Quella volta che Andrea Purgatori recitò per Verdone: “Anti-narciso e persona per bene”

Carlo Verdone ricorda così il suo amico Andrea Purgatori: "Anti-narciso per eccellenza, è sempre stato un uomo discreto e generoso. Lo chiamai per una piccola parte in Posti in piedi in paradiso e anche in L'abbiamo fatta grossa".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Andrea Purgatori, pietra miliare del giornalismo d’inchiesta, ma anche attore e sceneggiatore, ci ha lasciato ieri all’età di 70 anni. Tanti sono stati i messaggi di cordoglio e di affetto da parte di chi lo ha conosciuto personalmente e lo ha stimato per la sua innata professionalità e per il suo carattere e bontà d’animo, scioccato e triste per il suo addio improvviso.

Da Pietro Orlandi a Corrado Augias, da Corrado Guzzanti che ha perso “uno dei miei amici più cari, compagno di molte follie come Il caso Scafroglia e Aniene. Un abbraccio a tutti quelli che gli hanno voluto bene, e sono tantissimi” a Carlo Verdone per cui era “un carissimo amico, ed è sempre stato un uomo discreto, affettuoso e generoso”. In un’intervista al “Corriere della Sera” lo ricorda come un giornalista pieno di rigore, ma dall’indole ironica e amante del cinema, tanto che ha preso parte a due dei suoi film, Posti in piedi in paradiso nel 2012 e L’abbiamo fatta grossa nel 2016.

Carlo Verdone: “Andrea ha sempre messo l’ego in secondo piano. Mi mancherà, mancherà a tutti”

Tutti volevano molto bene ad Andrea. E Carlo Verdone rivela che apprezzava moltissimo una sua dote ben precisa, “la signorilità”:

Andrea non ha mai messo il suo ego in primo piano. Tra i giornalisti ci sono tanti narcisi, lui invece era l’anti-narciso per eccellenza.

Era una persona perbene che non ha mai cercato lo scoop pettegolo, piuttosto è sempre stato lucido e obbiettivo.

Cercava la verità: è stato uno dei pochi grandi giornalisti italiani di inchiesta.

L’ultima volta che lo ha visto si era molto preoccupato per lui, perché non aveva visto il solito Andrea energico, e sentiva che ci fosse qualcosa di strano:

“Te devi riposa’”: l’ultima volta che l’ho visto gli dissi proprio così. L’avevo visto troppo pallido, molto magro.

Evidentemente c’era già qualcosa che non andava, la malattia stava già camminando.

Ci mancherà, mancherà a tutti.

Carlo Verdone ricorda Andrea Purgatori: “Ci siamo conosciuti per caso”

Carlo e Andrea si sono conosciuti in modo molto casuale, “come avviene nel mondo del cinema” e il tramite è stato il regista Marco Risi e hanno trascorso molte serate in compagnia, conversando su qualsiasi argomento.

Nel corso degli anni ci siamo rivisti tante volte, abbiamo passato insieme cene e serate, più di una volta mi chiese interviste per il suo programma su La7.

A un certo punto, una decina di anni fa, lo individuai come la persona giusta per un piccolo ruolo in Posti in piedi in paradiso.

Verdone: “Andrea fu bravissimo nella parte, mi piaceva molto la sua voce”

Sempre per caso Verdone gli ha chiesto se avesse voluto far parte del film del 2012, in cui egli stesso interpreta un ex produttore musicale in disgrazia che vive nel retro del negozio di vinili:

Andrea veniva al negozio per comprarsi il cinturone di Jim Morrison che io tenevo dentro una teca.

Era il “marchio” del mio negozio di vinili e io non volevo darlo via.

Era “perfetto, era la persona giusta”:

Fu bravissimo, non ha sbagliato niente.

Rappresentava un signore della mia età che viveva come me di nostalgia musicale ed era innamorato di quel cinturone.

Mi offriva qualunque cifra e alla fine io, che avevo bisogno di soldi, cedevo alla sue insistite richieste.

Verdone era rimasto così colpito da lui, perché “era spigliato” e recitava con molta scioltezza, tanto che lo ha richiamato anche nel 2016, nel film L’abbiamo fatta grossa, in cui Purgatori ha interpretato un regista di teatro:

Mi piaceva la sua voce, rauca, forte.

Con i suoi dolcevita neri poi aveva anche il physique du rôle da regista teatrale.

Leggi anche: Chi era Andrea Purgatori, simbolo del giornalismo di inchiesta, gli amori e i figli

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