Vaccino Covid, Aifa: “Non ci sarà una quarta dose, ma si va verso un richiamo annuale”

Non ci sarà quarta dose ma si andrà verso un richiamo annuale, con cui dovremmo imparare a fraternizzare. A dirlo è Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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“Non ci sarà quarta dose”, lo ha detto Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, ad Elisir, su Rai Tre, precisando che probabilmente si andrà verso un richiamo annuale. L’efficacia dei vaccini sembra che sia andata meglio del previsto. Riguardo alla possibilità di un richiamo annuale Magrini suggerisce di imparare a fraternizzare con questa ipotesi.

Dello stesso parere sembra essere il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’Università Statale di Milano, il quale intervenuto a Tg Plus, trasmissione condotta da Riccardo Borgia, aveva parlato di “una vaccinazione annuale come avviene per l’antinfluenzale, per le persone fragili e per chi vorrà proteggersi con vaccini aggiornati”. Come pure il suo collega, Francesco Broccolo, aveva ribadito il fatto che “nella storia della vaccinazione non si era mai arrivati a dare quattro dosi così ravvicinate fra loro, il massimo erano state tre, con le prime due ravvicinate e la terza distanziata”.

Che non ci sarà quarta dose sembra essere d’accordo anche l’Ema. Marco Cavaleri, capo della strategia vaccinale, aveva detto che vi erano prove insufficienti da parte dei trial clinici per proporre sulla popolazione un secondo booster.

Non ci sarà quarta dose: vaccino efficace meglio delle previsioni

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Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, in un suo recente intervento ha dichiarato che non ci sarà quarta dose di vaccino ma dovremmo effettuare con molta probabilità un richiamo annuale. Tutto ciò però è potuto accadere grazie all’efficacia del vaccino. Ecco cosa ha detto:

L’efficacia di questi vaccini è andata anche meglio del previsto, rispetto al fatto che siano stati scoperti così in fretta, che il dato degli studi sia stato del 95% di efficacia e che sia stato confermato nel primo trimestre di utilizzo reale.

C’è stata poi una lenta graduale perdita di efficacia anche per una variante che l’ha parzialmente ridotta ma la comunità scientifica ne ha concordemente osservato lo straordinario beneficio ovunque.

E riguardo al vaccino proteico Novavax ha dichiarato:

Novavax arriverà il 24 febbraio.

È un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali. Sarà una piccola integrazione rispetto agli altri vaccini a mRna e rappresenterà presto un’opzione per un milione o due di persone che vogliono comunque vaccinarsi.

Non ci sarà quarta dose in Italia, via libera in sei Paesi

Altri Paesi invece, a differenza dell’Italia, hanno dato il via libera alla quarta dose, in particolare verso i soggetti più fragili. Il primo Paese ad effettuare la quarta dose è stato Israele, a cui hanno fatto seguito: Danimarca, Ungheria, Stati Uniti, Germania e Spagna.

Israele ha autorizzato la dose aggiuntiva per gli ultra 60enni e le persone fragili all’inizio di gennaio. Mentre il primo paese dell’Europa a partire con la quarta dose, a chiunque ne avesse fatto richiesta, è stata l’Ungheria. A seguire anche gli altri Paesi hanno aperto alla quarta dose per i soggetti più fragili e immunocompromessi.

Leggi anche: Quanto guadagna Pfizer dai vaccini? Gli attivisti: “È ora di sospenderne il monopolio”

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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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