Alda Merini, stasera in TV il film ispirato alla sua vita: gli amori, il ricovero e il dolore nella poesia

Folle d'amore, stasera in TV il film sulla vita della poetessa dei Navigli, Alda Merini. Il regista: "Alda ha scritto poesie bellissime che hanno toccato il cuore e l’anima di tanti, seppur vivendo un’esistenza tormentata senza perdere l’ironia".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Va in onda questa sera su Rai 1 alle ore 21:30 Folle d’amore, il film ispirato alla vita della poetessa dei Navigli, Alda Merini, che ripercorre tutta la sua parabola esistenziale, dall’infanzia agli amori tormentati, dalla maternità al ricovero in manicomio e la rinascita.

Folle d’amore è una co-produzione Rai Fiction e Jean Vigo Italia, realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte per la regia di Roberto Faenza. Girata a Torino, anche se è ambientata a Milano, la protagonista del film è Laura Morante, mentre Alda Morante adolescente è interpretata da Sofia D’Elia e in età adulta da Rosa Diletta Rossi.

Completano il cast Federico Cesari che interpreta Arnoldo Mosca Mondadori, amico di Alda, Luca Cesa nei panni di Ettore Carniti, il primo marito di Alda mentre il secondo, Michele Pierri è Michele Rigillo.

Inoltre, Giorgio Marchesi è il dottor Enzo Gabrici, psichiatra della poetessa, Francesca Beggio è sua mamma Emilia Painelli Merini, Alessandro Fella veste i panni di Giorgio Manganelli, primo amore di Alda Merini e Ludovico Succio interpreta il critico letterario Giacinto Spagnoletti.

Di cosa parla la serie Folle d’amore, incentrata sulla vita di Alda Merini?

Folle d’amore inizia, aprendo le porte di casa di Alda Merini, a Ripa di Porta Ticinese, sui Navigli. Tutti vogliono ascoltare la sua vita, non solo le sue poesie, che racconta in primis al giovanissimo Arnoldo Mondadori.

Immediatamente dopo, il film fa un passo indietro, tornando al secondo dopoguerra, ed è possibile immergersi nella storia di Alda adolescente, che ha da sempre avuto la passione per la poesia, sebbene sua mamma non l’abbia mai incoraggiata.

La prima delusione arriva poi quando Alda non viene ammessa al liceo classico, ma continua a coltivare la sua passione per la poesia. E viene aiutata da una sua ex insegnante che fa leggere i suoi versi al critico letterario Giacinto Spagnoletti. Alda viene invitata nel suo salotto letterario e pubblica le prime poesie. Qui incontra il suo primo amore, lo scrittore Giorgio Manganelli, già sposato che la lascerà poco dopo

Folle d’amore porta in scena anche il suo primo e difficile matrimonio con Ettore Carniti da cui ha avuto le sue figlie Emanuela, Barbara, Flavia e Simone. La loro relazione, però, è molto turbolenta, Alda non riesce più a pubblicare e dopo una grave crisi di nervi il marito la fa ricoverare.

La poetessa rimane in manicomio per dieci lunghi anni e viene salvata dal suo psichiatra il dottor Gabrici e, di nuovo, dalla sua poesia. Alda Merini torna finalmente a scrivere, elaborando il suo dolore. Successivamente si sposerà di nuovo, questa volta con Michele Perri e si trasferisce a Taranto per amore. Dopo la sua morte torna a Milano, nella casa attorniata da giornalisti e intellettuali.

Le parole del regista

In anteprima al Festival di Torino lo scorso dicembre il regista Roberto Faenza ha spiegato perché ha deciso di fare un film su Alda Merini: “Se è vero che Alda Merini ha ottenuto in vita molti riconoscimenti e attestati di stima in ambito letterario, è pur vero che la sua poetica, tutt’altro che popolare in senso stretto, ha conquistato il cuore di un vasto pubblico, anche nelle generazioni giovani”.

In folle d’amore emergono due tratti salienti della sua vita, “l’inquietudine e la vis terapeutica poetica”, scavando profondamente nella sua anima:Alda ha scritto poesie bellissime che hanno toccato il cuore e l’anima di tanti, seppur vivendo un’esistenza tormentata senza perdere l’ironia e la capacità di amare nonostante i ricoveri psichiatrici”.

Il regista ha voluto raccontare la sua biografia “per farla conoscere come donna e madre (molto amata dalle figlie, nonostante una condotta ben poco convenzionale), prima ancora che come poeta”.

Leggi anche: Margherita Hack, stasera in TV la serie sulla sua vita: quando va in onda, a che ora e il cast

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