Bimba abbandonata in Ucraina torna in Italia: affidata a una famiglia piemontese

La bambina nata in Ucraina e abbandonata dai genitori italiani è da qualche giorno tornata in Italia ed è stata affidata temporaneamente ad una famiglia piemontese.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La bimba abbandonata in Ucraina, nata da maternità surrogata, è arrivata in Italia. Giovedì è atterrata a Malpensa da Kiev. La piccola, di un anno e quattro mesi, è stata rimpatriata con un’operazione gestita dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), in collaborazione con il Consolato italiano a Kiev che ha fornito i documenti necessari per il viaggio e la Croce Rossa Italiana, il tutto in coordinamento con la magistratura italiana.

La procura di Novara ha aperto un fascicolo “modello 45”, senza ipotesi di reato né indagati, sulla vicenda della bambina nata in Ucraina e poi abbandonata dai genitori biologici.

Gli inquirenti, che hanno già ascoltato i novaresi i quali hanno confermato l’intenzione di non voler tenere la bambina, valuteranno i loro comportamenti per stabilire se ci possano essere reati dal punto di vista penale.

I magistrati confermano che al momento la bambina è stata affiata a una famiglia piemontese che la terrà con se fino a quando la pratica di adozione seguirà il suo corso. Inoltre è stata trovata anche una tata di lingua ucraina, in modo che la piccina possa ascoltare le parole nell’unico idioma da lei conosciuto.

Bimba abbandonata in Ucraina: l’antefatto della vicenda

bimba abbandonata in ucraina_

La vicenda della bimba abbandonata in Ucraina inizia nell’agosto 2020 quando una coppia italiana si reca in Ucraina, in una delle pause concesse dal Covid per gli spostamenti aerei, per avere un figlio tramite maternità surrogata.

Dopo la nascita i genitori biologici, dapprima riconoscono la bambina però subito dopo smettono di interessarsi a lei e l’affidano alle cura di un baby sitter. La coppia torna in Italia e dopo alcuni mesi non si fa più sentire dalla tata la quale, pur affezionandosi alla piccola ma non potendola crescere, avvisa il Consolato italiano.

Ed è così che la vicenda della bimba abbandonata in Ucraina passa per le mani della Procura territorialmente competente, in questo caso quella di Novara, e per la Procura dei minori.

Leggi anche: Bibbiano, rinviato a giudizio il sindaco Pd, 4 anni allo psicoterapeuta Foti: “Rifarei tutto”

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