Nel 2024 arriva l’assistente materna: “Sostituirà i consigli delle nonne e il pediatra”

Il ruolo dell'assistente materna sarebbe proprio quello di accompagnare le madri nei primi sei mesi di vita dei neonati: ecco di cosa si occuperà.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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Assistente materna per madri con neonati: di cosa si occuperà esattamente la nuova figura a cui daremo il benvenuto nel 2024? La notizia, riportata dall’Ansa, è anzitutto che il Governo – per finanziare la nascita di questa nuova categoria – starebbe pensando a stanziamenti per una cifra compresa tra i 100 e i 150 milioni di euro.

Il ruolo dell’assistente materna sarebbe proprio quello di accompagnare le madri nei primi sei mesi di vita dei neonati. L’idea è quella di un rapporto personale diretto tra la professionista e la madre: non solo videochiamate e telefonate, ma anche assistenza a domicilio.

Supporto emotivo e pratico per madri con assistente materna

La figura professionale dell’assistente materna sarà istituita con uno scopo: quello di aiutare le madri a gestire eventuali complicazioni più o meno gravi relative alla maternità. Un esempio potrebbe essere quello della sindrome depressiva post partum, rispetto alla quale il ruolo dell’assistente potrebbe essere fondamentale, anche solo per il riconoscimento dei sintomi. Insomma: questa figura, in breve, dovrà rispondere ai molti quesiti che la nascita di un bambino porta con sé.

Secondo quanto si apprende, sarà compito della nuova figura professionale anche spiegare alle madri come fasciare il bambino, come lavarlo e come comportarsi se ha il singhiozzo o se sta piangendo. Va comunque chiarito che quella dell’assistente materna non sarà una figura sanitaria – come ostetriche, infermieri o puericultrici – e non avrà bisogno di una laurea. Sarà richiesto invece un corso di formazione della durata di 6 o 9 mesi.

Assistente materna, il piano del Governo

Per quel che riguarda l’esatto funzionamento della nuova figura professionale dell’assistente materna, le modalità operative saranno stabilite insieme alle Regioni. Al momento, l’idea del Governo è di offrire un servizio a richiesta delle madri, che disporranno di una ventina di ore per i primi tre mesi dalla gravidanza, estendibili – in base ai casi – fino a sei mesi.

L’esecutivo vuole offrire una copertura territoriale capillare, in modo da raggiungere tutte le madri: l’obiettivo, infatti, è riuscire ad assicurare la presenza di tre assistenti materne ogni 20mila abitanti. Il numero delle madri supportate varierà dunque a seconda dei territori.

Ruolo dell’assistente materna nella maternità

Il compito principale dell’assistente materna sarà di colmare quei dubbi che di solito vengono rivolti al pediatra, evitando così visite non necessarie a medici che, spesso, si occupano di più pazienti di quanti dovrebbero.

L’obiettivo del provvedimento del Governo è di rendere l’assistente materna una figura che compensi la mancanza di quella rete parentale che in passato dispensava consigli pratici per la gestione del bambino. Una tradizione che si sarebbe ormai persa nel tempo, soprattutto nelle grandi città a causa delle lunghe distanze e degli stressanti ritmi lavorativi.

Sarà quindi compito di questa nuova figura rispondere ai tanti quesiti e dubbi che per le neo-mamme possono rappresentare grandi problemi, limitando così il rischio di sindrome post partum.

Nadef e la nuova figura dell’assistente materna

Un primo riferimento alla figura dell’assistente materna potrebbe trovare posto già nella Nadef, in attesa delle informazioni più strutturate della Legge di Bilancio (o nel suo collegato). Quella che approderà in Italia è una figura già presente in altri Paesi, come la Francia e gli Stati dell’Europa del Nord. In Francia, come sottolineava un articolo di Le Monde dello scorso agosto, i salari orari netti medi, nel 2022, delle assistenti materne sono aumentati del 2,4 %.

Senza contare che sull’assistenza individuale alle madri, già nel 1996, la Commissione europea evidenziava come la custodia di bambini con meno di tre anni di età da parte di un’assistente materna fosse il servizio più frequentemente utilizzato in Francia, Danimarca, Belgio, Irlanda, Regno Unito, Germania, Austria, Norvegia, Lussemburgo e Portogallo.

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Alfredo Polito
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