Prima gastroscopia al mondo senza tubo: come funziona la video-pillola da inghiottire del Gemelli

Vediamo in cosa consiste la nuova tecnologia della gastroscopia senza tubo, utilizzata per la prima volta al mondo al Policlinico Gemelli.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Gastroscopia senza tubo. Al Policlinico Gemelli è stata utilizzata per la prima volta al mondo una tecnologia cinese, identica ad una compressa ma che in realtà nasconde una videocapsula robotizzata, per effettuare una gastroscopia senza tubo. Si chiama NaviCam Stomach System e una volta inghiottita con un bicchiere d’acqua si muove nello stomaco con una microcamera di precisione.

Questa tecnologia è stata utilizzata per la prima volta al di fuori della Cina durante il congresso EndoLive a Roma, che ha avuto inizio ieri e terminerà il 26 maggio 2023. Organizzato dal professor Guido Costamagna e dal professor Cristiano Spada, il congresso riunisce oltre 700 specialisti in endoscopia da tutto il mondo.

Con loro, a organizzare il congresso, hanno partecipato anche la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e il Professore Ordinario di Gastroenterologia, il campus di Roma e l’Università Cattolica.

Gastroscopia senza tubo: cosa cambia con la videocapsula robotizzata

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La gastroscopia senza tubo rappresenta una rivoluzione. Al paziente viene evitato il fastidio del tubicino da inserire in bocca, e di conseguenza anche la sedazione. Spiega il professor Cristiano Spada, Direttore della UOC Endoscopia Digestiva Chirurgica del Gemelli e Professore Ordinario di Gastroenterologia all’Università Cattolica:

Si tratta di una tecnologia molto avanzata che combina la possibilità di controllare il percorso della videocapsula con un sistema magnetico mentre il suo software innovativo e ‘intelligente’ analizza e riconosce le lesioni attraverso algoritmi di intelligenza artificiale (per ‘addestrare’ il sistema sono state utilizzate oltre un milione di immagini provenienti da 800 pazienti).

La videocapsula è utilizzata da anni per studiare l’intestino tenue, che vista la sua conformità progredisce naturalmente. Mentre per lo stomaco, essendo simile a un ‘sacco’ era necessaria una videocapsula i cui movimenti si potessero controllare da fuori. Con NaviCam Stomach System, pur muovendosi automaticamente nello stomaco, è possibile da una consolle con joystick riprenderne il controllo dei movimenti. La videocapsula robotizzata si muove in autonomia e informa in tempo reale della sua posizione, riuscendo a individuare e analizzare lesioni anche molto piccole.

Come funziona la gastroscopia senza tubo

La videocapsula, usa e getta, è grande come una compressa di medicinale: pesa 5 grammi ed è lunga 27 millimetri. Una volta inghiottita, con l’aiuto di un bicchiere d’acqua, la telecamera inizia da subito a inviare le informazioni, a cominciare dell’esofago. Durante il percorso le immagini vengono salvate per poi essere analizzate mentre la videocapsula viene eliminata naturalmente.

Riguardo alla gastroscopia senza tubo si legge sul sito del Policlinico Gemelli di Roma: “La nuova videocapsula informa in tempo reale della sua posizione, come in un Google maps dello stomaco (fondo, cardias, piloro, corpo dello stomaco, antro, duodeno). Le immagini vengono ‘catturate’ da un ‘registratore’ che il paziente indossa sopra i vestiti, mentre il ‘viaggio’ della capsula può essere seguito durante l’esame e dopo la procedura grazie a un localizzatore che ne rileva la presenza”. Inoltre si tratta di un esame che non viene rimborsato dal Servizio sanitario nazionale. Afferma il direttore scientifico Guido Costamagna:

A breve partiranno studi clinici per confermare l’accuratezza e valutare il rapporto di costo-efficacia del sistema.

Infatti, alla luce del fatto che gli esami endoscopici sono indispensabili e contribuiscono a salvare molte vite grazie alla diagnosi precoce dei tumori, sarà necessario rivedere il ruolo e la sostenibilità economica di queste procedure in un contesto di risorse limitate, includendo anche evoluzioni dal potenziale trasformativo come questa videocapsula.

Leggi anche: Oms: “Se non aggiorniamo i vaccini Covid saremo di nuovo pandemia”

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