Cos’è e come funziona l’Alcolock, il dispositivo introdotto dal nuovo codice della strada

Si tratta di una novità inserita nel contesto della revisione del codice della strada voluta dal Governo e che sembrava più che mai necessaria.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Cos’è l’alcolock? Si tratta di una novità inserita nel contesto della revisione del codice della strada voluta dal Governo. Le tragedie che interessano automobilisti, motociclisti e ciclisti, infatti, riempiono le pagine di cronaca senza sosta e anche i dati ci parlano dell’urgenza di provvedimenti all’altezza.

Secondo i numeri della Polstrada, nel 2022 gli incidenti mortali in Italia sono stati un totale di 1.362 e le vittime 1.489, aumentati in confronto al 2021 rispettivamente del 7,8% e dell’11,1%.

Come funziona l’alcolock, il dispositivo che blocca la macchina se si è bevuto troppo

alcolock

Tra le misure uscite dal Cdm del 27 giugno, come anticipato, c’è quindi pure l’alcolock, dispositivo noto anche come Ignition Interlock Device (IID) o BAIID (breath alcohol ignition interlock device) che blocca l’auto se il conducente ha un tasso alcolemico troppo elevato.

L’obiettivo è renderlo obbligatorio per almeno due anni per chi viene colto a guidare con tasso alcolemico superiore a 0,8. Ma come funziona concretamente?

In breve, il conducente entra in auto e soffia in un tubo. Dopodiché, il sistema controlla che il tasso alcolemico sia a norma di legge e se tutto va bene l’auto si accende e finalmente si può partire. Se, invece, si è alzato troppo il gomito, la vettura non parte e si è costretti a passare il volante ad un passeggero sobrio o ad attendere la fine della “sbornia”.

Alcolock: come funzionerà all’estero e la direttiva Ue

Insomma: l’alcolock funzionerà come un vero e proprio etilometro da auto. Sarà installato nelle macchine sulla base dei valori fissati in base al Paese di acquisto del veicolo, questo perché ogni Paese ha soglie di tasso alcolemico differenti.

Questo significa che, se si intraprende un viaggio all’estero, i valori di verifica impostati resteranno quelli del proprio Paese, ma sarà possibile comunque incorrere in multe se i valori di verifica del Paese in cui si viaggia sono inferiori.

La nuova disposizione italiana segue in realtà una direttiva comunitaria dell’anno scorso, con la quale l’Unione europea ha imposto a tutte le case automobilistiche che commercializzano veicoli sul territorio dell’Unione di predisporre un connettore standardizzato per l’installazione dell’alcolock su tutti i loro mezzi.

Questo il commento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini al giro di vite al codice della strada: “Da ministro e da genitore mi piace sottolineare l’assoluto giro di vite, con tolleranza zero, per chi guida in stato di ubriachezza o sotto effetto di droghe. Chiunque utilizzi droghe e viene trovato positivo, ha la revoca della patente fino a tre anni. Quindi il messaggio molto chiaro è: se ti stronchi di canne o ti impasticchi, o sniffi a tempo perso e ti metti al volante io ti ritiro la patente e fino a tre anni non la rivedi più”.

Leggi anche: Codice della strada, via la patente a chi guida al telefono o sotto effetto di droghe: le nuove regole

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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