente mostrato volatilità crescente e quotazioni per il terzo e quarto trimestre in rialzo (rispettivamente di più del 5% e del 15% rispetto alle quotazioni per il secondo trimestre).

Leggi anche: Liste d’attesa da incubo per una visita. Agnoletto: “Ampie disponibilità a pagamento”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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