Il 2025 è stato un anno ricco. Di ritorni, conferme e novità. La prima, in assoluto, è stata la morte di Papa Francesco nell’anno giubilare, che ha determinato l’inevitabile scelta di un nuovo Pontefice.
Il Conclave e l’elezione di Papa Leone XIV si affiancano a un altro grande evento dell’anno, la pace siglata a Gaza e la conseguente tregua del conflitto israelo-palestinese. Si sono fatte sentire, quindi, le voci in piazza per il “cessate il fuoco” e la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla.
In questo scenario si colloca anche il secondo mandato presidenziale di Trump, rieletto Presidente e centrale nelle dinamiche internazionali. Ripercorriamo, dunque, i momenti salienti dell’anno che sta per terminare.
Gli eventi del 2025
Tra ritorni e nuovi arrivi sulla scena globale, il 2025 è stato un anno ricco di avvenimenti. La scomparsa di Papa Francesco, l’elezione di Prevost come Pontefice, la rinomina di Trump e la pace a Gaza, tutto ciò ha caratterizzato questi 12 mesi, determinando un anno che di certo sarà difficile da dimenticare.
1. Trump rieletto Presidente
Il 2025 si è aperto con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Il 20 gennaio, infatti, per la seconda volta nella propria carriera, il 79enne viene eletto Presidente degli Stati Uniti d’America.
Memori di quanto accaduto nel 2017, durante il suo primo mandato, Trump riconferma il proprio peso a livello globale, dando avvio a una serie di incontri che cambieranno le sorti del mondo.
Si ricordano, a tal proposito, i colloqui con Putin e Zelensky, per discutere della guerra tra Russia e Ucraina, oppure il coinvolgimento del tycoon nelle questioni fra Israele e Palestina.
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2. L’anno del Giubileo
Nonostante sia stato inaugurato il 24 dicembre 2024, questo che si sta concludendo è stato l’Anno Santo. Iniziato sotto il Pontificato di Papa Francesco e conclusosi con Leone XIV, il Giubileo ha visto l’apertura di una serie di Porte Sante, oltre che di numerosi eventi incentrati sul tema dell’evento: la speranza.
Al centro sono state poste le persone, con gli incontri dedicati ai malati, ai detenuti, ai giovani e alle migliaia di pellegrini giunti a Roma per pregare e incontrarsi nella Parola di Dio. Il 2025, dunque, non è stato indimenticabile solo perché Anno Giubilare, ma anche perché ha visto il susseguirsi d due Pontefici.
3. Muore Papa Francesco

Il 21 aprile 2025, nel giorno del Lunedì dell’Angelo, quasi per coincidenza, si spegne a 88 anni, a causa di un ictus cerebrale, Papa Francesco. L’avvenimento, già di per sé storico, diventa ancora più memorabile perché accaduto durante il Giubileo.
I tempi del Conclave, dunque, si affrettano, per limitare i disagi nell’organizzazione degli eventi dell’Anno Santo. Così, il 7 maggio, poco più di due settimane dopo la morte di Bergoglio, iniziano le votazioni per eleggere il nuovo Vescovo di Roma.
4. Prevost è il nuovo Papa
L’8 maggio 2025, alle 18:07, nella Piazza di San Pietro si assiste alla fumata bianca. Ci è voluto circa un giorno per scegliere il nuovo Santo Padre. L’erede di Bergoglio è Robert Francis Prevost, che sceglie il nome di Leone XIV.
Più moderato, tradizionalista e cauto di Bergoglio, lo statunitense si è presentato alla folla di fedeli con un discorso che ha fatto subito comprendere quale sarebbe stato il fulcro del Suo Pontificato, all’insegna della pace:
Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto, il Buon Pastore, che ha dato la vita per il gregge di Dio.
Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie.
A tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra, la pace sia con voi.
Questa è la pace del Cristo risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante.
Proviene da Dio.
Dio che ci ama tutti, incondizionatamente.
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5. La Flotilla e le manifestazioni

Il 2025 è stato anche l’anno in cui si è alzata la voce contro i conflitti. Le piazze italiane si sono popolate di cittadini uniti nell’opposizione agli scontri tra Russia e Ucraina e Israele e Palestina.
Soprattutto rispetto a quest’ultimo conflitto, si è assistito alla missione umanitaria pacifica Global Sumud Flotilla. Verso la fine dell’estate, circa quaranta imbarcazioni, con oltre 400 persone a bordo provenienti dai più disparati Paesi, sono salpate verso Gaza, per portare aiuti umanitari e lanciare un messaggio di pace.
Nonostante tra l’1 e il 2 ottobre le imbarcazioni sono state abbordate e gli attivisti rimpatriati, è stato veicolato un messaggio di forza e coraggio. È in questo contesto che Greta Thunberg, Francesca Albanese e Maria Elena Delia si sono fatte valere, schierandosi a favore dei diritti umani.
6. La pace a Gaza
Il 13 ottobre, a Sharm El Shake, dopo più di due anni di conflitto, è stato firmato lo storico cessate il fuoco a Gaza. A mediare tra Israele e Palestina sono stati gli Stati Uniti, che hanno determinato, inoltre, l’inizio della seconda fase del piano di pace. Hamas, dunque, è stata disarmata e i palestinesi hanno fatto rientro nella propria terra.


