Draghi firma Dpcm su protezione e aiuti ai profughi ucraini. A quanto ammontano i contributi?

Firmato Dpcm per protezione temporanea e aiuti ai profughi ucraini. Cosa prevede la protezione e a quanto ammontano i contributi, previsti anche per le Regioni.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Aiuti ai profughi ucraini. In Italia, per gestire il sistema di accoglienza dei profughi in fuga dall’Ucraina, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm su protezione temporanea e assistenza, che prevede un contributo di 300 euro a persona, che potrà essere erogato per “un massimo di 60mila persone e per una durata di 90 giorni”. Fino ad oggi, in base ai dati del Viminale, sarebbero giunti nel nostro Paese 75.115 rifugiati ucraini, di cui 38.735 donne, 7.158 uomini e 29.222 minori. Solo ieri i profughi arrivati sono stati 1.217.

Anche Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, ha emanato un’ordinanza per fornire aiuti economici a tutti quei rifugiati che si occupano di cercare autonomamente una sistemazione. Mentre per gli enti del Terzo Settore, precisa Curcio, si prevedono un massimo di 15mila posti, di cui si dovrà valutare, in base alle tariffe massime giornaliere, eventuali disponibilità e possibili accordi.

Inoltre per ogni Regione è previsto un rimborso di 1.520 euro a profugo, per un massimo di 100mila persone.

Aiuti ai profughi ucraini: in cosa consistono

aiuti ai profughi ucraini

Aiuti ai profughi ucraini. Fino ad ora la maggior parte dei rifugiati ucraini sono ospitati da parenti e amici, anche italiani, e sono concentrati nelle principali città italiane, come Milano, Napoli, Roma e Bologna. Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianche ha fatto sapere che nelle scuole ci sarebbero 7mila bambini ucraini.

Il Dpcm firmato da Draghi prevede un anno di protezione temporanea più un anno di proroga, a partire dal 4 marzo 2022, per i rifugiati ucraini, i quali potranno ottenere il permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura. Tale provvedimento prevede l’assistenza sanitaria tramite la creazione di un apposito codice fiscale, la possibilità di accedere al mercato del lavoro e allo studio e il ricongiungimento con i familiari presenti in Ucraina.

Aiuti ai profughi ucraini: contributi economici

Il contributo previsto è di 300 euro a persona e qualora ci fossero dei minori “in favore dell’adulto titolare della tutela legale o affidatario, è riconosciuto un contributo addizionale mensile di 150 euro per ciascun figlio di età inferiore ai 18 anni”. I soggetti che beneficeranno del contributo non potranno accedere ad altre forme di assistenza per quanto concerne gli alloggi ma potranno ottenere i fondi anche in un’unica soluzione, cumulando due o tre mensilità.

Inoltre qualsiasi istituto di credito potrà erogare il contributo e se non si è in possesso di un conto corrente basterà presentare un documento d’identità valido insieme al permesso di soggiorno, rilasciato precedentemente dalla Questura. Se il profugo dovesse trovare lavoro potrà continuare a beneficiare del contributo solo per 60 giorni.

Aiuti ai profughi ucraini arriveranno anche dall’Europa. Per i profughi ucraini la Commissione europea ha stanziato 3,5 miliardi. Il contributo dell’Ue dovrebbe prevedere mille euro a profugo e mezzi di trasporto gratis. Mentre i fondi stanziati dal governo Draghi sono 428 milioni, in attesa che giunga il contributo europeo.

Leggi anche: Aiutiamo i profughi ucraini: come si sta preparando l’Italia

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Michela Sacchetti
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