Asteroide grande quanto il Colosseo quadrato sfiorerà la Terra il 27 marzo. Quali sono i rischi?

Si chiama 2023 Dz2 ed è grande come il Colosseo quadrato dell'Eur. Il 27 marzo passerà a meno della metà della distanza tra noi e la Luna.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Il 27 marzo l’asteroide 2023 DZ2, avvistato il 27 febbraio scorso dall’Osservatorio del Roque de los Muchachos sull’isola di La Palma, nelle Isole Canarie, passerà vicino alla Terra ad una distanza di circa 170.000 chilometri, meno della metà della distanza media tra la Terra e la Luna. Secondo il Near Earth Coordination Centre dell’Agenzia spaziale europea (Esa), l’asteroide raggiungerà il punto più vicino al nostro pianeta alle 12:15 ora italiana.

A contribuire alla scoperta sono stati gli astronomi del Progetto Euronear, Ovidiu Vaduvescu, Freya Barwell e Kiran Jhass. Lo stesso asteroide tornerà in prossimità del nostro Pianeta nel 2026.

Asteroide 2023 DZ2: diametro, dimensioni e possibile impatto

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Il diametro dell’asteroide 2023 DZ2 è di circa 60 metri, pari alla grandezza del Colosseo quadrato, ossia del palazzo della Civiltà del Lavoro all’Eur di Roma. Le dimensioni non sono da trascurare in quanto, in caso di collisione, l’asteroide potrebbe causare dei danni gravi. DZ2 è infatti tre volte più grande della meteora di Čeljabinsk del 2013 che ha colpito una vasta area, ferendo 1.500 persone. Riguardo alla sua grandezza ha twittato così la Nasa Asteroid Watch:

Mentre gli avvicinamenti sono un evento regolare, un asteroide di queste dimensioni (140-310 piedi) avviene solo una volta ogni decennio fornendo un’opportunità unica per la Scienza.

Il passaggio dell’asteroide non rappresenta un pericolo per la Terra mentre leggermente più alta è la probabilità di impatto del secondo passaggio. Gli scienziati avevano avvertito che il rischio fosse da 1 su 621 mentre dati più recenti lo suggeriscono a 0,0014% di probabilità di collisione, circa 1 su 71mila. Nel primo caso si sarebbe verificata un’esplosione d’aria nell’atmosfera pari a quella di 4,5 milioni di tonnellate di Tnt, corrispondente alla detonazione di 214 testate atomiche, come la Fat Man sganciata nel 1945 su Nagasaki.

Essendo abbastanza grande potrebbe essere visto con dei telescopi già dal 25 marzo, come spiegano anche gli esperti di Earthsky: “La relativa vicinanza consentirà agli osservatori di vedere la roccia spaziale con telescopi di diametro pari o superiore a 15 cm”. DZ2 toccherà il punto più vicino alla Terra due giorni dopo, intorno alle 12, viaggiando a più di 32mila chilometri orari.

Quante probabilità che un asteroide colpisca la Terra: lo studio degli scienziati del Goddard Space

Il rischio che la Terra, in generale, possa essere colpita da un asteroide sarebbe più alto di quello che si pensi. A ipotizzarlo in un nuovo studio presentato durante la Lunar and Planetary Science Conference 2023, sono stati gli scienziati del Goddard Space Flight Center della Nasa. Le “cicatrici” sul nostro Pianeta sarebbero delle prove di collisioni avvenute milioni di anni fa.

I ricercatori sostengono che questi impatti sono più probabili del previsto e che sarebbero devastanti, con il rischio di portare anni di carestie ed estinzioni locali. Inoltre molti dei crateri da impatto sulla Terra potrebbero essere stati cancellati dagli agenti atmosferici, quali acqua e vento. Di conseguenza i ricercatori stimano i tassi di frequenza di impatto calcolando sia le dimensioni e l’età dei crateri sulla Luna sia le dimensioni degli asteroidi in orbita vicino alla Terra.

Leggi anche: Entro il 2030 potremmo vivere sulla Luna: le fasi previste per lo storico allunaggio

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