Muore da solo in ospedale e non aveva il Covid. La madre: “Non me l’hanno fatto vedere”

Muore da solo a 23 anni per via delle norme anti Covid. La madre lamenta il fatto che ci siano ancora queste regole disumane mentre l'ospedale ribadisce che il ragazzo si sia aggravato improvvisamente.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Muore da solo in ospedale a Firenze. Si tratta di un giovane di nome Simone Benvenuti, 23enne.

La madre Rosalia De Caro ha denunciato ad Agorà su Rai 3 quanto fosse successo. Il figlio per via delle norme anti Covid è morto da solo in ospedale nonostante la madre avesse chiesto con insistenza di stargli vicina.

La donna ora chiede che queste norme disumane siano riviste.

Muore da solo in ospedale: il racconto della madre

muore da solo in ospedale_

La madre del ragazzo morto da solo in ospedale ha così raccontato quanto accaduto al figlio ad Agorà, sottolineando l’impossibilità che gli è stata data di vederlo:

Mio figlio mi ha chiamata dicendo che non riusciva a respirare e che aveva l’ossigeno.

Ho telefonato in reparto perché non mi avevano neanche chiamato per dirmi che gli mettevano l’ossigeno e mi hanno detto che la situazione era grave.

In quel momento gli ho chiesto di farmi andare ma mi hanno detto: ‘non la possiamo far entrare per il Covid, può portare qualche focolaio’.

Muore da solo in ospedale: “Seguite solo le norme anti Covid”

Muore da solo in ospedale. La direzione sanitaria dell’ospedale ha ricostruito quanto accaduto, sottolineando il fatto che i parenti sono avvisati delle condizioni dei pazienti ogni due giorni, come previsto dalle norme anti contagio:

Per il ragazzo, ricoverato il 13 gennaio per una sindrome emolitica di cui soffriva, il decorso è stato stabile.

La circolare regionale prevede deroga all’accesso dei parenti in stato terminale o marcato aggravamento, minori o persone con disabilità. Non era il caso del ragazzo.

Improvviso aggravamento in ospedale

I sanitari il 14 gennaio hanno detto alla madre che la situazione del figlio era stabile. Ecco cosa hanno raccontato riguardo al repentino aggravarsi delle condizioni del ragazzo, come riportato dal quotidiano La Nazione:

Il 15 gennaio è stato somministrato ossigeno a bassi flussi e il paziente è stato rivalutato dal medico. Alle 21.30 ne è stata data comunicazione alla madre.

In serata è stata concordata una trasfusione e la madre è stata avvertita.

Alle 4.30 di notte si è verificato improvvisamente e in maniera non prevedibile un arresto cardio-respiratorio. Sono state subito praticate le manovre di rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare.

Leggi anche: Napoli, bimbo di 4 mesi muore per trauma cranico: è giallo. Ascoltati i genitori

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