Anna Mazzamauro: “Paolo Villaggio sapeva essere crudele, mi chiamò cesso in tv”

Anna Mazzamauro, la mitica "Signorina Silvani” delle avventure di Ugo Fantozzi, si è raccontata in una lunga intervista per Il Corriere della Sera: cosa ha detto sulla sua carriera e sul rapporto con Paolo Villaggio.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img

Anna Mazzamauro, la mitica “Signorina Silvani” delle avventure di Ugo Fantozzi, si è raccontata in una lunga intervista per Il Corriere della Sera. Oggi ha 83 anni, ma la passione per il teatro è sempre la stessa di un tempo: “Ho già detto a mia figlia che per la mia bara dovranno usare le tavole di legno del palcoscenico”, questa è una delle prime cose che dice.

Quando parla della signorina Silvani, il ruolo che forse più l’ha resa nota, Anna Mazzamauro la definisce “un personaggio tragico che però ha fatto ridere generazioni intere”, per la realizzazione del quale si sarebbe ispirata alla figura della madre.

Copiavo tutto da mia madre, che era una impiegata al Ministero delle Finanze. La camicetta di seta sotto il maglione, le scarpe col tacco infilate nella borsa e quelle comode per andare in tram. Un tipo di donna che si trasforma all’occorrenza, che sa fare bene le metamorfosi. E così la signorina Silvani era santa e demonia a seconda delle situazioni. I cuoricini, le collanine da pochi soldi, lo sputo nel fard: quelle erano invenzioni mie perché quella donna doveva essere terribile, l’unica che Fantozzi, nella sua miseria morale e materiale, potesse desiderare”.

Anna Mazzamauro: il racconto del provino per il film di Fantozzi

Anna Mazzamauro: il racconto del provino per il film di Fantozzi

Il ricordo di Anna Mazzamauro parte dal giorno in cui si presentò ai provini per il film di Fantozzi di fronte al regista Luciano Salce: il suo intento era quello di proporsi per il ruolo di Pina, la moglie del protagonista. Ma le cose non andranno come lei aveva previsto. Racconta:

Conoscevo Luciano Salce, il regista. Cercavano una donna molto brutta e lui si ricordò di me. Il problema era che io non sapevo che stessero cercando una cessa, anzi, una “bella atipica”, come dico io, e così mi presentai tutta in tiro, con una cofana di capelli ricci, i tacchi e un vestito rosso attillato. Salce mi guardò perplesso e disse “Anna, ti ricordavo più brutta”.

Stavo per perdere la parte quando Paolo Villaggio si avvicinò e bisbigliò al regista: “No, c’è bisogno di una donna che faccia innamorare Fantozzi. Questa è piena di difetti ma li porta sui tacchi”. E così la mia vita cambiò per sempre.

Mazzamauro: “Paolo Villaggio sapeva essere crudele, ma aveva molta umanità”

In merito al rapporto con il compagno di set Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro ha ammesso di non aver mai instaurato con lui un rapporto di amicizia. Ha detto in merito:

Quando gli chiesi perché non ci frequentavamo fuori dal set, mi rispose: “Io frequento solo le persone ricche e famose”. Non sapevo mai quando scherzava o quando mostrava il lato più duro del suo carattere. Come tutte le persone straordinariamente intelligenti, Paolo sapeva essere crudele. In più c’è da considerare che lui era emerso tardi, a quasi quarant’anni: era pervaso da una punta di rancore per tutto quello che aveva dovuto superare prima del successo.

Nonostante questo, Paolo Villaggio ha saputo dimostrare ad Anna Mazzamauro tutta la sua umanità in un’occasione molto particolare:

Poco prima di morire, con lui che era già sulla sedia a rotelle, andammo nel salotto televisivo di Barbara d’Urso a raccontare Fantozzi. Quando la conduttrice gli chiese come mi aveva scelta, lui non si scompose e rispose: “Come si sceglie un cesso”. Io allora ribattei secca: “Ma con quel cesso hai guadagnato molto”. Non replicò.

Uscimmo dagli studi televisivi. Io mi avvicinai, tirai fuori il libretto di assegni e gli dissi: “Adesso possiamo essere amici?”. Lui non parlò per qualche minuto. Poi mi guardò e mi disse: “Quanto sei bella”. Furono le ultime parole che Paolo mi disse e io capii tutta la sua grandezza, la sua umanità forse nascosta sotto un’apparente crudeltà. Siamo attori, recitiamo sempre.

Mazzamauro: “In quel set nessuno era amico di nessuno. Il mio aspetto? Mi sento bellissima, sensuale, libera”

A quanto pare, sul set di Fantozzi il rapporto “a distanza” non era solo quello con Paolo Villaggio: Anna Mazzamauro non era amica neanche di Milena Vukotic, l’interprete della signora Pina Fantozzi.

Ha raccontato in merito: “Innanzitutto eravamo rivali, perché lei era la moglie e io l’amante: certo, si recitava, ma non mi ispirava una reale voglia di amicizia. In realtà nessuno riusciva a essere amico di nessuno su quel set. E sa perché? Perché i film di Fantozzi sono straordinari nel trasformare l’ufficio, la famiglia, le relazioni affettive e le amicizie in grandi gironi danteschi. Finivi per aver paura di essere risucchiato in quel gorgo infernale e così evitavi accuratamente tutti i colleghi. Solo con il ragionier Filini io ridevo tanto. Ma esclusivamente tra una scena e l’altra, non fuori dal set”.

Sul suo discusso aspetto fisico, Anna Mazzamauro ha detto: “Mi sento bellissima, sensuale, libera. Non mi è mai passato per la testa di ritoccarmi il naso o di tirarmi la faccia: ho una chirurgia estetica molto più potente, il teatro. Posso essere tutto, santa e puttana, buona o cattiva, bella o brutta. Quando, ancora oggi, sento che il pubblico alla fine esplode in applausi fragorosi, penso di aver fatto proprio bene a fare l’attrice. E non parlatemi di morte: sono atea, paradiso e inferno sono favole bellissime, ma so anche riconoscere il talento di Dante. Ogni altra storia è una storia scritta male”.

Leggi anche: Corona evade i domiciliari e piomba a casa di Nina Moric: “Ridammi i soldi”

spot_img

Correlati

Amadeus sul NOVE in autunno: “Entusiasti di accogliere nella nostra squadra un fuoriclasse della TV”

Anche se era ormai da giorni ufficiale l'approdo di Amadeus sul Nove, dopo l'addio...

Leo Gassmann: “Non assomiglio né a mio padre né a mio nonno. Dopo Califano? Non voglio correre”

Leo Gassmann ha le idee chiare: dopo aver interpretato Califano nel film omonimo in...

I giornalisti Rai vogliono scioperare: il comunicato, i motivi e cosa succede ora

L'Assemblea dei Cdr ― Comitati di redazione ― e dei fiduciari della Rai contestano...
Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img