Sinner, i guadagni del 2025, il patrimonio immobiliare e gli investimenti

Jannik Sinner grazie alle sue vittorie sta consolidando il suo patrimonio immobiliare. Il centro degli investimenti è Milano, dove si allena e vive con la fidanzata, la modella danese Laila Hasanovic.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Jannik Sinner, tra premi ufficiali, cachet e trionfando nel Six Kings Slam di Riyadh, è ufficialmente il tennista più pagato nel 2025, con un montepremi che ha superato i 17 milioni di euro nel corso dell’anno. Basti pensare che solo con il trionfo alle Atp Finals Sinner ha ottenuto 5 milioni di dollari. Oltre ad essere protagonista di questa stagione da record, e dominare il vasto panorama del tennis mondiale, l’altoatesino è tra gli atleti più pagati a livello internazionale.

Tutti questi guadagni sono ben investiti da Sinner fra immobili, super consulenze e nella finanza a Montecarlo. Come riportato da il Corriere della Sera, solo a Milano a due passi da San Babila, all’interno di Casa Barelli, Sinner ha rilevato due appartamenti.

Il patrimonio immobiliare di Sinner

Sinner

Grazie alle numerose vittorie Sinner ha iniziato a investire consolidando un vero e proprio patrimonio immobiliare.

Oltre ai due appartamenti acquistati in centro a Milano, in corso Venezia, ha investito anche a Monte Carlo, ma il cuore degli investimenti è rappresentato dagli immobili prestigiosi milanesi, all’interno dello storico edificio Casa Barelli, da 289 e 403 metri quadrati ciascuno e pagati complessivamente oltre 6,5 milioni di euro.

Sinner segue una linea strategica curata dall’amico e manager Alex Vittur attraverso il marchio Foxera. Inoltre, accanto alla linea immobiliare la struttura societaria del tennista comprende anche Wooly Lemon, con sede a Monaco, dedicata alla gestione dei diritti d’immagine e delle attività commerciali.

I guadagni di Sinner nel 2025

Vittoria e ricchezza per Sinner sono un binomio vincente. Infatti più trionfa il tennista e più aumentano le sue entrate, sia con il montepremi ma anche con gli sponsor che fanno a gara per ottenere nelle loro campagne pubblicitarie un volto che è destinato a entrare nella storia del tennis. Tra i brand che hanno collaborato con lui figurano Rolex, Lavazza, Fastweb, De Cecco, Gucci, Intesa San Paolo oltre a collaborazioni con Panini e Pigna, e anche una partnership con Formula 1.

Solo in questa stagione i guadagni stanno assumendo proporzioni impressionanti. Ma occorre sottolineare una caratteristica specifica del tennis: quanto i guadagni siano proporzionati alle vittorie. Più queste ultime aumentano maggiori diventano i cachet, secondo un meccanismo direttamente proporzionale.

Grazie al titolo di Vienna Sinner aveva già superato il traguardo dei 50 milioni di dollari in premi in carriera, ma con la vittoria al Masters 1000 di Parigi ad inizio mese, dove ha incassato 946.610 euro, il tennista ha aumentato il suo, già ingente, annuale montepremi. I premi, nello specifico, di questo anno sono:

  • Roland Garros: 1.486.713 dollari per la finale
  • ⁠Internazionali d’Italia: 610.858 dollari come finalista
  • ⁠Australian Open: 2.266.215 dollari per il titolo
  • ⁠Halle: 42.974 dollari nel secondo turno
  • ⁠Cincinnati: 597.890 dollari come finalista
  • ⁠Wimbledon: 4.028.100 dollari trionfando sull’erba
  • ⁠US Open: 2.500.000 dollari per la finale
  • ⁠Pechino: 751.075 dollari da campione
  • ⁠Shanghai: 60.400 dollari per il terzo turno
  • ⁠Six Kings Slam: 6.000.000 dollari per la vittoria
  • ⁠Vienna: 511.835 dollari per il titolo
  • ⁠Parigi-Bercy: 946.610 dollari per la finale

Se le vittorie proseguiranno, in futuro i guadagni di Sinner avranno un’ulteriore impennata. Il patrimonio immobiliare è molto probabile che subirà una variazione positiva nei prossimi anni e che sia destinato a ingrandirsi.

Leggi anche: Sinner batte Alcaraz nella finale di Torino: è davvero una delle rivalità migliori di sempre?

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