Antonio Morione è morto per difendere la famiglia: “Pistola puntata in faccia alla figlia”

Antonio Morione, 41 anni, è stato ucciso all'esterno della sua pescheria a Boscoreale (Napoli) la sera del 23 dicembre: è caccia al killer e ai malviventi. Il legale: "Ha difeso la sua famiglia".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Antonio Morione, 41 anni, è stato ucciso all’esterno della sua pescheria a Boscoreale (Napoli) la sera del 23 dicembre. Ad aprire il fuoco, un rapinatore, che assieme ad altri due “colleghi” stava tentando di rubare l’incasso.

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata sono serratissime: da giorni gli agenti setacciano la zona (anche con un elicottero) per rintracciare i tre malviventi, che sono fuggiti a bordo di una 500 bianca, utilizzata (e poi bruciata) per diversi colpi, tra cui quello di qualche tempo fa a un’altra pescheria, gestita proprio dal fratello di Morione, Giovanni.

Molti aspetti dell’uccisione di Antonio, però, sono ancora avvolti nell’ombra. Uno su tutti: il motivo per cui il ladro abbia deciso di freddare il pescivendolo. A parlare di quanto accaduto quella sera è stato l’avvocato della famiglia di Morione, Marco Izzo. Ecco cosa ha detto.

Antonio Morione, parla il legale di famiglia: “Voleva difendere figlia e nuora, non l’incasso”

Antonio Morione, parla il legale di famiglia: "Voleva difendere figlia e nuora, non l'incasso"

Antonio Morione nel respingere i ladri ha difeso la sua famiglia: questo sostiene il suo legale. Il pescivendolo è stato colpito da uno dei quattro proiettili mentre con un coltello stava squarciando le ruote della 500 bianca dei malviventi. Un gesto fatto non per difendere l’incasso, ma “dopo aver visto la pistola puntata in faccia alla figlia e alla nuora, due ragazze, entrambe minorenni, che stavano lavorando in pescheria: voleva difendere loro”, ha detto Izzo a Il Mattino.

Anche perché nella pescheria “Delfino”, questo il nome del negozio, oltre alla figlia e la nuora, c’erano anche altre persone: era il giorno prima della vigilia e, tra e parenti e amici, i presenti erano più di una decina.

Antonio Morione ucciso come Maurizio Cerrato: adesso al Prefetto si richiede maggiore sicurezza

Un “eroe fino all’ultimo”: così Antonio, per tutti “Tonio”, è stato definito da diversi conoscenti. Oggi è previsto un incontro tra il prefetto Claudio Palomba e i rappresentanti del Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare di Torre Annunziata, nato dopo un altro drammatico omicidio, quello di Maurizio Cerrato, picchiato e ucciso con una coltellata dopo essere intervenuto, anche lui come Morione, per difendere la figlia per una questione relativa a un parcheggio in strada occupato con una sedia.

Cosa si spera di ottenere dal Prefetto? Maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio e telecamere pubbliche, assenti in molte zone.

Leggi anche: Morta la neomelodica Anna Russano: “Artisti amati dal pubblico ma ignorati dai media”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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