Vaccinarsi con terza dose da positivi: cosa si rischia? Ha senso fare un tampone?

Il rischio dell'alta richiesta di tamponi è che molti vadano a fare la terza dose senza sapere se siano (o siano stati) positivi o meno. Cosa rischia chi si vaccina col virus? Ha senso fare un tampone prima del booster?

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Terza dose da positivi: tutti i chiarimenti.

Negli ultimi giorni, complici le festività di Natale e Capodanno, è cominciata una folle corsa ai tamponi. Le immagini delle chilometriche file ai drive-in hanno colpito chiunque le abbia viste, così come quelle fuori dalle farmacie. Il rischio dell’alta richiesta di tamponi è che molti vadano a fare la terza dose senza sapere di essere (o di essere stati da poco) positivi al virus.

Per chi fa il booster pur avendo avuto il Covid, quali sono i rischi? Come deve comportarsi chi è positivo? E, soprattutto, ha senso fare un test sierologico per verificare il titolo anticorpale prima del vaccino? A questa e ad altre domande ha risposto Massimo Andreoni, primario di Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma. Ecco cosa ha detto.

Terza dose da positivi: cosa fare se ci si ammala ad appuntamento preso

Terza dose da positivi. Anzitutto, se l’appuntamento per il booster è stato già preso ma, nel frattempo, siamo risultati positivi, bisogna contattare il proprio medico o l’Asl di appartenenza per comunicarlo. Durante la positività, ovviamente, si dovrà rimanere in quarantena ma, quando ci si negativizza, non sarà necessario ricorrere alla dose booster del vaccino perchè infettati precedentemente.

Come si legge sulle Faq del governo, poi, la dose di richiamo andrà fatta “trascorso un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione)“. Quindi, l’infezione è come se fosse “un vaccino” perché l’organismo sviluppa gli anticorpi. Come vuole la regola, trascorsi 5 mesi la difesa anticorpale si abbassa e si può ricorrere alla terza vaccinazione.

Andreoni ha ribadito: “I vaccini stanno dando ottimi risultati, se avessimo avuto centomila casi al giorno nella prima fase, quando ancora le persone non erano state immunizzate, oggi gli ospedali sarebbero di fronte a una crisi senza precedenti. Per questo è importante correre con le dosi di richiamo”.

Terza dose da positivi, Andreoni: “Test sierologici prima del vaccino non servono a niente”

Terza dose da positivi, Andreoni: "Test sierologici prima del vaccino non servono a niente"

Rimandare la terza non ha alcun senso: questo è il punto di vista di Andreoni. Non ci sarebbe alcun rischio e si perderebbe soltanto tempo prezioso.

Ha spiegato a Il Messaggero: “Detto in modo molto chiaro: il test sierologico prima della terza dose non serve a nulla. Prima di tutto, non ti dice quanto tempo prima potresti avere avuto inconsapevolmente il Covid, ma soprattutto è ormai dimostrato che non ci sono controindicazioni. Meglio alzare il livello di protezione in questa fase di intensa circolazione del virus”.

Terza dose da positivi: cosa rischia chi si positivizza (senza saperlo) e fa il booster?

Terza dose da positivi: in definitiva, cosa rischia chi prende il virus e, non sapendo di essere positivo, va a vaccinarsi? Bisogna premettere che su questo punto non ci sono informazioni specifiche (le faq del Governo non ne parlano), ma sempre secondo Andreoni non ci sarebbero particolari controindicazioni.

Secondo lo specialista, in qualche caso gli effetti collaterali comuni e non gravi (come febbre e dolori muscolari) sono risultati potenziati, ma non sarebbero state registrate evidenze di eventi trombotici severi, che rimangono rarissimi.

Leggi anche: Mascherine ffp2 e chirurgiche, il confronto: quanto proteggono dal virus?

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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