Anthropic ha appena rilasciato ufficialmente Claude 4.5 Opus, il modello che non si limita a “chattare”, ma punta dritto al cuore del lavoro operativo.
Non è un aggiornamento di routine, è un cambio di passo. Dopo i rumors delle scorse settimane, la conferma è arrivata forte e chiara: l’era degli assistenti passivi è al tramonto, quella degli “agenti” è appena iniziata.
In questo scenario di rivoluzione tecnologica, Anthropic promette un’intelligenza artificiale capace di usare il computer come un umano, di scrivere codici meglio di un senior e di costare meno di quanto ci si aspetterebbe. Scopriamo insieme ogni dettaglio di questa release che rischia di ridisegnare gli equilibri della Silicon Valley.
Le nuove funzioni di Claude Opus 4.5

Il cuore pulsante di Claude 4.5 non sta solo nei grafici delle performance, ma in quello che può fare “da solo”. La parola d’ordine è agenti. Opus 4.5 è progettato per prendere in carico un obiettivo e portarlo a termine.
Come riporta “HDblog”, la vera killer feature è la capacità di autocorrezione iterativa. Nei test il modello raggiunge il risultato ottimale in appena quattro tentativi autonomi, stracciando la concorrenza che spesso si perde in loop infiniti o richiede dieci passaggi per arrivare alla meta.
A livello di codice, il modello gestisce refactoring di intere codebase, non si ferma davanti a bug complessi e, soprattutto, capisce il contesto senza bisogno di spiegazioni infinite.
In più, c’è la funzione “Computer Use”. Ora Claude naviga, apre file Excel, compila form sul browser e sposta dati tra applicazioni diverse con una fluidità mai vista. Secondo “Adnkronos”, questa capacità di interagire con l’interfaccia desktop in modo ‘umano’ apre scenari inediti per l’automazione d’ufficio, liberando risorse da compiti ripetitivi che finora le AI non potevano svolgere.
L’impatto sul mondo dell’AI
Non è solo tecnologia, dietro il successo di Claude 4.5 c’è una pianificazione strategica studiata nel dettaglio. Anthropic ha capito che per vincere non basta essere i più intelligenti, bisogna essere anche i più convenienti.
Il pricing di Opus 4.5 è un attacco diretto ai competitors: 5 dollari per un milione di token in input e 25 in output. Una mossa che democratizza l’accesso ai modelli “frontier”, rendendo sostenibile l’integrazione di un’intelligenza artificiale di livello superiore anche in processi aziendali su larga scala. Come riporta “Il Corriere della Sera”, l’integrazione nativa nei sistemi cloud di Microsoft e l’investimento massiccio di risorse hardware Nvidia segnalano che Claude 4.5 punta a diventare il motore invisibile delle aziende globali.
Siamo dunque di fronte alla fine dell’era dei “chatbot” intesi come oracoli digitali. L’AI ora diventa infrastruttura, collega, esecutore. Inoltre, la resistenza ai prompt injection e la sicurezza migliorata sono la ciliegina sulla torta per convincere i CIO ancora scettici. Anthropic, quindi, ha alzato l’asticella, costringendo Google e OpenAI a rincorrere non più solo sulla potenza di calcolo, ma sull’efficacia reale.
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