Alberto Angela sul nuovo programma Noos: “Proseguo da dove mio papà Piero si è fermato”

Alberto Angela torna col suo nuovo programma: "Sempre al fianco dei giovani e di tutti quelli che ci seguono fin da piccoli".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Noos – L’Avventura della Conoscenza è il nuovo programma di Alberto Angela che andrà in onda ogni giovedì dal 29 giugno in prima serata sulla Rai per sei settimane. Non ci sarà più Superquark, ideato da suo padre Piero, ma un nuovo format divulgativo che ne ricalcherà le orme. Non si parlerà solo di scienza e la grande novità risiede nel fatto che Alberto Angela sarà affiancato da altri divulgatori nel nuovo studio. Tra le nuove presenze fisse ci saranno lo storico Alessandro Barbero, lo scrittore Carlo Lucarelli, il giornalista Dario Fabbri e l’astronauta Samantha Cristoforetti.

Inoltre, anche lo studio sarà innovativo, nell’Auditorium Rai del Foro Italico, poiché avrà “un fondale fatto con uno schermo avvolgente, ad arco, e anche il pavimento è uno schermo su cui vengono proiettate le immagini. La sensazione è come quella di essere immersi nella natura o nello spazio”, e sarebbe piaciuto anche a papà Piero, “al fianco di tutti quei ragazzi di cui ha stimolato la crescita personale e il ragionamento”, omaggiato in una delle tracce nella prima prova della Maturità 2023.

Alberto Angela: “Il nome del programma deriva dal greco, ma c’entra anche mio padre”

A “TV Sorrisi e Canzoni” Alberto Angela ha spiegato il nome del titolo, che trae le sue radici dal greco, ma ispirato anche ad un “viaggio” compiuto da Piero:

Si dice “nos”, è una forma arcaica di “nous” che in greco antico significa intelletto, conoscenza. E viaggiare con l’intelletto automaticamente porta alla conoscenza e al sapere.

Quando stavo pensando al nome più adatto per la trasmissione, ho pensato al programma Viaggio nel cosmo, che abbiamo realizzato nel 1998. Lì mio padre viaggiava tra i pianeti a bordo di un’astronave che si chiamava, appunto, Noos.

Piero ha sempre lasciato a suo figlio “la massima libertà, perché non mi ha mai aiutato o detto come fare”. La divulgazione gliel’ha insegnata così, attraverso l’esempio.

Alberto Angela: “Puntiamo sui giovani”

Tra le novità ci saranno alcuni ospiti che lo accompagneranno nell’Avventura, dal momento che Noos affronterà più temi e non si occuperà solo di scienza. In merito a ciò Alberto Angela ha dichiarato:

Con Fabbri affronteremo il tema della distribuzione delle risorse nel pianeta e delle conseguenze che ha nei rapporti fra gli Stati.

È una questione interessantissima, perché ci spiega quale sarà il futuro immediato. Il mondo cambia e le risorse non sono infinite, bisogna aprire gli occhi alla gente.

Cristoforetti ci parlerà invece con cognizione di causa dello spazio, avendolo visitato davvero. Non è stato difficile convincerli, è nata subito una grande collaborazione.

Vuole portare delle modifiche, perché Superquark era una “creatura di Piero” e raccogliere la sua eredità:

Puntiamo sui giovani, ragazzi bravi che parlano di fisica, chimica e astrofisica.

Mi hanno sorpreso per le loro capacità e sono molto soddisfatto di dare un volto giovane alla scienza.

Mi piace strizzare l’occhio ai ragazzi, sia come collaboratori sia come pubblico.

Noos, il programma che coltiverà la sete per la conoscenza

Alberto è contento di poter comunque continuare a lavorare con la stessa squadra di Superquark, sempre con lo stesso rigore, “continuando sulla stessa rotta”:

Chiaramente è stata fatta la scelta di non usare il nome Superquark. Io proseguo con un veliero diverso, ma con lo stesso equipaggio.

Quando mio papà è venuto a mancare avevo tante cose in testa, di certo non questa, ma con il passare dei mesi ho capito che non era giusto lasciare ferma la voglia di spiegare la scienza e la cultura.

Magari ci saranno molti altri bambini e adolescenti che, vedendo le nostre puntate, decideranno di diventare ingegneri, medici o perfino astronauti, com’è successo a tanti che mi dicono di aver scelto il loro lavoro, perché da piccoli ci seguivano. Lo faccio anche per loro.

Leggi anche: Laurea ad honorem ad Alberto Angela: “Ho vinto anch’io lo scudetto. È come un abbraccio da parte della città”

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