Covid-19: potrà bastare l’aspirina a salvare una vita?

La scienza combatte le morti da coronavirus: un nuovo studio sull'aspirina

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La famosissima aspirina potrebbe avere degli effetti benefici su coloro che sono affetti da Corona virus. La ricerca dell’University of Maryland School of Medicine condotta sui pazienti sembra abbia portato alcuni risultati positivi nella protezione dal rischio di morte ma è necessario sottolineare che lo studio non fornisce alcuna certezza ancora.

Cosa dicono gli scienziati sull’aspirina salvifica

Gli scienziati dell’Università americana conducono infatti uno studio osservazionale e stanno valutando che l’assunzione regolare del farmaco, comunemente detto aspirina, potrebbe ridurre le probabilità di ricorrere al ventilatore meccanico polmonare nelle persone ricoverate per Covid in ospedale.

L’agenzia agi riporta che dallo studio di 42 cartelle cliniche di pazienti ospedalizzati nell’Ospedale dell’Università del Maryland, a Baltimora, l’assunzione giornaliera di ottanta grammi di analgesico ha ridotto del 43% la possibilità di essere ricoverati in terapia intensiva. La possibilità di non incorrere in complicanze e morte potrebbe essere la speranza per approfondire se esiste una correlazione tra farmaco e possibilità di remissione delle patologie che incorrono insieme al Covid.

Aspirina e trombosi post-covid

I pazienti affetti da Covid subiscono eventi trombotici abbastanza gravi alcune volte e sembra anche che l’aspirina possa intervenire evitando che ciò accada.

L’aspirina,comune farmaco da banco, agisce in tali casi come anticoagulante, andando a modificare la densità e il comportamento stesso del sangue, come questo avvenga però ancora non è chiaro agli scienzati.

Sempre secondo l’Agi, il medico Johnaton Chow principale autore dello studio, afferma che:

Se la nostra scoperta fosse confermata, l’aspirina diventerebbe il primo farmaco da banco ampiamente disponibile per ridurre la mortalità nei pazienti con Covid-19.

Un cauto ottimismo

Gli autori dello studio sottolineano come sia precoce affermare che il rapporto causa-effetto tra farmaco e diminuizione degli eventi avversi sia certo, saranno necessari altri studi per poter concludere ed affermare scientificamente che realmente l’aspirina sia in grado di ridurre la mortalità negli affetti da Covid-19.

La necessità di studi clinici approfonditi

Il campione utilizzato di soli 42 pazienti purtroppo sembra non possa assumere un valore statistico siginificativo, inoltre sarebbe necessario poter sperimentare il farmaco e la sua reale efficacia attraverso studi randomizzati controllati potendo in tal modo verificare se gli effetti benefici dell’aspirina nei ricoverati per Covid siano reali e non casuali.

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