Dieci anni di Papa Francesco: 10 momenti iconici e rivoluzionari del suo Pontificato

Oggi il Pontificato di Papa Francesco compie 10 anni: era il 13 marzo 2013 quando è stato eletto e si è affacciato dalla loggia di San Pietro. Ecco tutto quello che ha cambiato.

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Anniversario Papa Francesco: oggi il suo Pontificato compie 10 anni. Era infatti il 13 marzo 2013 quando Bergoglio, gesuita, allora arcivescovo di Buenos Aires, è stato eletto e si è affacciato dalla loggia di San Pietro, rivolgendo un candido “fratelli e sorelle, buonasera” ai fedeli di tutto il mondo. E si è trattato certamente di un decennio di riforme, di passi avanti, ma anche di critiche e di detrattori.

Francesco è stato e continua ad essere un Pontefice atipico, che ha segnato ancor più profondamente la distanza tra il fronte “conservatore” del Vaticano (rappresentato dalla figura di Benedetto XVI) e quello “progressista”, che vede appunto Bergoglio come principale esponente.

Uno “scontro” intestino che si è fatto più evidente con la morte del Papa emerito e con lo scoppio delle conseguenti polemiche, alimentate da monsignor Georg Gänswein. E oggi che è l’anniversario Papa Francesco, vale la pena ricordare di tutte le sue piccole grandi rivoluzioni.

1) Francesco, il Papa dei migranti

Anniversario Papa Francesco: la scelta del nome compiuta dieci anni fa era in realtà una dichiarazione di intenti, di vicinanza agli ultimi. “I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti. I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte. Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate”, queste le parole pronunciate nell’Angelus dello scorso 5 marzo intervenendo sul naufragio di Steccato di Cutro.

Poi, l’8 luglio 2013, il viaggio a Lampedusa. E qui fa due gesti che rimarranno nella storia: la corona di fiori gettata in mare in memoria delle tante vittime morte. E una frase: “La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro“.

E il suo dialogo con l’Islam parte proprio da qui, dalla necessità di far maturare quel rapporto con gli altri credi avviato con il Concilio Vaticano II. In questo senso, si spiegano la visita all’Università al-Azhar del Cairo, centro propulsivo dell’Islam moderato; la firma della Dichiarazione sulla Fratellanza di Dubai; l’incontro in Iraq con l’imam al-Sistani.

2) L’omaggio al Santo dei poveri

Anniversario Papa Francesco: nel nome non c’è solo la vicinanza agli ultimi, ma pure la volontà di una Chiesa povera, di un ritorno alle origini. Si era definito nel primo discorso ai fedeli, cui aveva chiesto una benedizione prima di impartirla a sua volta, un “nuovo vescovo di Roma”.

Era quello il dovere dei signori cardinali in Conclave: dare un nuovo vescovo a Roma, quella “tanta bella città” di cui era diventato guida e pastore. E gli eminentissimi porporati erano andati a prenderlo “quasi alla fine del mondo”, da una Buenos Aires dove era convinto di tornare.

3) I viaggi alle periferie del mondo

L’azione pastorale di Papa Francesco si è concentrata verso le periferie del mondo, nei luoghi più remoti della Terra. Si ricordano il suo viaggio apostolico in Birmania e Bangladesh nel 2017, quello dello scorso anno in Canada, dove ha incontrato le popolazioni dei nativi americani, perseguitate e vittime di violenze atroci. O il viaggio in Congo dello scorso gennaio, quando ha speso parole di vicinanza e perdono per le popolazioni dell’est del Paese.

4) La rivoluzione della Curia

Anniversario Papa Francesco: tra le più importanti novità, l’approvazione nel 2022 della nuova Costituzione apostolica “Praedicate Evangelium” sulla Curia romana e il suo servizio alla Chiesa nel mondo. Il testo, promulgato nella Solennità di San Giuseppe (19 marzo) sostituisce la “Pastor Bonus” di Giovanni Paolo II, ed è il frutto di un lungo lavoro collegiale, iniziato nove anni fa.

La prospettiva fondamentale sotto la quale va letta è quella della missionarietà della Chiesa. Questa nuova Costituzione apostolica “si propone di meglio armonizzare l’esercizio odierno del servizio della Curia col cammino di evangelizzazione, che la Chiesa, soprattutto in questa stagione, sta vivendo”, si legge nel preambolo.

5) La lotta contro la pedofilia

Papa Francesco si è mosso verso una completa riorganizzazione della Congregazione per la dottrina della fede, specie contro i casi di pedofilia all’interno del clero. Qui si è sentita tutta la sua modernità: diverse Chiese nazionali, la polacca, la cilena, la francese e l’italiana e la statunitense, sono state costrette al mea culpa e, in alcuni casi, rivoltate come calzini.

Vescovi colpevoli di insabbiamento sono stati cacciati, cardinali colpevoli di abusi sessuali ridotti allo stato laicale. Efficienti gesuiti, proprio come lui, messi a capo di alcune commissioni per contrastare il fenomeno. Il Codice è stato cambiato: la pedofilia non viene più vista come mancanza contro la Chiesa ma come reato contro la persona.

6) L’apertura verso l’omosessualità

Anniversario Papa Francesco: lo scorso gennaio, Bergoglio si è reso protagonista di una nuova (seppur parziale) apertura. Il Pontefice, in un’intervista per l’Associated Press, ha ribadito il suo punto di vista sulle coppie dello stesso sesso, sottolineando che “essere omosessuali non è un crimine” e definendo come un “peccato” il sostegno che alcuni vescovi danno alle leggi che criminalizzano l’omosessualità e discriminano la comunità gay.

Questi vescovi devono fare un processo di conversione, dovrebbero usare la tenerezza, per favore, come Dio ha per ciascuno di noi“, ha detto Bergoglio. “Siamo tutti figli di Dio – ha proseguito il Papa – e Dio ci ama così come siamo e per la forza con cui ognuno di noi lotta per la propria dignità“.

7) Papa Francesco, il Pontefice “social”

Anniversario Papa Francesco: pur avendo invitato i giovani ad essere “sociali“ e non “social“, il Santo Padre è stato inserito dall’Osservatorio digitale al dodicesimo posto nella classifica mondiale dei leader più potenti, grazie al suo profilo Twitter “Pontifex“, che conta oltre 14 milioni di followers.

8) La questione affitti

Anniversario Papa Francesco: il Pontefice, per “far fronte agli impegni crescenti che la Santa Sede sta affrontando per i bisognosi“ ha disposto pochi giorni fa un provvedimento relativo al patrimonio immobiliare per i cardinali e per tutte le figure apicali della Santa Sede.

Tale provvedimento segna uno stop agli usi gratuiti o vantaggiosi degli alloggi di proprietà delle istituzioni curiali e degli enti che fanno riferimento alla Santa Sede per cardinali, ma anche per capi dicastero, segretari, sotto segretari, dirigenti: “Gli enti proprietari dovranno applicare ai soggetti di cui sopra gli stessi prezzi applicabili a chi non abbia incarico nella Santa Sede o nello Stato della Città del Vaticano”. Eventuali eccezioni dovranno essere autorizzate dal Papa.

9) Il celibato dei sacerdoti

Anniversario Papa Francesco: “Il celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea, non è eterna”. Dunque, può essere rivista. Questo quanto affermato da Papa Francesco proprio ieri in una lunga intervista a Daniel Hadad, per il portale argentino Infobae.

Poi, il leggero ridimensionamento: “Non sono ancora pronto a rivederlo, ma ovviamente è una questione di disciplina, che oggi c’è e domani può non esserci, e non ha niente a che vedere con il dogma”, ha affermato in un’intervista al sito argentino Perfil rilanciata dal portale della Santa Sede Vatican News.

10) Il rifiuto totale della guerra

Anniversario Papa Francesco: nel corso di questi dieci anni, l’attenzione del Papa al perseguimento della pace tra i popoli e della cessazione di conflitti e violenze è sempre stata obiettivo del suo Magistero. E ormai da un anno, da quando in Ucraina è deflagrato il conflitto tra Mosca e Kiev, non c’è occasione in cui il Pontefice non spenda qualche parola per il “martoriato popolo ucraino”.

Leggi anche: Papa Francesco: “L’omosessualità non è un crimine, siamo tutti figli di Dio”

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